Altre polemiche piovono sulla star di YouTube, PewDiePie.
Sembra infatti che la Disney, in quanto proprietaria di Maker Studios, che aveva stipulato un accordo con il popolare youtuber, abbia deciso di interrompere i propri rapporti con quest’ultimo, all’anagrafe Felix Kjellberg.
Il motivo sarebbe un video postato da Felix lo scorso 11 gennaio nel quale venivano mostrati due uomini che reggevano un cartello con la scritta “Morte agli ebrei”.
Secondo il Wall Street Journal, dallo scorso agosto PewDiePie avrebbe postato ben 9 video contenenti battute antisemitiche, tre dei quali sono stati infatti eliminati. Tra questi ce n’era uno che raffigurava un uomo vestito da Gesù Cristo che diceva che “Hitler non aveva fatto assolutamente nulla di male”.
PewDiePie ha sempre goduto di una certa indipendenza da parte di Maker Studios, ma un portavoce dell’azienda ha dichiarato “Anche se Felix si è creato un pubblico attraverso le provocazioni e la sua irriverenza, in questo caso si è spinto un po’ troppo oltre, ed i video in questione sono inappropriati”.
YouTube non ha invece commentato l’argomento, preferendo ribadire quanto scritto nel regolamento: “Se il contenuto intende essere provocativo o satirico, può restare online. Se l’intento dell’autore è incitare alla violenza o all’odio, verrà rimosso”.
Ad aggiungere ulteriore pepe alla questione è il fatto che lo youtuber stia al momento ricevendo solidarietà da gruppi neo-nazisti, tra cui il gruppo Daily Stormer, che ha recentemente apposto sul proprio sito la scritta “I fan numero 1 di PewDiePie“, cosa che ha costretto lo stesso youtuber ad intervenire per chiarire la questione.
“Penso sia importante chiarire che non supporto in alcun modo nessun genere di atteggiamenti incitanti all’odio. Credo che il contenuto che creo è puro intrattenimento, e non c’è posto per commenti politici seri. So che il mio pubblico lo capisce, ed è per questo che guardano il mio canale. Anche se non era mia intenzione, capisco però che queste battute erano offensive, e per quanto trovi risibile che qualcuno pensi che io effettivamente supporti questo genere di persone, vi assicuro che non è così.”
(Fonte: Kotaku)