Film sui disturbi della mente: Stupido è chi lo stupido fa
Persone affette dal disturbo da personalità multipla, distorsioni della mente, e tante altre sfaccettature dello stesso problema. Quante volte il cinema le ha utilizzate, in varie e diverse forme, trasferendole sul grande schermo?
Gli esempi che potremmo fare sono tantissimi, ma abbiamo voluto selezionare per voi una lista di film sul tema, da vedere assolutamente, a cui aggiungiamo Split, opera omaggiata in copertina, diretta dal controverso regista M. Night Shyamalan, film che trae spunto – almeno per l’assunto di base – dal libro “Una stanza piena di gente”, e racconta la storia di un uomo affetto dal disturbo da personalità multipla. Fin qui nulla di nuovo: il problema è che le personalità non sono un paio ma ben ventitré.
Intanto però scoprite insieme a noi quali film sui disturbi della mente abbiamo selezionato per voi, suggerendovene la visione.
Rain Man
Uno straordinario Dustin Hoffman, un giovane Tom Cruise e un’ancora sconosciuta Valeria Golino per la storia di due fratelli che si ritrovano a causa di un’eredità. Il primo film a mettere in scena in maniera credibile l’autismo, la difficoltà dei malati di intrattenere rapporti umani e la necessità terapeutica della propria routine. Memorabili le scene degli stuzzicadenti, del Casinò di Las Vegas e del treno (ad alcuni di noi spunta ancora una lacrimuccia al solo pensiero).
Senz’altro un’opera che, parlando di un argomento così delicato, si discosta da molti altri che troverete in classifica, ma si tratta di un film che va visto ad ogni costo.
Shutter Island
La tensione di questo film, a metà tra il thriller e l’horror, è palpabile fin dai primi minuti. Una delle interpretazioni più belle di Leonardo Di Caprio che, nei panni dell’agente federale Edward Daniels, è chiamato a investigare sulla misteriosa scomparsa di una paziente dalla stanza blindata di un istituto psichiatrico. I misteri e i colpi di scena, come nell’altra famosa isola della TV (scherziamo!), sono dietro l’angolo.
Atto di forza
Come non inserire questa piccola gemma in un elenco del genere? Il film che tutti gli adolescenti nati tra gli anni ’70 e gli anni ’80 conoscono a menadito vede un giovane Arnold Schwarzenegger aggirarsi su Marte, cercando di sbrogliare una matassa legata all’ossigeno e all’atmosfera del pianeta rosso. La sua testa si rivelerà essere il vero snodo della trama. Liberamente tratto da un racconto di Philip Dick, alla regia di questo cult del cinema moderno c’è nientepopodimeno che Paul Verhoeven (Robocop, StarshipTroopers e Basic Instict, tanto per citare solo i fondamentali). Nel 2012 ne hanno fatto un remake: fate attenzione, noi parliamo dell’originale, datato 1990.
Hysteria
Visto l’argomento di questo elenco, non è stato facile trovare un film in tema che fosse anche spensierato. Quando ci è tornato in mente Hysteria, abbiamo deciso di inserirlo subito, proprio perché è riuscito a trattare la depressione in una maniera molto divertente. Vi diciamo solo che è ambientato in Inghilterra alla fine del 1800 e che vede come protagonista un medico che decide di trattare tutte le allora sconosciute malattie mentali (soprattutto quelle che colpivano le donne) con un mezzo inusuale. A voi scoprire quale e farvi quattro risate.
Forrest Gump
Robert Zemeckis, Tom Hanks, un viaggio nella storia americana contemporanea e sei Oscar all’attivo. Dobbiamo dirvi di più? Se vi capita, guardatelo in inglese perché il doppiaggio di Francesco Pannofino è fenomenale ma la bravura di Hanks è da manuale.
Nient’altro da aggiungere per un cult che va visto, e rivisto.
