Anticipazioni sul nuovo GDR di Obsidian-Paradox

Durante la scorsa GDC è arrivato uno degli annunci che tutti gli amanti dell’apprezzatissimo Pillars of Eternity aspettavano: non si tratta di un’espansione del titolo né di un suo seguito, Obsidian e Paradox hanno di nuovo unito le forze per sviluppare un GDR completamente inedito. Stiamo parlando di Tyranny. A primo impatto, osservando le poche immagini note della nuova fatica delle due software house, è innegabile che ci troviamo davanti a qualcosa di inedito, ma che al tempo stesso mostra già molte somiglianze con il precedente lavoro. Che il modo giusto di continuare un glorioso cammino nel mondo dei GDR sia questo? Noi ci speriamo davvero, intanto cerchiamo di analizzare i pochi elementi disponibili ad ora sul nuovo titolo Obsidian-Paradox.

Un equilibrio sconvolto

Anche se conosciamo poco su Tyranny, riteniamo che le premesse siano già degne di nota: ci aspettiamo un gioco di ruolo in cui il nostro eroe debba fermare il nemico di turno salvando persone indifese e donzelle in difficoltà nel corso della scalata verso la gloria? O forse partiremo come prigionieri sconosciuti per poi salvare il regno dalle imminenti minacce? Niente di tutto questo. Lo scenario proposto dal gioco è quello in cui la guerra tra bene e male si è già conclusa con la vittoria dell’oscuro signore Kyros, che ha ormai il controllo totale sull’intero regno. Come se non bastasse, andremo ad impersonare uno degli ufficiali di Kyros, guidandolo attraverso uno scenario sul quale le decisioni prese in fase di creazione del personaggio avranno un grandissimo impatto. Gli sviluppatori hanno dichiarato che le scelte effettuate nel corso dell’avventura avranno un grande peso sull’economia generale del titolo, ma naturalmente questo è uno degli aspetti che dovrà essere valutato in maniera approfondita quando il lavoro sarà completo.

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Riguardo alle scelte, come già accennato prima, avremo modo di farne alcune davvero importantissime durante le fasi iniziali del gioco, che sconvolgeranno del tutto le ambientazioni che andremo ad esplorare, viaggiando attraverso paesaggi più o meno rigogliosi e centri abitati tranquilli o devastati dalla magia, elemento che, se accompagnato da una buona componente esplorativa e narrativa, potrebbe alzare di molto l’asticella della rigiocabilità. L’obiettivo principale di Obsidian, è probabilmente quello di rendere gli schieramenti molto variegati, senza un taglio netto tra il bene e il male, dando spazio alle infinite possibilità che giacciono nel mezzo. Un altro elemento che ci sembra promettente, è la grande interazione con in membri del party che, come ogni GDR che si rispetti, permetterà di instaurare un determinato rapporto con i compagni. Si, ma dov’è la novità? Ebbene, la novità prende il nome di “Companion-Combo”, ovvero delle particolari interazioni utilizzabili in battaglia, che saranno diverse a seconda dello stato della vostra relazione con un singolo membro del party, segno evidente della volontà del titolo di non voler incitare i giocatori a portare avanti alcuni rapporti solo perché richiesti dal gameplay, ma renderli liberi di agire e dare luogo a nuove particolari combo, senza incorrere in penalizzazioni di varia natura. Uno degli esempi di companion combo mostrati, è quella tra il guerriero e l’arciere, con il primo che va a colpire il terreno sollevando in aria il compagno che avrà la possibilità di eliminare dall’alto i nemici sottostanti. Un’altra delle cose che salta subito all’occhio è l’assenza delle classi predefinite, a favore di una personalizzazione del personaggio sulla base di abilità e specialità acquisite durante l’avventura, che non si limitano esclusivamente ai combattimenti, ma anche alle fasi di conversazione ed esplorazione, spingendo i giocatori ad evitare le “speed run” fatte solo di trama principale e scontri con i nemici.pr9djcjyqkm6tapde0wa

Da uno sguardo ai primi screenshot è facilmente intuibile che il motore grafico di Tyranny è una versione aggiornata di quello usato per lo sviluppo di Pillars of Eternity. Le battaglia si svolgeranno pressoché allo stesso modo, con la possibilità di mettere in pausa il gioco e riflettere con calma sulle strategie da usare in combattimento, ma con un ritmo più sostenuto rispetto al predecessore, in modo da favorire l’approccio al titolo persone meno esperte del genere. La durata dell’avventura sarà di circa 20 ore, decisamente minore rispetto ad i grandi classici del genere, ma gli esponenti di Obsidian hanno spiegato che la scelta è stata volutamente effettuata per spingere i giocatori a rigiocare il titolo ed apprezzarne le varie sfaccettature, invogliandoli e sperimentare tutti gli aspetti del gioco.

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Conclusioni

La più grande certezza su Tyranny, è quella che sarà uno dei progetti più ambiziosi di Obsidian e Paradox. I presupposti sono originali, a partire dal un mondo di gioco in cui noi stessi abbiamo aiutato il male a trionfare sul regno, ora governato dal signore oscuro. Abbiamo una grande voglia di sperimentare fino in fondo le varie opportunità offerte dal gioco, dai rapporti con le fazioni a quelli con i membri del party e allo stesso modo non vediamo l’ora di valutare fino a che punto verrà spinta la caratterizzazione dei personaggi, data l’assenza di una vera specializzazione delle classi durante le fasi iniziali. Insomma, i presupposti per un grandissimo GDR ci sono tutti, attenderemo con ansia ulteriori novità da parte delle due software house, intanto possiamo solo dire che ci è ritornata la voglia di una run a Pillars of Eternity.

 

Settimio Capozzoli
Ingegnere per hobby, Nerd di professione. Appassionato di Videogames, da quando mio padre mi regalò un Atari 7200 con MidnightMutants (avevo solo 2 anni) ed attratto da qualsiasi aggeggio elettronico. Odio profondo per Assassin’s Creed, dopo averlo lodato fino al terzo capitolo ed amante di Halo, Dragonage, The Witcher e di quel gran figo di Illidan Stormrage. Da grande sogno di diventare uno Spartan.