Tra tutti i botti con cui Microsoft ha scosso Los Angeles durante l’E3, vedere Gears of War 4 rappresentava forse la novità meno “sorprendente”. Nel senso che dopo un anno esatto dall’ultima presentazione, tutti i fan ESIGEVANO un altro assaggio di quella che, probabilmente, è l’esclusiva regina di Xbox One. Quello che abbiamo visto ci ha veramente incuriosito e, come direbbe Jules a Vincent che apre la valigetta misteriosa: “Siamo contenti?”

Che tempaccio!

La nuova demo mostrata sul palco dell’E3 ci ha mostrato delle sequenze decisamente più action rispetto a quelle di un anno fa. J.D., il figlio di Marcus Fenix, e due suoi compagni attraversano quella che sembra una fabbrica abbandonata, devastata dalle tempeste di sabbia e fulmini. Queste condizioni ambientali avverse rappresenteranno sicuramente un punto cruciale dell’esperienza singleplayer del gioco. Le sparatorie sono fortemente influenzate dal vento, con COG e locuste che devono fare costantemente i conti con i detriti che questo trascina per tutta la mappa. Una delle feature più interessanti è rappresentata sicuramente dallo sfruttamento degli elementi dello scenario contro i nemici: abbiamo visto J.D. e i suoi usare una catapulta e l’effetto del vento per distruggere una torretta e soprattutto sparare a dei pesi sospesi per farli cadere e trascinare dalla tempesta, facendoli capitolare addosso alle locuste. In una breve sezione si è vista poi una tempesta di fulmini che ha spazzato tutta l’aerea, costringendo il giocatore ad attendere il momento giusto per attraversarla. Finale con classico cliffahanger rappresentato da una mostruosa locusta gigante, evidentemente mutata, e dal “bentornato a casa” datoci da nostro padre, un invecchiatissimo Marcus Fenix… Momento “brivido lungo la schiena” garantito.

Vecchie maniere

Per quello che abbiamo potuto vedere, Coalition ha ascoltato il feedback di tutti gli utenti (tantissimi) scontenti delle novità introdotte da Judgment. Gears torna alle origini: vecchio schema dei comandi, solito gameplay frenetico e tattico allo stesso tempo e un mare di truculenza. A tal proposito segnaliamo l’esordio di una nuova arma, mostrata finalmente in azione: un macchinario industriale che spara dischi seghettati, che rimbalzano da una superficie all’altra. Oltre a fare letteralmente a pezzi i nemici, questo ci permette di eseguire divertenti colpi “di sponda” per raggiungerli anche quando sono dietro le coperture più anguste. Come abbiamo già detto, poi, gli scontri si faranno ancora più tattici per via delle difficilissime condizioni ambientali che stanno devastando Sera. Oltre ai nemici dovremmo lottare anche col vento, che rallenta notevolmente i nostri movimenti (costringendoci oltretutto a schivare i detriti), alla sabbia che riduce la visuale e ai fulmini che possono ovviamente folgorarci. E’ sempre il solito Gears quindi, quello che tutti noi volevamo, ma dotato di quella giusta dose di novità che lo renderanno sicuramente un must per tutti gli appassionati della saga. I novizi potranno iniziare da una storia completamente nuova, ma siamo sicuri che una volta che si ritroveranno sul campo di battaglia avranno la curiosità di mettere mano anche sui capitoli precedenti (che ci giunge voce saranno gratuiti per tutti coloro che prenoteranno il gioco entro un certo range di tempo, un affare da non lasciarsi sfuggire: 5 giochi al prezzo di uno).

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Sempre al top

L’Unreal Engine torna finalmente a mostrare i muscoli. Gears ha sempre settato nuovi standard su Xbox 360, anche per quanto riguarda la qualità tecnica dei vari capitoli. Questa ultima incarnazione del gioco non sembra fare eccezione. La sequenza giocata che abbiamo visto ha palesato un livello di dettaglio già molto alto, con modelli poligonali animati in maniera ottima e degli effetti particellari e d’illuminazione veramente esaltanti. Il frame rate ci è sembrato inchiodato sui 30fps seppur non sia stato sollecitato in maniera importante, dato il ristretto numero di nemici presenti in quella determinata sessione. Insomma gli elementi per aspettarci un salto generazionale concreto di cono tutti.

The Horde is back

Uno degli annunci sicuramente più attesi non ha tardato ad arrivare: l’Orda è tornata! Si, quella che è indubbiamente tra le modalità cooperative più amate dai fan di Gears farà il suo trionfale ritorno nel quarto capitolo. Per ora Microsoft e Coalition sono rimaste abbottonate sulle novità che verranno introdotte nella nuova Orda, ma ricordandoci la maestosità raggiunta in Gears of War 3 non possiamo che aspettarci qualcosa di veramente sensazionale. Chissà che non possa tornare anche la sua versione invertita, Belva, in cui nei panni delle locuste dovevamo assaltare le postazioni dei Gears guidati dall’IA. Dopo il successo della beta multiplayer, poi, sarà lecito aspettarsi qualche tipo di annuncio anche per quanto riguarda le modalità competitive, storicamente il secondo cuore pulsante della saga.

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War Never Changes

11 Novembre. Mancano cinque mesi e poi Gears of War 4 sarà nelle nostre mani. Questo secondo assaggio concessoci dalla casa di Redmond non ha fatto altro che alimentare le nostre altissime aspettative. Dopotutto stiamo parlando di uno dei brand di punta di Xbox, qualcosa su cui non si può sbagliare e soprattutto un gioco che potrebbe trainare pesantemente le vendite della console Microsoft, che di terreno da recuperare nei confronti di PS4 ne ha davvero tanto. Quello che abbiamo visto ci piace, ci esalta e ci fa ben sperare per quello che sarà il risultato finale. E’ fan service allo stato puro. Tutto quello che il giocatore medio di Gears voleva vedere, è stato mostrato. Ora non resta che aspettare e vedere se ci sarà il proverbiale “click” in grado di far innamorare nuovamente l’immensa fan-base del brand, ancora con gli occhi a cuoricino dopo l’eccezionale lavoro di remastering sul primo capitolo. Noi abbiamo già il lancer pronto… E voi?

Simone Bravi
Nasce nella capitale dell'impero tra una tartaruga ninja, un Mazinga e gli eroi del wrestling dell'era gimmik. Arriva a scoprire le meraviglie del glorioso Sega Mega Drive dal quale non si separa mai nonostante l'avvento della PlayStation. Di pari passo con quella per i videogame vanno le passioni per il cinema, le serie Tv e i fumetti. Sembra Sheldon di The Big Bang Theory ma gli fanno schifo sia Star Trek che Star Wars. E' regolarmente iscritto all'associazione "Caccia allo Juventino".