Se mi lasci ti cancello
Con questo film sui disturbi della mente riuscirete a risolvere un annoso dilemma, ovvero avere una risposta da dare quando vi chiederanno se esistono commedie romantiche memorabili. Va bene, questa non è solo una commedia e il romanticismo è solamente una delle sfaccettature della storia, ma una volta che avrete schiacciato play nient’altro avrà importanza. Tanto per aggiungervi quel dettaglio in più, Eternal sunshine of the spotless mind (il poetico titolo inglese del film, oscenamente storpiato nella traduzione italiana) è stato il primo grande successo di pubblico di Michel Gondry, visionario regista di videoclip musicali (ve lo ricordate quello di Around the world dei Daft Punk?).
Memento
Un altro grande regista per un altro grande film. Stavolta è il turno di Christopher Nolan e di un film il cui montaggio è la rappresentazione visiva della mente del protagonista. Agli amanti del cinema consigliamo di andarsi e recuperare il primo lungometraggio di Nolan, Following, primo riuscitissimo esperimento con questa medesima tecnica. Tornando a Memento, vi diciamo che la storia – basata su un racconto di Jonathan Nolan– è quella di un uomo che cerca vendetta per l’assassinio della moglie. Solo che, non riuscendo a ricordare nulla dopo la morte di lei, deve tatuarsi sul corpo le informazioni essenziali per la ricerca del killer. Lo rivedrete più volte per godere dei dettagli, fidatevi di noi.
Fight club
Nel mondo tratto dal libro di Palahniuk, e portato sullo schermo dal magistrale David Fincher, abbiamo fatto fatica a trovare un solo personaggio “sano”: ognuno ha il suo fardello interiore, pronto a deflagrare – letteralmente – alla prima occasione. Un’ottima prova di Edward Norton e Brad Pitt, alle prese con il marciume della società capitalista. Non vi diciamo altro perché la prima regola del Fight club è che non si parla del Fight club.
Di certo con diritto in questa lista dei migliori film sui disturbi della mente.
American Psycho
Gli anni ’80 impazzano, gli yuppie sono al potere e l’unica religione ammessa è quella che prevede l’adorazione del dio denaro. In un mondo così, anche solo un biglietto da visita può farti perdere la brocca. Christian Bale incarna perfettamente il protagonista, Patrick Bateman, e le sue piccole, grandi manie. Tratto dall’omonimo libro di Bret Easton Ellis, il film riesce a rendere le scene surreali del romanzo, pur edulcorandone alcuni dei tratti più violenti.
Qualcuno volò sul nido del cuculo
Milos Forman mette in scena le avventure di un’allegra combriccola di picchiatelli alle prese con le rigide regole di un istituto mentale che somiglia a una prigione. Un film del 1975 con un immenso Jack Nicholson, i giovani Christopher Lloyd e Danny De Vito, la gelida Louise Fletcher, l’eclettico Scatman Crothers (che cinque anni dopo sarà anche Dick Halloran nell’adattamento di Shining a opera di Stanley Kubrick) e Brad Dourif, che citiamo solo perché ogni buon nerd cercherà di ricordarsi dove ha visto quell’attore così giovane… La storia vi rimarrà dentro così come la certezza che il confine tra la follia e la cosiddetta sanità mentale è davvero labile. La summa di ogni film sui disturbi della mente.
Questa è la nostra personale selezione di film, ma non abbiamo ancora finito: abbiamo barato. Abbiamo deciso di premiare anche il cinema italiano, inserendo un bonus assolutamente speciale.
Bonus:
Hungry Hearts
Saverio Costanzo racconta l’ossessione di una madre vegana per l’alimentazione del proprio figlio appena nato, e del terrore (sì, proprio terrore) del padre di contraddire questa donna sempre più cupa. Due argomenti assai complessi, trattati stupendamente, tra distorsioni delle inquadrature e omaggi ai thriller degli anni ’70 (Polanski e il suo L‘Inquilino del terzo piano per primo).