Con EA Access pagherete giochi che in realtà non sono vostri.
Qualche giorno fa Eletronic Arts ha annunciato nuovo sistema per freg… pardon un nuovo sistema d’abbonamento chiamato EA Access. Il sistema, che non è altro se non un mix tra Playstation Plus e Netlfix, permetterebbe agli iscritti di usufruire dei titoli EA ad un prezzo apparentemente molto competitivo. Con un costo mensile di circa 5 dollari, o annuale al prezzo di circa 30 dollari. Iscrivendosi ad EA Access si potrà immediatamente giocare a ben quattro titoli: Madden NFL 25, FIFA 14, Battlefield 4 e Peggle 2 ed in più ricevere un bonus di sconto del 10% sui prodotti digitali acquistati su Xbox One (di fatto il servizio è in esclusiva per la console Microsoft, ma su questo ci torniamo dopo). In più gli abbonati potranno testare, almeno cinque giorni prima, i titoli in uscita come Fifa 15 per poi valutarne l’acquisto. Ok, a conti fatti, può sembrare una buona offerta… se non fosse che l’offerta è made in EA che non è proprio una compagnia di filantropi. A muoverci non è il pregiudizio verso la casa, tutt’altro, analizzando bene la questione sorgono parecchi dubbi. Prima di tutto: i giochi. Ok Fifa 14, ok Madden, sono sicuramente titoli importanti ma… usciti ormai un anno fa. Sono titoli vecchi, trovabili a prezzo bassissimo sia in versione digitale che in versione retail. Più di tutto c’è una questione, davvero passata in sordina, è che voi non possederete realmente i giochi acquistati. EA Access, volendo essere diretti, non è altro che un sistema di noleggio di giochi vecchi a cui si aggiunge un bonus per quelli nuovi. Se la software house, allo stato attuale, avesse presentato un pacchetto all-in one, in cui pagando più o meno la stessa cifra, si avrebbe accesso a tutta la libreria digitale della compagnia, compresi i titoli in uscita, staremmo ora parlando della più grossa rivoluzione del mercato digitale, invece siamo solo qui a sparare – a ben ragione – su questo servizio che non offre nulla di nuovo.
Prima ho accennato all’esclusività di EA Access per Xbox One, e di fatto e così, vi basterà spulciare i siti di news per trovare riscontro a quanto detto, il fatto è più che un’esclusiva Microsoft è stata Sony a rifiutare bellamente l’offerta di Eletronic Arts. A mio avviso, l’intera trovata va contro a quanto sta facendo Sony al momento. Prima di tutto il sistema ricalca molto da vicino il Playstation Plus, ed in più potrebbe essere un competitor diretto del Playstation Now (nuovo sistema di “vendita” di giochi in streaming messo a punto da Sony). Le ragioni per snobbare EA ci sono tutte e ovviamente sono tutte economiche. Che poi, dimenticandoci un attimo dei profitti, mettiamoci nei panni di un videogiocatore medio: se si tratta di un utente Ps4 pagherà già l’abbonamento al Plus, in più eventualmente potrebbe essere interessato a Playstation Now (ma io ne dubito), quindi facendoci due conti questo ipotetico giocatore spenderà quasi 100 euro in abbonamenti vare… è evidente come aggiungere un altro servizio inizia a diventare troppo esoso. Sony avrà pensato alla stessa cosa: qualunque dei suoi utenti che avesse deciso di abbonarsi a EA Access, quasi sicuramente non avrebbe avuto più fondi da investire per altri abbonamenti. Non è fanboysmo, non è marketing, non è odio verso EA, solo matematica.
Il discorso comunque è più ampio di così, la formula inventata da Sony con Playstation Plus è vincente e per questo Microsoft si è già mossa in tal senso; EA Access tenta di inserirsi in questo mercato ma non ha considerato alcune variabili: prima di tutto i giocatori vogliono avere più scelta, e per quanto il parco titoli Electronic Arts sia di tutto rispetto, non basta a coprire i gusti di milioni di videogiocatori, secondariamente si inserirebbe nel portafoglio virtuale di giocatori che per forza di cose (Playstation Plus e Games With Gold obbligatori per giocare online) è già alleggerito da altri abbonamenti e che, salvo offerte supergalattiche, difficilmente lascerebbe andare via altri soldi.