Un tuffo nella nostalgia: i 10 anime majokko più belli di sempre!
Quanti di noi sono cresciuti a pane e cartoni animati? Moltissimi, di sicuro! E tra questi show che ci facevano compagnia, alcuni dei più colorati e divertenti erano sicuramente quelli con le majokko, ovvero le magical girls – ragazzine con poteri che con un pizzico di magia e un immancabile cambio d’abito combattevano le forze del male. Il genere è cambiato negli anni, ma alcuni capisaldi sono conosciuti da tutti. Lasciamoci andare un momento alla nostalgia ed elenchiamo i 10 anime majokko più belli di sempre!
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Pretty Cure
Pretty Cure non fu il primo anime majokko, ma fu sicuramente quello che riuscì a perfezionare la ricetta per il successo – una specie di Power Rangers (o Super Sentai) al femminile. È anche riuscito, grazie alla sua particolare formula, a creare un franchise quasi ventennale e conosciuto in tutto il mondo. Le Pretty Cure sono intramontabili nel verso senso della parola, perché quando una stagione finisce ne inizia subito un’altra, con sempre un cast di ragazze nuovo di zecca e un leitmotiv sempre più particolare – ad oggi, siamo arrivate a 17 stagioni, con un centinaio di protagoniste – la serie ha ricevuto anche un premio per questo traguardo! Ad oggi, Pretty Cure rimane uno degli anime majokko più iconici di sempre ed ha accompagnato e accompagnerà ancora nella crescita migliaia di ragazzine in tutto il mondo!
Little Witch Academia
Anche lo studio Trigger ha deciso di offrire la propria versione di un anime majokko, anche se sono evidenti le ispirazioni a Harry Potter. Little Witch Academia ha delle animazioni eccellenti e i suoi personaggi sono colorati e sfaccettati quanto il mondo che abitano. Questo particolare anime majokko preferisce una narrazione con un inizio e una fine ben precisi, discostandosi dai canoni del genere – ovvero una trama ad episodi autoconclusivi. Il risultato è un prodotto colorato e innovativo, che non è solo d’intrattenimento leggero ma che accompagna lo spettatore in un viaggio che, al suo compimento, gli avrà lasciato qualcosa. Tutto questo, ovviamente, accompagnato dalle animazioni sublimi per cui lo studio Trigger è conosciuto!
L’incantevole Creamy
Uno dei primissimi anime majokko, tra i più iconici di sempre – e particolarmente apprezzato in Italia, dove è stato trasmesso negli anni ’80, accompagnando nella crescita la generazione delle nostre mamme. Creamy Mami – nome originale della serie – è stato il primissimo anime majokko ad introdurre il concetto di poteri magici derivanti da un altro mondo e usati da un’umana. Questo concetto verrà poi ripreso in moltissimi suoi successori. L’incantevole Creamy si discosta molto dal concetto di anime majokko che abbiamo al giorno d’oggi, perché invece che combattere forze del male o aiutare il prossimo, Creamy veste i panni di una idol e dirige i suoi sforzi verso il suo amato pubblico. Man mano che la trama prosegue, la vedremo maturare fisicamente e mentalmente, cercando di sfruttare il meno possibile la magia per raggiungere i propri scopi. Decisamente uno degli anime majokko più classici di sempre, riconoscibile ancora oggi come uno spartiacque del genere.
Tokyo Mew Mew
Anche questo anime majokko ebbe un successo strepitoso in Italia e riuscì a portare il proprio pubblico ad avere un livello di fidelizzazione tale da sfidare quello delle Winx. Se si presta attenzione ai dettagli, si noterà che Tokyo Mew Mew sembra essere una ramificazione del genere majokko scaturita in particolare dal filone di Sailor Moon e al quale appartengono anche titoli come Pretty Cure. Questo prodotto, al contrario dei suoi colleghi, non da’ un sentore tipico da “maghette” o “streghette” e si distanzia molto da anime majokko come per esempio DoReMì o Cardcaptor Sakura. Tokyo Mew Mew fa parte di quel filone degli anime majokko che si ispira maggiormente ai Super Sentai, con protagoniste che incarnano un ideale e vestono i panni di eroine combattenti che difendono il pianeta dalle forze del male.
Puella Magi Madoka Magica
Uno dei twist più originali di sempre per quanto riguarda le maghette, Puella Magi Madoka Magica è passato alla storia per aver innovato il genere majokko unendo al mix un approccio cupo e una trama complessa. Sicuramente non un prodotto adatto alle bambine, ma perfetto per sottolineare la capacità degli anime majokko di riscoprirsi sempre e comunque, riuscendoci particolarmente bene quando decidono di fondersi con altri generi. Madoka Magica decide di raccontare la crescita delle protagoniste non più tramite una narrazione simile a quella di uno shoujo, dove i conflitti spesso scaturivano da litigi fra amiche, problemi di cuore e via dicendo; ma facendo subire loro traumi, sofferenze e atrocità. Un vero e proprio mix tra majokko, horror e angst che ha dato vita a un capolavoro riconosciuto ancora oggi in tutto il mondo, elogiato per le sue tematiche, il suo esistenzialismo e il suo messaggio di fondo stranamente dolce e apparentemente in contrasto con il resto del prodotto.
