Il mio bilancio nerd del 2017 (prima parte)
Il 2017 è agli sgoccioli. Anche quest’anno è morta un sacco di gente, ma il panico patologico che si era scatenato nel 2016 era fuori moda ormai, quindi nessuno maledirà il 2017 come il 2016. Ci sono state anche catastrofi, tragedie e guerre nel 2017 (qualcuna a quanto pare l’abbiamo scampata, ma forse l’hanno solo calendarizzata per l’anno prossimo), di cui nessuno stilerà una classifica, probabilmente. Parliamo invece di cose importanti: film, serie, videogiochi, libri, fumetti, giochi di ruolo, giochi da tavolo.
Film del 2017: premettendo che Star Wars VIII alla fine è stato abbastanza discreto da romperci le scatole “solo” nell’ultimo quarto dell’anno (sinceramente, mi aspettavo che tra trailer e annunci inutili, ce l’avrebbero preannunciato mensilmente a partire da fine Gennaio, quando uscì il titolo in anteprima), possiamo rilassarci e parlare di altro, visto che nel 2017 sono uscite tante cose. Partiamo dai film più visti e chiacchierati dai nerd che girano da ‘ste parti. Logan mi è sembrato il primo film veramente (ma veramente bello) su Wolverine. Peccato fosse l’ultimo (con Hugh Jackman). Di Wonder Woman ho disprezzato gli ultimi 10 minuti (“io combatto per l’ammmmore” e giù effetti speciali a pioggia) ma in generale mi è parso un bel filmetto, Justice League era piacevole, Thor: Ragnarok mi ha divertito quanto basta, Spider-Man: Homecoming l’ho trovato davvero un bel prodotto. Mi sono goduto anche i ritmi lenti e la regia riflessiva del nuovo Blade Runner 2049, ben fatto e una pacca sulle spalle a Villeneuve che entra a far parte dei miei nuovi registi preferiti. Mo’ passiamo però ai film un po’ meno mainstream che tuttavia mi sembra il caso di commentare, giusto per dare loro lo spazio che meriterebbero. Innanzitutto quest’anno è finita la trilogia dei prequel de Il Pianeta delle Scimmie, e a me tutti e tre i film sono piaciuti molto (infatti ho comprato il cofanetto), poi c’è stata un’altra trilogia che è terminata da pochissimo e che mi sono goduto dal primo all’ultimo film, quella di Smetto quando Voglio. Non li avete visti? Vedeteli. Anche di questa, attendo con ansia il cofanetto. La Mummia è stato una gran delusione, ma a me non è dispiaciuto; stesso discorso anche per il King Arthur di Guy Ritchie che secondo me aveva un sacco di cose buone e belle, anche se in generale non funzionava quasi nulla (però la colonna sonora me la sono scaricata). Alien: Covenant robaccia pretenziosa, come il precedente Prometheus. E sì, La Torre Nera faceva pena (senza bisogno di fare alcun confronto con il libro, inappropriato a prescindere). Altri titoli non mi vengono, e forse un motivo ci sarà. Ah sì, Kong: Skull Island. A me piacque anche l’ultimo Godzilla, secondo me l’universo cinematico dei mostroni promette bene.
Serie del 2017: due fra tutte, Westworld e American Gods, escono proprio adesso in home-video e meritano di essere recuperate in blu-ray perché in streaming, credetemi, non le avete apprezzate appieno. Comunque c’è stata un sacco di roba buona che è uscita, quest’anno! Sinceramente, per me che faccio binge-watching mentre disegno, è stato il paradiso. Avevo quasi ogni giorno una nuova serie da vedere. Certo non tutte bellissime. Non aggiungerò nulla sulle nuove stagioni di Stranger Things, né su Game of Thrones perché sono sicuro che ne avrete già parlato, e anche più del dovuto. Ottimo esordio di Mindhunter, bella la seconda stagione di The Crown (che devo ancora finire), e sono sicuro che la quarta di Black Mirror appena uscita avrà allietato (o no?) il Capodanno di molti di voi.
Videogiochi del 2017: nel mio caso, è stato un anno di titoli bellissimi che non sono riuscito a giocare. Ce li ho tutti lì, impilati sotto la televisione, o in attesa di essere avviati per la prima volta nelle memory card delle mie console. Qualcuno però l’ho giocato, e mi è piaciuto. Mi è piaciuto ad esempio The Last Guardian, che sono certo a molti di voi è andato di traverso (ma a me no). Mi ha lasciato un po’ indifferente Final Fantasy XV, ma per fortuna ho avuto modo di consolarmi con serie di JRPG nelle quali i programmatori non si sono posti il problema (inesistente) di stravolgere la saga per rinnovarla e accontentare l’ultima generazione di giocatori, e hanno invece continuato a sfornare capolavori: Fire Emblem Echoes, Bravely Second, Persona 5, Xenoblade Chronicles 2. Avrebbe richiesto molta più dedizione, da parte mia, l’incredibile Torment: Tides of Numenera, ma è stato proprio il tempo il mio tallone di Achille, quest’anno, e così capolavori come Horizon: Zero Dawn e Nier: Automata sono rimasti incellofanati. Il nuovissimo e recente Metroid: Samus returns per 3DS però l’ho giocato e devo dire che ne sono rimasto incantato. Comunque questo è stato l’anno di Zelda: Breath of the Wild e in generale della Switch. Grazie Nintendo per aver reso tutti i miei viaggi in treno assai meno noiosi.
Fine 1a parte
A cura di Luigi Bigio Cecchi