Fai vedere al mondo che sei un maledetto hipster
Al giorno d’oggi chi è che non ha Instagram? Tu, tu che leggi e pensi di essere salvo, non sei un hipster perché hai scaricato l’applicazione, ma per come la usi. Sei un hipster, se, durante l’all you can eat nel peggior bar di Caracas, non puoi fare a meno di fotografare il sushi da quattro soldi di cui ti stai ingozzando, fingendo gioia infinita. Sei un hipster se c’hai più foto delle tue converse che del tuo fidanzato. Sei un hipster, se pure il concerto di Mariano Apicella, diventa alternativo con un filtro Amaro.
Google +
Pensavate che ad usarlo fossero solo gli impiegati di Google, dietro minaccia di licenziamento? Pensavate che Google+ fosse il più grande fallimento in area social network dopo Myspace? Vi sbagliate, è molto peggio. Grazie alla sua fantastica struttura “completamente diversa” rispetto a quella di Facebook, il social network della grande G è riuscito ad attirarsi l’ammirazione di tutta una schiera di hipster informatizzati, pronti a difenderlo a spada tratta come la rivoluzione incompresa della comunicazione digitale. In attesa che ci spieghino i motivi di questa rivoluzione, io continuo ad usare Facebook.
Paper
Ad esclusivo appannaggio degli hipster d’oltreoceano, l’app di Facebook che fa sembrare Facebook diverso da Facebook ma con la stessa gente del cavolo è la trappola perfetta per catturare i nostri golosi amici di novità. Prendete la classica applicazione che ogni essere umano ha sul suo telefono, schiacciate il tasto “fallo più bello” ed ecco a voi Paper, il Facebook che non ti aspetti (e che nessuno ha chiesto). Se volete testarla non dovete far altro che seguire questi semplici step:
- Prenotare aereo per New York
- Chiedere mutuo per 20 milioni di euro
- Comprare casa a Manhattan
- Sorseggiare un Martini dry e intanto…
- …creare una account Apple con il nuovo indirizzo
- Accedere allo store americano
- Scaricare l’app
Il processo sembra macchinoso, ma sarete ampiamente ripagati dal risultato. Fidatevi.
Telegram
Usi Whatsapp? Sei uno sfigato e l’NSA ha tutto il diritto di far girare per l’ufficio le tue foto con il pene di fuori mentre cerchi di conquistare la ragazza più bella della scuola. Se, invece, credi che la tua privacy sia importante e messaggiare con sistemi utilizzati da più del 90% dei tuoi amici ti fa venire l’orticaria, passa a Telegram che è Whatsapp colorata blu e con la chat segreta in grado di proteggerti da intercettazioni, rapimenti UFO, scie chimiche, Santa inquisizione e Maria De Filippi. Ti guadagnerai anche il titolo di Emerita testa di Hipster. Due piccioni con una fava e tutto rigorosamente FREE.
Ok Pinterest, parliamone. E’ la “board perfetta per ispirarsi”, la miccia che farà esplodere la tua creatività. Il miglior modo per appuntarsi velocemente immagini suggestive, pronte da essere utilizzate non appena dovrai inventare un nuovo prodotto. Insomma, la panacea per chi pecca di vena artistica. C’è solo un piccolo Caveat. Pinterest non è ancora in grado di liberare il tuo cervello dagli stereotipi reazionari che si sono piantati tra quei quattro neuroni messi a croce che hai. Puoi appuntarti tutto quello che vuoi, ma alla fine la tua board sarà sempre e solo coperta di marrone a losanghe viola.
L’autore ammette che parte della lista è stata stilata semplicemente sfogliando le app del suo Iphone 5S, protetto da cover nera con scritta bianca “I’m not an hipster”. Nessun cervello è stato maltrattato durante il processo.