Venti storie vere dietro i personaggi di American Horror Story (AHS)
“No, dai, si vede che è finto!”
L’abbiamo detto tutti almeno una volta guardando la serie TV antologica American Horror Story, o un qualunque altro horror. Ma siamo proprio sicuri che i film dell’orrore siano davvero una mera invenzione della macabra, sadica mente umana? In fondo, molte notizie che arrivano alle nostre orecchie potrebbero costituire un’ottima base per scrivere una sceneggiatura da incubo. Pensateci: fra attentati terroristici, omicidi sanguinari, suicidi insensati ed un’infinita varietà di altri crimini più o meno gravi, le nostre esistenze non sono molto diverse da quelle dei protagonisti di un film horror. E, giacché la stragrande maggioranza delle opere traggono spunto dalla realtà circostante, perché credere che i racconti dell’orrore siano l’ardito frutto di un’accesa fantasia?
American Horror Story non fa eccezione. E con l’arrivo della nuova stagione abbiamo voluto cercare le vere storie dietro i personaggi di questa serie da urlo (letteralmente).
Siete pronti?
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Murder House: Thaddeus Montgomery
Meglio conosciuto come Infantata, il figlio riportato alla vita del dottor Charles Montgomery sembrerebbe essere ispirato sia al Frankenstein di Mary Shelley che a una macabra storia risalente al 1932. Charles Augustus Lindbergh Jr., figlio del famoso aviatore Charles Lindbergh, venne rapito a soli 20 mesi allo scopo di richiedere un riscatto, ma fu in seguito ucciso e ritrovato in avanzato stato di decomposizione, con una frattura al cranio, segni di bruciature e parzialmente smembrato dagli animali selvatici; i genitori ne riconobbero il corpicino soltanto grazie alla maglietta cucita dalla governante, che in American Horror Story è stata ricreata per essere indossata da Infantata.
Murder House: Elizabeth Short
Il brutale smembramento di Elizabeth Short, interpretata da Mena Suvari, è tutt’altro che opera del dottor Charles Montgomery. Nota anche come la Dalia Nera per la passione per il film La dalia azzurra (1946) e l’abitudine di vestirsi di nero, la donna fu vittima di un brutale omicidio nel 1947 a Los Angeles, dove fu trovata a pezzi e con il viso mutilato da un orrendo taglio ai bordi della bocca molto simile a quello del Joker. Purtroppo, nonostante le estensive indagini della polizia e il grande risalto mediatico, ad oggi l’assassino non è ancora stato individuato.
Murder House: Gladys e Maria
Sebbene le due infermiere apparse in Murder House, Gladys e Maria, non siano basate su singoli personaggi, il produttore Ryan Murphy è stato molto chiaro nello specificare che sono state ispirate dal massacro di Richard Speck del 1966. In un solo giorno questo serial killer rapì, torturò e uccise ben otto allieve infermiere di Chicago ma, fortunatamente, una nona ragazza riuscì a sfuggirgli ed aiutare la polizia a identificarlo e condannarlo a morte – avvenuta naturalmente per un attacco cardiaco dopo 25 anni di prigionia.
Asylum: Anna Frank
Questa storia purtroppo la conosciamo tutti. La giovanissima Annelies Marie Frank è stata infatti una delle vittime più note dell’Olocausto, uccisa nel campo di concentramento di Bergen-Belsen nel 1945. L’attrice Franka Potente ne interpreta una versione adulta sfuggita per miracolo dalle grinfie dei nazisti, ma in realtà la ragazza non è mai riuscita a scappare ed ha perso la vita a soli 15 anni.
Asylum: Dr. Arthur Arden
Tanto per restare in tema nazista, anche il nostro sadico dottore ci ricorda qualcuno che inevitabilmente viene menzionato durante le lezioni di storia: nientepopodimeno che il medico Josef Mengele. Egli è tristemente noto per i crudeli esperimenti volti alla creazione di una razza migliore condotti nel campo di concentramento di Auschwitz, in cui utilizzava i deportati come cavie umane esattamente come il dottor Arden nel manicomio di Briarcliff.
