Come e perché due grandi supereroi vengono alle mani

Al cinema, Batman e Superman si stanno combattendo per la prima volta, mentre noi che siamo affezionati alle saghe DC sappiamo benissimo che questa sarà solo l’ennesimo momento in cui i due supereroi incrociano i pugni e se le suonano di santa ragione. Ci pare quindi doveroso cercare di fare una summa dei loro scontri più interessanti, cercando di capire anche le ragioni che hanno spinto l’Alieno e il Vigilante a litigare come due bambini al parco giochi. Perché alla fine non è importante chi vince davvero, ma è bello scoprire i passi che sono stati compiuti per arrivare a quel livello di odio.

Frank Miller l’aveva detto e noi l’abbiamo ripetuto più e più volte: in uno scontro a questo livello non si ha un vincitore, ma solo duFe vinti… e un sacco di macerie, aggiungiamo con un pizzico di sarcasmo. Quel che faremo stavolta è seguire alcune tra le più importanti scazzottate anteponendo le motivazioni, che come vedrete, possono anche essere fantasiose e imprevedibili, o purtroppo anche telefonate o banali.

Superman è una MINACCIA! Devo ucciderlo!

È un’evenienza rara, ma effettivamente è capitato che Batman abbia considerato l’Uomo di Acciaio come un nemico da combattere. Ad esempio nel celeberrimo arco narrativo alternativo Superman Red Son, scritto da Mark Millar e disegnata da Dave Johnson e Killian Plunkett ci troviamo in un mondo in cui la culla trans-siderale dove alberga l’ultimo kryptoniano casca direttamente tra le steppe di Madre Russia. Superman viene allevato per diventare un ottimo comunista e arriva a comandare l’intera nazione con piglio dispotico e autoritario. Purtroppo fa il passo più lungo della gamba quando i suoi sottoposti sinistrorsi fanno fuori i genitori del piccolo Batmankoff. Il ragazzo allora decide di combattere il dittatore sotto le spoglie dell’uomo pipistrello… e riuscirà a vincere!

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Ben diverso è l’epilogo di quel gran pezzo di racconto che è Lex Luthor: Man of Steel, scritto da Brian Azzarello e disegnato da Lee Bermejo. Le macchinazioni del nemico giurato di Superman, fanno arrivare in mano a Bruce Wayne un pezzo di Kriptonite., Il messaggio è chiaro: nessuno può essere sicuro che Superman prima o poi decida di conquistare il mondo. Ci vorrebbe qualcuno abbastanza potente e preparato per fermarlo. Batman ci prova, ovviamente, ma Superman lo frantuma in maniera molto poco elegante. Anzi potremmo dire quasi imbarazzante.

Sempre su questa linea, nella riedizione dell’universo DC iniziato con i New 52, Batman incontra Superman per la prima volta (in Justice League Origins), assolutamente impreparato alla potenza del suo avversario, visto come un alieno e quindi come una minaccia. Ricordiamo che questa riscrittura si colloca temporalmente in una nuova continuity e quindi i due antagonisti si incontrano effettivamente perla Prima Volta. I pugni e i calci, per fortuna, cedono il posto alle parole e in qualche modo Bats e Sups diventano (quasi) amici…

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In Injustice: Gods Among Us, l’odio di Batman verso Superman è alimentato dal fatto che l’alieno ha preso il comando dellì’intero pianeta, perché ha considerato questa mossa come l’unica per riuscire a ristabilire un po’ di pace e tranquillità. In un momento di cinico pragmatismo, Kal-El, dopo la morte di Lois Lane, capisce che non c’è salvezza per gli umani se vengono lasciati a loro stessi. Diventa quindi sovrano e amministra il suo potere tramite altri Supereroi sottoposti.
A Batman questo non va giù e lo sfida, realizzando una sorta di movimento di resistenza. Purtroppo la battaglia tra i due sarà molto breve: in un un impeto, Superman spezza la schiena di Bruce su un ginocchio… Bye Bye sciatalgia…

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Batman è una MINACCIA! Devo Annientarlo!

D’altronde, se per Batman, Superman è un alieno che potrebbe tranquillamente annientare la Terra, allora figuratevi come deve reagire Superman alla presenza di Batman, che considera esattamente come un vigilante senza morale, che usa la violenza come unica risorsa e che fa del terrore il suo marchio  di fabbrica.

