Qualche settimana fa vi avevamo raccontato di come l’Organizzazione Mondiale della Sanità stia pensando di inserire la dipendenza da videogiochi nella lista delle malattie, in aggiornamento proprio in questo periodo.
L’ESA (Entertainment Software Association) ha però chiesto alla stessa OMS di ripensarci, nella lettera che vi riportiamo di seguito:
“Esattamente come i fan dello sport e i consumatori di ogni forma di intrattenimento avvincente, i videogiocatori spendono il loro tempo con passione e dedizione. I videogiochi catturano giocatori da più di quattro decadi, e sono utilizzati da più di due miliardi di persone in tutto il mondo. La OMS sa che il buon senso e le ricerche hanno dimostrato che i videogiochi non danno dipendenza, e applicargli tale etichetta ufficiale significa sminuire avventatamente i veri problemi mentali, come depressione e ansia, che hanno bisogno di cure e della completa attenzione della comunità medica. Incoraggiamo fortemente dunque la OMS a tornare sui propri passi per quanto riguarda questa azione.”
Staremo a vedere se tale incoraggiamento avrà gli esiti sperati.
(Fonte: WCCFTech)