“Superman è più forte di Batman!”, “Goku dà le piste a Naruto!”, “No Man’s Sky è una fantastica esperienza!”. A noi nerd piace discutere, anche in maniera animata, su centinaia di argomenti. Ognuno ha la propria opinione e, diciamoci la verità, è raro che dopo una discussione si cambi idea. Se c’è però una cosa che ci mette tutti più o meno d’accordo sono i Lego. Tutti abbiamo avuto un set di costruzioni da piccoli. Poi alcuni si sono salvati, virando su altre passioni, altri non ne sono mai usciti e sono tutt’ora in spasmodica attesa dell’ultima serie di minifigure, o del prossimo franchise che verrà reso sotto forma di mattoncini (dateci Lego Holly & Benji e potremo morire felici!).
Ma non c’è una sola persona sulla faccia della terra che abbia un brutto ricordo dei celebri mattoncini. Certo, a parte quella volta che hai calpestato a piedi nudi quel maledetto pezzo da 4, ma quella è un’altra storia. Noi ci siamo chiesti perché a distanza di anni e nonostante siamo tutti abbastanza cresciutelli, i Lego suscitino in noi ancora tanta emozione ed allegria… Scopriamolo insieme.
1 – Perché non è vero che sono un passatempo solo da bambini
Dire che i Lego siano “roba da piccoli” è come dire che i puzzle lo sono, o che lo è il modellismo. C’è chi coi Lego ci è cresciuto, chi li ha scoperti in tarda età, chi magari ci gioca con il proprio fratellino o, perché no, figlio. Se facciamo un discorso generale, con le dovute eccezioni, l’età giusta per fare qualcosa è semplicemente l’età in cui la facciamo. Nel caso dei Lego il discorso è però ancora più ampio.
Innanzitutto perché c’è proprio una linea di loro prodotti dedicata ai più piccoli, i Duplo (no, non le merendine), e poi perché il colosso danese ha ormai talmente tanti mezzi a disposizione, che ce n’è per tutti i gusti: costruzioni, videogiochi, film, gadget e oggettistica varia, adesso si parla addirittura di mobili e mura di casa fatti di Lego. Insomma, per trovare il mattoncino più adatto alle vostre esigenze, avete solamente l’imbarazzo della scelta.
E se non lo trovate, state pur certi che prima o poi lo inventeranno.
2 – Perché tutto è più bello in versione Lego
Avete una minima idea di quanti e quali franchise siano stati Lego-izzati? Indiana Jones, Jurassic Park, I Simpson, Supereroi Marvel e DC, Ghostbusters, Minecraft, Harry Potter, Il Signore degli Anelli, Topolino, Spongebob, Tartarughe Ninja, Adventure Time… Cominciate a capire? Tutto può essere reso in salsa mattoncinosa, e tutto diventa più bello quando ciò avviene.
Il motivo è semplice: Lego non fagocita i franchise, ma semplicemente li omaggia. Nell’immaginario collettivo l’azienda danese non è vista come il colosso che acquisisce tutto senza pietà, né si è mai esposta a critiche come invece è stato ad esempio per Disney, al momento dell’acquisizione di due giganti come Marvel e Star Wars. Lego prende dei prodotti e li rielabora secondo la propria visione, affiancando quella originale e non sostituendola, ma anzi, rendendola ancora più bella.
Everything is awesome insomma, come si diceva in The Lego Movie.
3 – Perché possono diventare una forma d’arte
Se siete stati a vedere The Art of The Brick, la mostra di Nathan Sawaya che è stata anche a Roma negli scorsi mesi, sapete dove vogliamo andare a parare. I mattoncini, quando finiscono nelle giuste mani, possono diventare delle vere e proprie opere d’arte. È il caso dello stesso Sawaya, che ha creato delle sculture fatte interamente con i celebri pezzettini di plastica, ma lo vediamo nella vita di tutti i giorni.
