Breve reportage dalla capitale
Considerando il Romics per quello che è, uno degli eventi più quotati (e ogni anno sempre di più) dedicati a fumetti, film, videogiochi e merchandising nerd a tutto tondo, un giretto anche quest’anno era veramente d’obbligo. Ecco quindi che Stay Nerd sabato mattina 4 ottobre prende il treno e parte. Giunti a Fiera di Roma uno penserebbe che ormai niente lo divida più dalle bancarelle di fumetti rari e ammuffiti e file di teche con modellini di Goku e Iron Man… beh, quell’uno si sbaglierebbe di grosso! Ci si trova invece incastrati per ore in mezzo ad una fila di centinaia di persone prima di poter raggiungere il tanto agognato ingresso.
Purtroppo questo bisogna dirlo chiaramente, l’organizzazione non è assolutamente all’altezza della portata che il Romics ha raggiunto negli anni. Dovrebbero senz’altro esserci più sportelli e più persone a gestire la massa. Inoltre comprare un biglietto online non porta apparentemente alcun vantaggio, stai li in mezzo a tutti gli altri a fare la fila solo per scoprire a pochi metri dai cancelli che c’era un passaggio dedicato a chi aveva già il biglietto… ovviamente non segnalato in nessun modo…e va bé, ormai siamo dentro. Il panorama lo conosciamo bene: tre grossi padiglioni, due dei quali dedicati alle fumetterie, i collezionisti, Game Village (l’area dedicata al mondo dei videogiochi), giochi da tavolo e gadget. E uno invece dedicato alle proiezioni, gli incontri, il Romics Cosplay Awards e gli eventi in generale. Tutto intorno la calca di persone e i cosplayer.
A proposito di cosplayer c’è da dire che al Romics di quest’anno questi erano cosi ripartiti: 50% gente vestita da anime (personaggi americani e dei videogiochi sempre presenti, ma in leggera minoranza, almeno per quello che ho notato io…) e 50% ragazze con il cartello free hugs…una moda che ogni anno credi troppo stupida per essere sopravvissuta ancora e invece te la ritrovi sempre lì. Rimanendo in tema “abbracci”, ogni tanto capitava di vedere ragazzini abbracciare tizi a caso in giro per la fiera, la cosa lì per lì mi rendeva perplesso ma poi facendo 2+2 ho capito che probabilmente si trattava semplicemente di qualche youtuber a me sconosciuto, veri e propri vip per i più giovani. Ques’anno c’erano anche quelli di Melagoodo sul palco, ma sono sincero… ho capito chi fossero solo una volta tornato a casa cercando informazioni. Sono vecchio lo so.
Tra l’altro sempre nel padiglione dedicato agli eventi si sponsorizzava il nuovo film di Frank Miller, Sin City Una donna per cui uccidere e oltre al fatto che mandavano in loop tremila trailer del film che spesso faticavi a distinguere l’uno dagli altri, l’audio era particolarmente pessimo: non solo non si capiva un tubo ma dava proprio fastidio alle orecchie. Giusto per chiudere la parentesi polemica, vorrei anche ringraziare il fantastico negozietto di panini per avermi fatto pagare 5 euro uno striminzito panino con dentro un hamburger praticamente congelato, dopo aver fatto anche la finta di scaldarmelo… Certo, mi è andata meglio delle decine di persone che hanno mangiato il sushi e sono rimaste intossicate, tra le quali 28 sfortunati finiti direttamente in diversi pronto soccorso di Roma.
Per il resto, il solito Romics di sempre, tanta roba in vendita che segue sempre la solita tendenza di proporre prezzi esagerati per ogni tipo di merce, Michael Jackson improvvisati e tornei per spadaccini alle prime armi, nonché qualche lodevole iniziativa come le tavole rotonde sui fumetti o brevi workshop per ragazzi aspiranti fumettisti. Segnaliamo in particolare la bella mostra delle tavole dal tratto davvero particolare del fumettista spagnolo Enrique Fernandez, che ci hanno realmente affascinato. Chiudiamo con un bel “WOW!” dedicato ai vincitori del Romics Cosplay Awards, gara tenutasi il giorno seguente e che ha visto classificarsi come miglior cosplay dell’anno due ragazzi, Luca Buzzi e Manuel Capitani, vestiti, anzi oserei dire trasformati, in EVA 01 e EVA 03 di Evangelion. Cosplay impegnativo, originale, e soprattutto riuscitissimo. Bravi. Ma bando alle ciance perché non c’è modo migliore di descrivere un evento come il Romics se non con una bella galleria di fotografie scattate sul posto, per avere un’assaggio dei colori, dell’atmosfera e della fantasia dei partecipanti… Free Hugs girls a parte si intende…