Nel corso di una recente intervista cone Game Informer, il director dell’atteso God of War, Cory Barlog, ha avuto modo di parlare di un particolare molto interessante nell’universo di gioco: le barche.
Secondo quanto spiegato da Barlog, i giocatori passeranno il “25/30% del tempo sulle barche”, una tempistica che, seppure approssimativa, rende bene l’idea di quanto possa essere importante un tale elemento e fa sorgere diverse domande sul come sarà riempito questo lasso di tempo.
Tale curiosità è incrementata dalle successive parole di Barlog, che spiega come si sia giunti all’idea d’inserire delle barche nel gioco e come sia stata scartata quella del nuoto, principalmente a causa dell’enorme quantitativo di animazioni nelle quali sarebbe stato necessario investire, per consentire le fasi di nuoto a Kratos e ad Atreus.
“Ho iniziato a pensare all’idea di una grande imbarcazione Vichinga e ho capito come inserirla ai fini della narrazione. Si potrà cambiare la velocità di navigazione andando più lentamente, variare il ritmo e il punto di vista. Il tutto vivendo quei momenti che forse non si possono ripetere in nessun’altra situazione.”
In conclusione, Barlog ha voluto chiarire che, seppur la navigazione rappresenti un elemento importante all’interno del gioco, non si deve scambiarlo per una sorta di simulatore navale.
“Non essendo un simulatore navale, [la navigazione] non è il punto focale del gioco. Si tratta semplicemente di un modo di effettuare una traversata, un po’ come gli spostamenti a cavallo in The Last of Us. Semplicemente sono lì, non è che te ne vai in giro ad allevare cavalli.”
Vi ricordiamo che, al momento, God of War è sprovvisto di una data di lancio ufficiale ed è stata annunciato per un generico 2018.
(Fonte: PlayStation LifeStyle)