Ciao Massimo, innanzitutto grazie per averci concesso quest’intervista. Partiamo dalla prima domanda. A Massimo Lopez, piace più recitare davanti a una macchina da presa o in sala da doppiaggio? E ci sono differenze tra doppiare degli attori reali, rispetto a dei personaggi di animazione?
Guarda è una cosa strana perché avendo fatto tutte queste cose in particolare, non ce n’è una che preferisca rispetto alle altre. Recitare davanti a una macchina da presa è stimolante, per certi versi, perché sei appagato, provi a immaginare come possa essere l’inquadratura o come potrà essere vista dal pubblico. Un’altra grande emozione è sicuramente recitare davanti al pubblico, è forse la cosa più bella nel mio caso, perché amo questo rapporto diretto. Per quanto riguarda il doppiare, mi piace giocare con gli stati d’animo, mi piace recitare, mi piace essere attore, quindi, anche nel doppiaggio, mi sento molto appagato.
Correggimi se sbaglio: ti sentiremo anche nel film d’animazione tratto dal videogioco Ratchet & Clank giusto?
Si, ci sarà anche questo, ma devo ancora farlo.
Ok, due domande in proposito allora: ti piacerebbe, in futuro, doppiare anche un videogioco, visto che si tratta di un film tratto da un titolo videoludico?
Si sono aperto anche a questo tipo di esperienza. Chiaramente nel doppiaggio – per rispondere anche a una domanda alla quale non ho risposto prima – mi piace moltissimo doppiare gli attori, non necessariamente, essendo io un attore comico principalmente, brillanti o comici. Mi piace, così come mi piace la commedia come genere, però mi piace fortemente anche interpretare un ruolo drammatico, come succede spesso, nel mio caso nel doppiaggio. Con i cartoni c’è più inventiva, puoi imporre un po’ di più la tua fantasia, con un attore non puoi farlo più di tanto, devi stare a quello che è l’originale, quello stato d’animo e la realtà dello stesso.
Premettendo che non vi è un intento polemico nella prossima domanda. Proprio in Ratchet & Clank, ci saranno dei personaggi doppiati da Favij e Greta Menchi, due Youtuber italiani, e volevamo sapere cosa ne pensi in merito al lavorare con persone che non vengono direttamente dal mondo della recitazione e del doppiaggio?
Sinceramente non ho alcun tipo di pregiudizio nei loro confronti. C’è però da dire una cosa: alla fine devi funzionare. Se vai bene, va bene, sia che tu sia uno youtuber o qualcuno che nasce da un’altra realtà. L’importante è che il risultato sia positivo, quindi sono assolutamente aperto a questo tipo di esperienze.
Ultima domanda da doppiatore e da fruitore di film d’animazione: nell’ultimo periodo, queste tipologie di prodotti hanno subito una sorta di evoluzione, sono sempre stati fruibili da tutti sia chiaro, ma ora tendono a rivolgersi sempre più a pubblico più adulto, inserendo tematiche decisamente più mature. Tu cosa ne pensi in merito, ti piacciono i film d’animazione di oggi o erano meglio quelli di prima?
Bè può esserci sicuramente una sorta di “nostalgia visiva”, soprattutto se si pensa ai cartoni della Disney – come Il Libro della Giungla per esempio – piuttosto che a quelli di Hanna & Barbera, Braccobaldo, Yoghi ecc. – quelle tipologie di cartoni che, grazie a quel tipo di espressività, riuscivano a emozionarti, essendo anche dei cartoni “piatti” se vogliamo. Adesso con tutte le possibilità che ci sono, dal punto di vista della grafica computerizzata, ci sono delle immagini tridimensionali di un livello talmente realistico, che sembrano realmente esistenti, tanto che non avrei difficoltà ad incontrarli per strada! È bello vedere un film del genere. Io credo che, tendenzialmente, sia più facile vedere dei film d’animazione dedicati a un pubblico adulto, che non caratterizzati da tematiche più compatibili con i bambini. Ci sono dei film che hanno delle belle morali, e quindi educativi se rapportati al mondo dell’infanzia, però è difficile trovarne uno mirato a un bambino di 4-5 anni, è sicuramente più facile trovarle in televisione che non al cinema; nelle pellicole cinematografiche c’è sempre un pensiero più profondo e non dico che un bambino non sia in grado di comprenderlo, anzi spesso capiscono molto più loro degli adulti!