Quante fotografie fighissime avete visto con protagonisti le minifigure, ad esempio? Quanti riadattamenti di film, serie TV, situazioni, perfino partite da calcio, lego-izzate? Perché ecco una delle cose più belle in assoluto dei Lego: la nostra fantasia è l’unico limite. E per una volta non è una frase puramente retorica.
4 – Per la cura nei particolari
Quello che più colpisce nei set Lego, in special modo quelli su licenza, è la maniacale cura dei dettagli. Ogni set di costruzioni è infarcito di un citazionismo a volte così sottile che è perfino difficile da cogliere. Prendete il Kwik-E-Mart, il negozio di Apu: in una costruzione relativamente piccola troviamo riferimenti a Papà Incacchiato, lo Springfield Shopper, le barrette alla salsa di mela, il tentativo di ibernazione del vecchio Jasper, la lista dei clienti ai quale non fare credito con tutti pseudonimi di Homer. Roba insomma apparsa spesso solamente in una puntata, o addirittura in una sola scena della celebre serie, eppure inserita per la gioia dei fan più attenti.
Nulla è lasciato al caso nelle costruzioni Lego: ogni pezzo è lì perché è esattamente lì che deve stare, ed impreziosisce il set rendendolo migliore sia visivamente che a livello emotivo. E scusate se è poco.
5 – Perché ci si può giocare
Ed arriviamo al punto cruciale della nostra lista: cosa sono i Lego se non un gioco?
Lo sbustamento e la catalogazione dei pezzi, la costruzione del set, vedere la costruzione che mano mano prende forma, sono già essi stessi parte del gioco. Ma è una volta che il tutto è finito che ci si diverte a immaginarsi all’interno di quel set, ed a vedere come prende vita, magari unendolo agli altri già costruiti, oppure nel caso di set basati su franchise, a “contaminarlo” inserendovi elementi di altri brand ancora. Poi, vabbè, chi vi scrive è uno che si è fatto il personaggino con le sue fattezze e la maglietta della squadra del cuore, inutile che vi racconti tutte le avventure che ha vissuto con la propria minifigure.
Tanto lo sappiamo che ci capite, lo abbiamo fatto tutti.
6 – Perché si possono collezionare
Può sembrare banale, ma per un nerd la “collezionabilità” di un oggetto è già di per sè qualcosa di interessante, figuriamoci quando poi acquisiscono pure un certo valore. Perché diciamocelo pure, molti dei set Lego, soprattutto quelli più grandi e magari in edizione limitata, non è che siano proprio economicissimi. Il che induce il collezionista che è in noi a lasciare il set sigillato per non fargli perdere valore, o nei casi più gravi a comprarne due: uno da costruire e da vivere, l’altro da conservare intonso nei secoli dei secoli, amen.
Per la mole di set prodotti nella storia da Lego, tenere una collezione completa è un’impresa praticamente impossibile, e soprattutto se da piccoli ci avete giocato è difficile che abbiate qualche set storico in buone condizioni. Eppure è divertente anche questo. Fateci caso la prima volta che riordinate la soffitta: magari avete qualche perla dimenticata senza neanche saperlo.
7 – Perché anche i film sono divertenti
Con Lego Batman ancora nelle sale nel momento in cui scriviamo, The Lego Movie uscito nel 2014, Lego Ninjago in uscita, e il sequel dello stesso The Lego Movie già in programmazione, l’azienda danese si è definitivamente lanciata anche nel mondo del grande schermo.
E sebbene le storie non siano poi così brillanti per originalità, e palesemente incentrate su un pubblico un po’ più giovane, vale il discorso di prima: sono godibilissimi anche per chi è un po’ più cresciutello.
Discorso che vale soprattutto per Lego Batman, che sotto apparenze un po’ scemotte a prima vista, ti mette di fronte ad alcune situazioni particolari che magari è difficile raccontare ad un ragazzino, e farlo con il sorriso sulle labbra aiuta in maniera notevole.
E poi vedere Batman che non si prende sul serio è sempre uno spettacolo, non trovate?