Le sorelle Grémillet di Tunué, Barbucci e Di Gregorio celebrano il legame familiare con una storia breve ma toccante
I disegni di Alessandro Barbucci sono noti ai più per i fumetti di Witch o Monster Allergy, tra l’altro ristampati entrambi di recente; Giovanni Di Gregorio è invece un prolifico sceneggiatore per Bonelli e non solo, avendo spaziato anche tra Disney, graphic novel e storytelling per videogiochi. Ora insieme a Tunué pubblicano Le sorelle Grémillet, un racconto commovente sul rapporto fra tre sorelle uniche e il segreto della loro famiglia.
Sara, Lucille e Cassiopea: diverse ma unite
In una escalation di nomi inusuali ma affascinanti, scopriamo nel giro di pochissime pagine chi sono le sorelle Grémillet e le caratteristiche della loro famiglia: le tre bambine, delle quali Sara è la maggiore, vivono sole con la mamma, che si prende cura di loro lasciando che ognuna segua le proprie inclinazioni.
Da un po’ di tempo, però, Sara fa un sogno particolare cui non sa dare spiegazione: in una misteriosa foresta, viene guidata insieme alle sorelle da tante piccole meduse luminose verso un grande albero, su cui si erge una casa di vetro simile a una serra. All’interno si intravede una stanza uguale a quella della loro mamma e sul letto fluttua una medusina solitaria, con la quale Sara scambia uno sguardo fugace prima di risvegliarsi.
Dopo aver confidato a Lucille e Cassiopea il proprio sogno, tutte e tre decideranno di ridare vita al “clan delle tre sorelle” (che, a quanto pare, si era sciolto a causa di qualche inconveniente in città causato proprio dalle loro “missioni”) e, viaggiando con la fantasia immaginandosi nei panni di esploratrici mistiche, le sorelle Grémillet cercheranno di scoprire qualcosa in più sul passato misterioso della loro riservata mamma.
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I nodi emozionali sciolti dalle sorelle Grémillet
Sara, Lucille e Cassiopea non potrebbero essere più diverse e per questo riescono a rispecchiare perfettamente quel sottile equilibrio tra consanguinei così difficile da mantenere. Le potremo osservare nel pieno dell’azione quando iniziano a progettare la sorpresa per la loro mamma, unite in questa missione che si fa avventurosa grazie alle indagini iniziate nella soffitta gremita di memorabilia.
Tuttavia queste prime ricerche le porteranno anche ad allontanarsi e ad arrabbiarsi l’una con l’altra quando ognuna cercherà di far prevalere il proprio punto di vista. È solo poi nel momento di grande necessità che riusciranno a scoprire non solo il segreto nascosto dalla madre ma anche l’importanza del loro legame come sorelle, soprattutto dopo la grande rivelazione finale che rimetterà i loro litigi e le loro differenze in prospettiva, risolvendo così anche il primo grosso cruccio della sorella maggiore Sara.
Le sorelle Grémillet, infatti, consisterà in una serie di volumi che in Francia è già proseguita col secondo: gli autori ci hanno anticipato, durante il nostro incontro con loro e Tunué, che le prossime due storie si occuperanno rispettivamente anche di Cassiopea e Lucille, approfondendo i loro sentimenti, valori e passioni, per poi proseguire con la linea genealogica femminile della famiglia Grémillet.
Dopo aver spiegato che le tre bambine si possono considerare come “sorelle minori” delle WITCH, in quanto pensate per un pubblico preadolescente, Di Gregorio aggiunge che, insieme a Barbucci, avevano deciso di rappresentare un tema che sentivano comune, cioè la famiglia e i singoli individui che la compongono: entrambi desideravano raccontare storie intimiste, capaci di toccare argomenti reali (senza rinunciare all’enorme capacità di Barbucci di disegnare atmosfere magiche e oniriche) e anche piuttosto seri, come ad esempio l’interruzione di gravidanza. Di conseguenza, l’accettazione di eventi ed emozioni che di solito si tende a ignorare, se non addirittura negare, si unisce al dolore ma anche alla curiosità e al desiderio di capire chi siamo e quali sono le nostre radici.
L’inizio di una storia generazionale
Il materiale, anche autobiografico, presente ne Le sorelle Grémillet riesce così a comunicare direttamente con il suo target di giovani lettori, che i due autori ritengono giustamente in grado di comprendere certe dinamiche della vita. Le ragazzine di oggi, secondo Barbucci e Di Gregorio, sono perfettamente in grado di porsi delle domande e di interessarsi ai temi della famiglia in modo onesto ed entusiastico, poiché si tratta di fatti nei quali potrebbero rispecchiarsi. Il messaggio implicito trasmesso dalle tre sorelle Grémillet, d’altronde, è quello di non lasciare nulla in sospeso, di non detto, per far sì che ogni membro della famiglia possa sciogliere quei dubbi interiori che altrimenti porterebbero a conseguenze troppo grandi anche a distanza di anni.
Mescolando influenze stilistiche che vanno dal fumetto franco-belga al manga, alle quali vengono sommati riferimenti alla cultura pop sparsi nelle tavole, Le sorelle Grémillet – il sogno di Sara è dunque una prima grande avventura imperdibile, con grandi temi proposti dalla sceneggiatura e disegni splendidi dai colori avvolgenti, pronti a raccontare la storia di più generazioni di una famiglia a suo modo speciale.