Season Pass e altri demoni
Nella giornata di ieri, e parte di quella di oggi siamo stati “vittime” di uno sfortunato episodio riguardante il download dell’ultimo DLC di Dark Souls 2. Allo stato attuale, i problemi che affliggevano il contenuto digitale sono stati fortunatamente risolti (anche se con troppa flemma) anyway, qualche riga più sotto trovate il nostro resoconto e le nostre considerazioni su questa disavventura.
Prima che giungiate a facili conclusioni, vi diciamo subito che The Crown of Old Iron King non è così difficile da averci reso impossibile qualsiasi sessione di gioco atta a giudicarne le qualità, in realtà la cosa è ben più grave. Se ci avete seguito, saprete sicuramente che il mese scorso, in occasione del rilascio di The Crown of Sunken King abbiamo rilasciato sul portale di Stay Nerd una recensione completa su questo pacchetto aggiuntivo e ci sembrava opportuno ripeterci con questo nuovo episodio delle corone perdute. Il fatto è questo, a suo tempo acquistammo il Season Pass e, col senno di poi, mai scelta fu più sbagliata. Come saprete in questi giorni è stato rilasciato The Crown of Old Iron King, perdonando anticipatamente a Sony il fatto che dal PSN è stato possibile scaricare il pacchetto aggiuntivo un giorno dopo, ci siamo immediatamente fiondati a scaricare il contenuto già acquistato col season pass e qui è iniziata la triste epopea. Andando a selezionare il pacchetto ci siamo subito accorti che, nonostante il season pass, il contenuto risultava comunque da comperare a prezzo pieno. Il nostro primo, ingenuissimo pensiero, è stato autoconvincerci che bastasse solo aspettare un po’, affinché Sony aggiornasse il prezzo. Passano le ore ed il contenuto è ancora lì, bello, immobile nella sua costosità non richiesta. Qualcosa chiaramente non andava. Se c’è una cosa speciale dell’internet è che la gente ama immediatamente lamentarsi delle cose negative che gli capitano.
Girovagando sui forum, sulle pagine Facebook e Twitter, nel corso di queste ultime ore (sperando che dal momento in cui scriviamo questo articolo le cose siano cambiate) i messaggi di protesta sono andati via via aumentando. A fronte di una “fedeltà” verso il prodotto che chi ha comprato il season pass ha dimostrato di avere, si è ottenuto null’altro che amarezza e sconforto. Sia Sony che Namco-Bandai si sono dimostrate comprensive con gli utenti ma, purtroppo, almeno fino alle prime ore della mattina del 28 agosto nulla è stato fatto per risolvere il problema. Pensate anche che ci è capitato di leggere messaggi di utenti che in buona fede hanno pagato di nuovo sperando in un errore così grossolano da sentirsi in diritto di rifare la procedura d’acquisto. Con questo non vogliamo dire che Sony o chi per essa abbia attuato una truffa, tuttavia la faccenda, nella sua semplicità, è parecchio grave. Se il futuro del gaming vede negl’acquisti online il futuro del mercato, con questi presupposti cosa è lecito aspettarsi dal futuro? Se ad oggi quando un prodotto non funziona basta semplicemente tornare in negozio, quando nella prossima era del digitale obbligatorio, tra licenze e drm, cosa si fa in questi casi? Ci si lamenta laconicamente sul web aspettando risposta? Si cambia direttamente marca, affidandosi a compagnie con delle politiche meno fallaci? Di certo non sta a noi dare la risposta, sappiamo solo che non acquisteremo più un season pass dal Playstation Network. So much fail..