Asylum: Kit e Alma Walker
Questi due protagonisti della seconda stagione di American Horror Story sono fra i primi personaggi a venire rapiti dagli alieni. E proprio come loro, nel non troppo lontano 1961, anche Barney e Betty Hill affermarono di aver passato una notte con gli extraterrestri, e rappresentarono uno dei primi casi di rapimento alieno della storia. Nonostante tutto ciò non sia mai stato confermato, è evidente che gli autori della serie hanno tratto spunto da loro perché anch’essi, straordinariamente per l’epoca, erano una coppia mista: Betty era bianca, mentre Barney era un afroamericano.
Asylum: Pepper
Come dimenticare la povera Pepper, che verso la fine della seconda stagione ci ha sorpresi rivelandoci la sua vera identità? Schlitzie Surtees, nato nel 1901 e vissuto ben settant’anni, è stato un attore statunitense noto soprattutto per il capolavoro di Tod Browning del 1932, Freaks. Affetto da microcefalia, egli aveva un ritardo che gli conferiva un’età mentale paragonabile a quella di un bambino di tre anni, sebbene fosse in grado di recitare, cantare, ballare e contare fino a dieci. Come Pepper, era solito indossare abiti femminili per espletare con più facilità le sue funzioni corporali.
Coven: the Axeman
L’uomo con l’ascia di New Orleans non è affatto frutto della fantasia: questo personaggio, mai identificato, è davvero esistito, ed è stato autore di diversi crimini tra il 1918 ed il 1919, per un totale di otto vittime accertate. Egli forzava la porta posteriore della loro casa, e toglieva loro la vita utilizzando un’ascia oppure un rasoio ben affilato. In una lettera pubblicata sui giornali minacciò di uccidere nuovamente un quarto d’ora dopo la mezzanotte, nei luoghi dove le vittime, proprio come nella serie TV, non stessero ascoltando musica jazz.
Coven: Papa Legba
Nonostante sia una creatura soprannaturale, Papa Legba non è esattamente un’invenzione dei creatori Ryan Murphy e Brad Falchuk. Nel Voodoo haitiano, infatti, esso è uno dei Loa, gli spiriti mediatori tra Bondye, il creatore supremo, e l’umanità. Egli presiede alla comunicazione, sia nel regno dei vivi che dei morti, e spesso viene anche identificato come un guardiano tra i due mondi. Buono e cattivo allo stesso tempo, in American Horror Story ricopre un ruolo che ricorda molto un demone degli incroci di Supernatural.
Coven: Madame LaLaurie
Se le brutalità a cui abbiamo assistito nella terza stagione di American Horror Story vi sono sembrate esagerate, beh, peggio per voi, perché non erano affatto finte! Marie Delphine LaLaurie, nata nel 1775 a New Orleans, fu per lungo tempo una serial killer dallo spiccato sadismo. L’incendio scoppiato nel 1834 nella sua casa a New Orleans rivelò infatti l’esistenza di un attico degli orrori dove, all’insaputa dei vicini, la donna incatenava, torturava e mutilava gli schiavi di famiglia. Fortunatamente, una volta scoperta la terribile stanza, una folla di persone inferocite entrò con la forza nell’edificio e liberò i poveri prigionieri, o almeno quelli che erano ancora vivi. In seguito vennero ritrovati diversi cadaveri sepolti nel giardino di casa, fra cui anche quello di un bambino.
Ebbene, cari lettori, siete ancora convinti che la vostra serie horror preferita sia una fiction, dopo questa sconvolgente carrellata di criminali? Personalmente sono rimasta abbastanza male nello scoprire che gran parte dei personaggi di American Horror Story hanno una controparte reale… ma non abbastanza da mollare la ricerca! Abbiamo compilato infatti anche la seconda parte di questa lista da incubo, in cui vi parliamo di Freak Show e Hotel, altrettanto spaventose e inquietanti… stay tuned, Stay Nerd!
(Articolo a cura di Paula Mihalcea)