Ciao Mike, grazie per averci concesso questa intervista. Prima di tutto lasciaci dire che tutto il nostro staff è innamorato del tuo lavoro, soprattutto Stefano il nostro art director. Passiamo alle domande.
Di tutti i personaggi che hai disegnato con quale condividi qualcosa di speciale?
Mi piace moltissimo Wolverine perché abbiamo qualcosa in comune. Anche Batman è tra i miei preferiti perché vive nell’ombra e le ombre sono sicuramente tra i miei punti di forza. Un altro potrebbe essere Capitan America, perché è molto anni 40 ed è davvero un bravo ragazzo.
Cosa pensi della ritrovata popolarità dei fumetti tra i giovanissimi?
La Marvel ha fatto un grande lavoro per potenziare il suo franchise e ci ha aperto porte prima inarrivabili. Oggi siamo in grado di parlare ad un pubblico vastissimo con differenti prodotti. I film sono una delle parti più importanti, ma assolutamente non la sola.
Sei un’ispirazione per i giovanissimi. Ti vedi come un maestro del fumetto?
Non riesco a vedermi come un maestro, forse solo come un vecchietto (ride). Ho ancora molto da imparare e la cosa mi fa molto piacere.
Quali sono le tue ispirazioni maggiori?
In gioventù ho amato Neal Adams, Dick Giordano e Bernie Wrightson. La lista è lunga. Si nota qualcosa di ognuno di loro nel mio stile, anche ho cercato di evolvermi molto.
Hai un artista italiano preferito?
Su Facebook ho visto un ragazzo disegnare Tex in modo meraviglioso ma non ricordo il nome. Mi piace molto anche Manara, Crepax e Pratt. Simone Bianchi tra i giovani è tra miei preferiti e trovo che il Ken Parker di Ivo Milazo sia unico.
Hai menzionato Milo Manara che recentemente è stato attaccato per la sua versione di Spider Woman. Cosa ne pensi di questo episodio?
Penso che chiunque l’abbia criticato sia semplicemente stupido!
Com’è la tua relazione con i fan?
Cerco di rimanere in contatto con tutti, anche se i miei fan crescono e ad un certo punto non potrò rispondere a tutti. Se qualcuno mi insulta, faccio semplicemente finta di non aver letto il commento.
Negli anni hai modificato molto il tuo stile maturando un tratto personale. E’ stato difficile?
E’ qualcosa che ottieni con il tempo. Evolvi e lo stile arriva naturale se hai voglia di sperimentare.
Tu sei particolarmente esperto sia nel disegno classico che digitale. Credi che il digitale possa soppiantare l’analogico?
Chiunque creda che il digitale sia innaturale dovrebbe tornare nelle caverne e disegnare con stecco di leggo e fango. Tutto ciò che è stato inventato dopo di quello è innaturale. Io utilizzo entrambi gli strumenti per scopi diversi.
E’ difficile lavorare con publisher grandi? La creatività ne risente?
Io vengo dalla pubblicità, settore nel quale i clienti sono molto esigenti. Cerco sempre di essere insieme innovativo e professionale. Lavorare su progetti tuoi ti da un sacco di libertà, ma il lavoro di squadra che hai nelle Major migliora il tuo disegno.
Continuerai a lavorare sui Guardiani della Galassia o passerai a qualcosa di nuovo?
Non ne ho idea! Ho buttato giù un paio di idee tra cui Caesar ma non mi lasceranno mai disegnare quel fumetto!
Ultima domanda, Quale eroe Marvel vorresti vedere al cinema?
Caesar ovviamente! sarebbe fantastico!
A cura di Raffaele Giasi e Stefano Manieri