Cardcaptor Sakura
Una delle opera più conosciute delle abilissime CLAMP, Cardcaptor Sakura intinge giusto l’alluce nel genere anime majokko, risultando più che altro uno shoujo con elementi magici al suo interno. Sakura, infatti, non presenta poteri strambi provenienti da altri pianeti o dimensioni – tutto viene dal pianeta Terra. Strano ma vero, tecnicamente in CCS non sono nemmeno presenti i cambi d’abito magici: infatti quelli che vediamo addosso alla protagonista sono veri e propri costumi, preparati per lei dalla sua migliore amica Tomoyo puntata dopo puntata. Sakura è una protagonista dal cuore puro in tutti i sensi, anche vista la sua giovanissima età. Questo significa che tutto quello che ci viene presentato attraverso i suoi occhi appare come semplice e normale, compresi amori non proprio mondani – specialmente per quei tempi – e ruoli di genere non presi alla lettera. Ancora oggi, Cardcaptor Sakura risulta essere un anime majokko che ha superato il test del tempo e infonde un senso di dolcezza e calma in chi lo guarda.
Sailor Moon
Senza ombra di dubbio, uno degli shoujo più importanti della storia e, di conseguenza, uno degli anime majokko più famosi di sempre. Sailor Moon è stato IL manga di formazione per ragazze, scegliendo di impegnarsi per rappresentare personaggi sfaccettati e variegati, che spesso hanno aiutato le giovani lettrici a scoprire sé stesse senza vergogna. Pescando a piene mani dal filone dei sentai, Sailor Moon non combatte solamente contro i servi del male, ma anche contro i preconcetti di una società che tenta di omogeneizzare tutti e tutti, respingendo chiunque non si adegui alla massa. Ecco che allora spuntano fuori personaggi come la maschiaccio Makoto, Haruka e Michiru – la coppia saffica più iconica della produzione fumettistica giapponese –, le ambigue Sailor Starlights, Fisheye e molti altri. Sailor Moon è il manifesto di una generazione che non è più disposta a nascondere la testa sotto la sabbia e vergognarsi di scoprire sé stessa.
Shugo Chara
Forse uno dei nomi più peculiari su questa lista, per svariati motivi. Qui a trasformarsi in pieno stile mahou shoujo non sono solo le ragazze, ma pure i maschietti! Già, perché i personaggi usano come “benzina” per i propri poteri l’idealizzazione di quello che vogliono essere da grandi, e avere un sogno nel cassetto non è prerogativa solo delle bambine. È un pretesto, perfetto per metaforizzare i tormenti di giovani cuori sognatori e utilissimo per rappresentare come si può essere indecisi sul proprio futuro e sulla scoperta di sé sin da giovanissimi.
Magica DoReMì
Un super classico che riporterà molti di voi indietro nel tempo! Magica DoReMì è uno dei cartoni animati con le maghette più famoso in Italia – e per un buon motivo! Nonostante sia indirizzato ad un pubblico molto giovane, Doremì riesce ancora a fare breccia nei cuori di chi è più grandicello. Dopotutto, proprio il mondo dei più grandi viene rappresentato con incredibile freddezza in questo anime majokko: genitori distanti, che litigano, troppo freddi o troppo apprensivi si scontrano brutalmente con il mondo colorato delle bimbe protagoniste, che sono ancora alle elementari e vedono tutto attraverso delle lenti colorate. DoReMì, in particolare, si impegna a rappresentare le proprie protagoniste sia nei panni delle “piccole di casa”, che ne combinano di tutti i colori e stanno crescendo e maturando, sia in quelli di figure genitoriali che devono responsabilizzarsi e prendersi cura di qualcun altro – per esempio la piccola Hanna o le loro fatine personali.
Mermaid Melody
Concludiamo con un altro degli anime majokko più conosciuti in assoluto in Italia: Mermaid Melody, ovvero le principesse sirene! Complice anche la sigla virale e le canzoni originali usate come arma dalle protagoniste, questa serie è rimasta nei cuori di molti. Il leitmotiv della serie è stato sicuramente una scelta vincente: a chi non piacciono le sirene? Unendo poi il filo concettuale ad esso collegato, ecco che salta fuori il potere della musica, le loro forme idol e le canzoni, che ancora oggi appena ascoltate risvegliano nei cuori di chi è cresciuto con le Principesse Sirene un istinto primordiale. Magia della voce Pichi Pichi!