Tutto quello che non dovreste sapere del marketing

La prima volta che incontrai il film Matrix correva l’anno 1999, era ottobre, e io avevo appena iniziato la mia “avventura” (se così si può definire) in Ingegneria Informatica. Ero un nerd in erba, un amante della fantascienza e dei computer e non nego che con quel film fu amore a prima vista.

Se non avete visto nulla di Matrix non starò qui a fare un inutile spoiler, ma a un certo punto il protagonista, Neo (ancora mi domando come lo sceneggiatore si è inventato questi nomi) incontra un personaggio, Morpheus,  il quale gli dice: “È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.

pillUna scena epica. Indimenticabile.

Con questa rubrica vorrei offrirvi la stessa opportunità. Potete interrompere la vostra lettura e rimanere felici nel vostro mondo fatto di unicorni arcobaleno chiamati Charlie e di attori hollywoodiani che producono dolci con doppi sensi, oppure continuare a leggere e scoprire cosa si nasconde dietro il successo di numerose aziende.
No, non vi preoccupate, non sto inneggiando a scie chimiche o complotti alla Bilderberg, per quelli lascio parlare la rete (sono sicuro che se cercate bene troverete anche un collegamento tra gli unicorni e i biscottoni).
Quello che voglio rivelarvi è una verità. Qualcosa che tutti sapete ma che avete deciso di ignorare perché siete troppo orgogliosi per ammetterlo.

Siamo animali.

Cosa vuol dire questo? Significa che nonostante ci consideriamo degli esseri intelligenti superiori, siamo e restiamo sempre degli animali, con istinti e paure che in alcune situazioni ci fanno comportare in modo stupido e secondo “schemi fissi d’azione” predicibili. E voglio sottolineare la parola “predicibile”, perché è su questa predicibilità che si basano la maggior parte delle tecniche di marketing e vendite che incontrate ogni giorno su i diversi media.

Non mi credete? Allora partiamo subito con un esempio prendendo spunto da un film che è appena stato presentato alla Biennale di Venezia.
Il film si intitola Experimenter e parla di un famoso esperimento psicologico organizzato e condotto dal prof. Milgram (se non lo conoscete, è la stessa persona che ha teorizzato i 6 gradi di separazione).
L’esperimento fu condotto tre mesi dopo il processo a Gerusalemme del nazista Adolf Eichmann, uno dei responsabili operativi dello sterminio degli ebrei e prendeva spunto da una domanda: “È possibile che Eichmann e i suoi milioni di complici stessero semplicemente eseguendo degli ordini?

Non mi soffermerò sull’esperimento perché immagino verrà raccontato nel film, ma quello che si voleva dimostrare è che gli uomini vengono influenzati dalle figure che si considerano autorevoli al punto da andare contro la propria volontà e la propria legge morale.

Naturalmente non si tratta di una regola assoluta, ogni persona reagisce in modo diverso, ma su questa teoria si sono basate tantissime strategie di marketing.
Se vi siete domandati perché nelle pubblicità vediamo spesso personaggi famosi o perché i truffatori sono spesso camuffati da agenti, preti, tecnici dell’Enel o semplicemente vestiti in modo elegante.
La motivazione è semplice: perché istintivamente siamo più propensi a fidarci di figure che riteniamo autorevoli. Le consideriamo degne di fiducia, familiari, e quindi se una di queste persone ci consiglia qualcosa, siamo disposti ad ascoltare e a seguire il consiglio.

experimenter

Pensate di non esserci cascati? Allora facciamo un esperimento. Quanti di voi hanno visto un film solo perché c’era un attore o un regista famoso che ha vinto un premio Oscar?
Quanti hanno comprato un videogioco, solo perché uno Youtuber ci ha giocato in streaming per un paio d’ore?
E soprattutto, quanti hanno assaggiato il biscottone?

Non vi preoccupate, io stesso mi faccio influenzare da quello che vedo o leggo su internet o sui libri, non è necessariamente una cosa negativa, spesso può essere anche una entusiasmante scoperta (io non avrei mai giocato a GTA V se non avessi visto il buon Yotobi “cazzeggiare” con i Termosifoni).
L’importante è non rinunciare al proprio spirito critico, essere consapevoli di quello che si sta facendo e decidendo e rispettare la propria legge morale (e fu così che Kant si ribaltò nella tomba. Chiedo scusa).
Un proverbio italiano diceva: “l’abito non fa il monaco”, tenetelo sempre in mente.

 

Davide Migliore
Nasce Ingegnere informatico e rimane incastrato in un computer finché un giorno, chiamando i suoi genitori, annuncia "Pare che ho un dottorato di ricerca". Dopo tre anni passati a giocare con carrozzine guidate dal pensiero e robot bambini, ha una crisi mistica e decide di abbandonare tutto per scoprire il segreto di Steve Jobs. Studia tutto ciò che riguarda la mente e il suffisso -ologia, e un giorno arriva l'illuminazione, co-fonda il Coffee Tree Studio e si scopre ancora incastrato dentro un computer. Ha l'abitudine di morire una decina di volte all'anno e ha un nano da giardino armato di ascia.