Che Ghost in the Shell non stia avendo il successo sperato da Paramount, è purtroppo un dato di fatto, tanto che, secondo Deadline, la perdita finanziaria stimata si aggira attorno ai 60 milioni di dollari. Ma cosa ha causato un simile flop?
Stando alle dichiarazioni di Kyle Davies, responsabile Paramount della distribuzione sul territorio americano, la colpa del fallimento commerciale della pellicola, sarebbe da attribuire alle varie polemiche scaturite dalla scelta di far interpretare un personaggio orientale, da un’attrice occidentale, decisione che viene comunemente descritta con il termine whitewashing.
Come ben sapranno i fan di Ghost in the Shell, la protagonista, Motoko Kusanagi, è di origini giapponesi mentre nella pellicola diretta da Rupert Sanders, viene interpretata da Scarlett Johansson e le viene dato il nome di Mira Killian.
“Speravamo di ottenere un risultato migliore negli Stati Uniti” ha dichiarato Davies ad NBC “Credo che le varie discussioni nate sul cating, abbiano influenzato negativamente le recensioni. Avevamo tra le mani un buon prodotto per i fan, tenendo anche in considerazione il fatto che è tratto da un anime giapponese. In questi casi ci si ritrova sempre a dover mediare tra il rendere onore all’opera originale e il creare un film adatto alle masse. È una sfida e chiaramente le recensioni non ci hanno aiutato.”
Voi che ne pensate? Anche secondo voi il flop di Ghost in the Shell è da imputare alle recensioni negative, o alle polemiche nate sul whitewashing della protagonista?