Va da sé che in quest’ottica è facile che i due vengano alle mani…

Già nel 1986, Frank Miller nel suo mastodontico Il ritorno del Cavaliere Oscuro, lascia che Superman sia ingaggiato dal governo per mettere fine all’escalation di violenza perpetrata dal buon vecchio (soprattutto vecchio) Bruce Wayne nella sua nuova personale lotta al crimine. Grazie a una freccia alla criptonite donatagli da Green Arrow, Batman si prende la sua rivincita sull’Uomo d’acciaio a suon di cazzotti e calci. Anche se effettivamente non è bern chiaro quale possa essere l’esito della battaglia, all’improvviso, Batman crolla al suolo per un infarto… finto! Infatti morire è l’unico modo che Bruce ha per poter continuare la sua crociata contro il crimine a Gotham City, dopo che la sua identità è stata rivelata e il suo patrimonio completamente distrutto.

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Nella miniserie Cross World del 2013, Greg Pak reinventa (nuovamente!) per i New 52 il primo incontro tra Superman e Batman, trasportandoli in una dimensione parallela: Terra 2. Qui i due sbarbatelli incontrano le loro controparti navigate nel tentativo di capire fino in fondo qual è il loro ruolo all’interno dell’Universo. Purtroppo, il giovane Superman, nonostante tutte le belle parole, arriva alle mani con il vecchio Batman, riducendolo quasi ai minimi termini, nonostante i gadget alla criptonite del Cavaliere Oscuro. Sarà la voce fuori campo del padre putativo Jonathan Kent a fermare la furia omicida di Superman… per fortuna.

E se vi diciamo che quello appena descritto non è il primo ‘Primo Incontro’ che va male tra Batman e Superman, ci credereste? Beh, certo che sì! Infatti già nel 1986, nella storia One Night in Gotham City (di John Byrne), Superman dubitò fortemente del Cavaliere Oscuro, considerandolo troppo ‘libero’ e violento, tanto da volerlo consegnare alla polizia. Batman sceglie un modo tutto suo per scrollarsi di dosso lo scocciatore: gli rivela che ha attaccato una bomba a un innocente e sarà felice di farla esplodere se Superman non si toglie dai piedi. A onor del vero, c’è da dire che l’’innocente’ a cui è attaccata la bomba è proprio Bruce Wayne…

La mente di Superman alla Deriva

C’è da dire che se è vero che Superman e Batman tendono a starsi ognuno sulle palle dell’altro quasi spontaneamente, eventualmente i loro amici supercattivi ci mettono del loro per fare in modo che i due combattano senza esclusioni di colpi. Infatti troviamo tante trame malvagie che prevedono il controllo mentale o il ricatto morale, con il solo intento di portare Superman lontano dalla sua stretta e irriducibile moralità.

Per esempio nel (meno bello) Il Cavaliere Oscuro Colpisce Ancora, di Frank Miller, la situazione dopo la finta morte di Batman è leggermente precipitata. Lex Luthor ha messo in piedi una dittatura militare e i Supereroi sono tenuti prigionieri e allontanati dalle città. Batman e il suo piccolo esercito di paladini addestrati per combattere riesce a liberare alcuni di questi superpriogionieri. Purtroppo, contro di loro c’è anche Superman, tenuto al guinzaglio dalla minaccia di morte dei suoi cari per mano di Lex Luthor.

In Hush, piccolo grande capolavoro di Joseph Loeb e Jim Lee, Superman è sotto l’effetto charmizzante del veleno di Poison Ivy. Batman in combutta con Catwoman capisce la situazione e escogita un piano per cercare di risollevare le sorti di Kal-El. Grazie a un anello di criptonite, riesce a tenere occupato Superman per qualche momento, mentre Selina si prodiga a prendere Lois Lane e scagliarla fuori da una finestra (in amicizia..). Il pericolo e la paura per la morte di Lois, fanno rinsavire Superman che riesce a rompere i legami magici con Poison Ivy. Insieme. lui e Bruce riusciranno a catturare la cattivissima Ortica Umana.

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Più o meno alla stessa maniera, in Endgame, di Scott Snyder e Frank Capullo, Superman e tutti gli altri membri della Justice League sono infettati dalla tossina di Joker che li trasforma in… tanti Joker con i poteri di un supereroe. L’unico a essere lasciato sano è Batman, che, equipaggiato con una batsuite per l’occasione, mette un po’ di ordine, stendendo tutti quelli che incontra, inclusi Wonder Woman e Flash. Come boss di fine livello c’è ovviamente Superman, che però in questa occasione non ci va tanto per il sottile, completamente disinibito e senza freni. Batman sta quasi per soccombere ma riesce a cavarsi d’impiccio sputando dei cristalli di criptonite direttamente negli occhio di Superman.

