Nella nostra rubrica Episodio Pilota, passiamo in rassegna i pilot delle serie Tv in uscita. Ogni anno, e di questo non sappiamo se ringraziare o odiare i produttori, vengono rilasciate decide, se non centinaia, serie televisive. Perdersi nel marasma generale è facile, non sempre la condivisione dei prodotti “hot” riesce a colmare le nostre esigente; diciamocelo abbiamo quasi sempre bisogno di nuovi episodi da vedere. La serialità narrativa ha raggiungo in questi ultimi anni livelli davvero eccelsi, tuttavia seguendo una semplice regola di mercato, non possono esserci sempre prodotti capaci di soddisfare le esigenze dei consumatori. Stay Nerd vi viene in contro: ogni volta che ne abbiamo la possibilità visioneremo un episodio pilota per voi, settimana scorsa è toccato all’interessantissimo Constantine che, tra critiche e cazzi vari, sembra promettere bene, oggi passiamo in rassegna The Flash. Ecco cosa ne pensiamo.
The Flash: non chiamatelo spin-off
Da qualche anno a questa parte anche la televisione, come il grande schermo, ha visto espandersi a macchia d’olio e con ottimi successi serie tv di Super Eroi e affini. La new entry di quest’anno che arriverà ad ottobre schizzando come un fulmine e sarà proprio il buon vecchio The Flash, nato dapprima come spinoff di Arrow, e poi giudicato meritevole di una serie tutta sua, in cui anche lui possa finalmente prendere a ceffoni supersonici i manigoldi di Central City. Ma con quale oscura stregoneria abbiamo visto il primo episodio di una serie che dovrebbe uscire solo ad ottobre? Semplice: il Pilot sembra essere stato trafugato dagli studi della CW e messo online qualche settimana fa. Semplice leak? Operazione virale di marketing per far aumentare l’hype? Facciamo 50 e 50 e nel frattempo vediamo un po’ di cosa si tratta. The Flash racconta la storia di Barry Allen (Gustin Grant), giovane agente della polizia scientifica di Central City. Da piccolo sua madre è stata assassinata da una forza misteriosa simile ad un fulmine e suo padre (intepretato da John Wesley Shipp, il tizio che impersonava Flash nella serie degli anni ’90!) è stato accusato del delitto e chiuso in carcere. Da allora Barry ha vissuto con il Detective West (Jesse L. Martin) e sua figlia Iris (Candice Patton), migliore amica del ragazzo e sua cotta segreta, lei però lo friendzona già nel primo episodio, aggiudicandosi sin da subito tutte le nostre maledizioni che la fanno schizzare in vetta ai personaggi più odiosi/inutili della serie. Una notte, i laboratori S.T.A.R. situati nel centro della città (un po’ come se avessimo il CERN a Roma accanto a San Pietro) fanno partire un maxi esperimento con un acceleratore di particelle che si sa, ha sempre qualcosa di potenzialmente pericoloso/letale. Qualcosa giustappunto va storto e l’onda d’urto dell’esplosione, assieme ad altre simpatiche cose come raggi gamma, particelle antimateria e radiazioni strane investono l’intera città. La sfiga vuole che Barry in quel momento fosse nel suo laboratorio ad armeggiare con provette e computer mentre un fulmine lo prende in pieno. Boom. Nove mesi dopo si risveglia dal coma e scopre di avere una rigenerazione cellulare e una velocità un filino esagerata. Supportato dal team del Dottor Wells (Tom Cavanagh) decide con questi super poteri di contrastare il crimine di Central City e se gli rimane un attimo di tempo scoprire anche chi ha davvero ucciso sua madre.
Un Flash alla portata di tutti
Quando si parla di adattamenti, in particolare di fumetti e personaggi che hanno alle spalle quasi sessant’anni di avventure, i produttori e gli sceneggiatori devono saper bilanciare ottimamente tutti gli elementi a loro disposizione e non è una cosa semplice, in quanto il contenuto deve essere pienamente accessibile sia per chi magari ha vissuto in una caverna e non ha mai sentito il nome Flash, sia per chi al contrario è un lettore fedele e anche un po’ fanboy del tizio in calzamaglia rossa. Da questo punto di vista, l’episodio pilota soddisfa ampiamente ambo le parti. La serie ha del potenziale. Parte come dramma poliziesco condito con criminali dai superpoteri misteriosi, ha una buona dose d’azione e anche lo spiegone del passato, necessario in questi serie, non è troppo invasivo o pesante. L’unica cosa che vorremmo evitare è quello sgradito “effetto Smallville”, cioè speriamo che nelle puntate future tutti i Villain non provengano dall’incidente accaduto ai laboratori S.T.A.R.S., così come il meteorite di Krypton aveva fatto in Smallville appunto. Come dicevamo prima il personaggio di Barry Allen è stato creato nel 1956 e da allora il suo mondo non ha mai smesso di crescere, di conoscere Crisi o anche di riavviarsi come spesso accade nei comics americani. La Warner e la CW lo sanno e, prendendo spunto dal modo in cui la Marvel in questi anni sta sviluppando le sue pellicole per il cinema, hanno disseminato indizi, easter eggs e rimandi molto godibili per i fan del fumetto. Così, rimuovendo nomi sospetti, ad esempio il criminale di questa puntata altri non è che Weather Wizard, qui però con il suo nome da civile, la prova di velocità effettuata nell’aereoporto di Fenris (riferimento a Green Lantern) ma la parte più succulenta è ovviamente il finale della puntata in cui si apprende della scomparsa di Flash durante la Crisi del 2024. Ovviamente non credo proprio che dovremo aspettare 10 stagioni per vedere questo epilogo, ma entusiasma lo stesso sapere che potrebbe esserci un salto temporale che ci porterà a vedere quel futuro.
[icons icon=”icon-thumbs-up” color=”#81d742″ size=”60″] Cosa ci è piaciuto?
Questo episodio pilota di Flash è stato fresco, veloce e sicuro di sé. Ci ha lasciato molto più entusiasti di quanto non fece il Pilot di Arrow a suo tempo. Riferimenti al fumetto continui e interessanti. Trama, per quanto possibile, abbastanza solida e ben ancorata alle origini del fumetto.
[icons icon=”icon-thumbs-down” color=”#dd3333″ size=”60″] Cosa non ci è piaciuto?
I dialoghi sono parsi un po’ scialbi e soffrono di qualche cliché, inoltre triangolo amoroso in vista tra lui, lei e l’altro; purtroppo sappiamo che in questo genere di show queste cose ci devono stare per staccare dalle scene d’azione. Speriamo la situazione non degeneri, molte serie tv abusano in maniera “adolescenziale” sulla sottotrama amorosa. Sia chiaro, non siamo contrari alle divagazioni romantiche, purché la serie non diventi un Twilight coi supereroi.
[icons icon=”icon-play” color=”#81d742″ size=”60″] Continueremo a vederlo? Sì.
Da fan dei super eroi americani, decisamente sì. a chiave del successo sarà senza alcun dubbio il ritmo di sviluppo del personaggio e della sua storia. Arrow in questo ci ha messo circa un anno e tutta la prima stagione per carburare e diventare una serie scalcia culi nella seconda stagione. Ci auguriamo che Flash, data la sua proverbiale velocità, non deluda e già da ottobre dia credito alle nostre (alte) aspettative.