Alla stessa maniera, in Superman Sacrifice (di Greg Rucka), è il super villain Maxwell Lord a controllare la mente di Superman e a spingerlo in rotta di collisione contro l’intera Justice League, inoculandogli immagini fuorvianti: Superman è infatti convinto di combattere sempre Darkseid. Sarà poi Wonder Woman a porre fine a questa follia, ma non prima che una buona dose di randellate abbiano raggiunto il povero (?) Bruce Wayne.

La mente di Batman alla deriva

Da quanto visto finora, possiamo dire che prendere possesso della mente di Superman è una cosa molto comune nell’universo DC… e anche molto facile, forse per la limitatezza di un cervello alieno!

A parte gli scherzi, per quante volte Kal-El sia stato soggiogato da tossine e veleni per combattere contro Batman e gli altri suo amici, purtroppo non altrettante è successo il contrario.

Se proprio vogliamo riempire questa sezione con una storia bella quanto strana, allora dobbiamo andare a rispolverare la mini saga Super-Bat, del 2008, di Mike Johnson e Michael Green. In questo frangente, a causa di una maledizione, tutti i poteri di Superman vengono trasferiti dentro Batman. Da una parte, c’è un normalissimo Clark Kent che trascorre la sua esistenza da umano, tranquillo e sereno (per modo di dire), dall’altra, abbiamo un Batman superpowerful, ubriaco della potenza che le capacità aliene hanno risvegliato in lui. Il Giustiziere Mascherato fa incetta di nemici, sempre più fuori controllo, tanto da indurre il moscissimo Clark a intervenire, prendendosi un sacco di legnate. Grazie all’intervento congiunto di Super Girl e Zatanna, le cose verranno messe in ordine di nuovo.

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Batman V Superman WTF?

Se pensate, Fedeli Lettori, che tutte le battaglie tra i due supereroi siano state epiche e fantastiche, allora dovrete ricredervi, perché è esistito un tempo in cui fare fumetti poteva anche essere una cosa divertente, senza per forza seguire la via del ‘MAI ‘NA GIOIA’ che tanto va di moda adesso…

sb78In alcuni episodi vecchi di quasi cinquanta anni, venivano narrate storie incredibili, esilaranti, sorprendenti. Come quella in cui un Raggio Evolutivo porta Bruce Wayne ben 800000 anni nel futuro dell’evoluzione umana, rendendolo un geniaccio dalla testa a fungo. E come prima cosa, per festeggiare questa vittoria del darwinismo più spinto, Batman lancia lo stesso raggio su Superman, però spedendo la sua evoluzione 800000 anni INDIETRO! Il risultato: un ominide barbuto armato di clava si mette a combattere vestito con il solito costume e le mutande sbagliate.

O ancora meglio: i due supereroi decidono di svestire per un attimo i panni di salvatori dell’umanità e di concedersi una vacanza in crociera. Indipendentemente l’uno dall’altro prenotano sulla stessa nave. Come nei peggiori incubi di Travel and Living Channel, il terribile fenomeno dell’OverBooking li confina nella stessa cabina. E da lì alle botte è passo è breve, soprattutto se l’oggetto del contendere è il letto!

E per concludere davvero questa nostra piccola passeggiata nelle mille storie di Batman vs Superman, ci pare giusto citare lo splendido esempio di metafumetto a sfondo superNerd, scritto da Joe e Jack Kelly, dal titolo Who WOuld Win (Chi vincerebbe)?

I due autori immaginano una proverbiale chiacchierata tra ragazzi in cui viene sviscerata la domanda che attanaglia le schiere di fan dai tempi di Action Comics numero 1. E tra una pagina e l’altra, i combattimenti immaginati tra Batman e Superman sono sempre più cruenti e fantasiosi, quasi al limite dell’assurdo, con lanci siderali, soli oscurati, frecce alla criptonite e tutto il resto del corollario.

Al termine della storia, la risposta che gli autori danno alla domanda è semplice.

La vittoria spetta senz’altro a

Eugene Fitzherbert
Vittima del mio stesso cervello diversamente funzionante, gioco con le parole da quando ne avevo facoltà (con risultati inquietanti), coltivando la mia passione per tutto quello che poteva fare incazzare i miei genitori, fumetti e videogiochi. Con così tante console a disposizione ho deciso di affidarmi alla forza dell'amore. Invece della console war, sono diventato una console WHORE. A casa mia, complice la mia metà, si festeggia annualmente il Back To The Future Day, si collezionano tazze e t-shirt (di Star Wars e Zelda), si ascolta metal e si ride di tutto e tutti. 42.