Al peggio non c’è mai fine…
Uno dei pregi della saga di Final Fantasy è senza dubbio lo sviluppo ed i colpi di scena che legano i personaggi. Alcuni di essi marchiano a fuoco la mente del giocatore, che si ritroverà a portar nel cuore le loro storie per la vita. Ma dove c’è la luce, si possono trovare anche le tenebre. Perché è facile parlare di quanto siano ben scritte la maggior parte delle trame e sottotrame della serie, facile dire che Kefka Palazzo o Sephiroth siano villain ormai leggendari. E invece no. Oggi parliamo dello sgomento e del terrore nel trovarsi davanti personaggi così brutti, mal scritti o inutili da desiderare di non aver mai iniziato a giocare.
Dr. Odine – Final Fantasy VIII
Nonostante FFVIII soffra di qualche problema di sceneggiatura (al punto da costringere i giocatori a creare teorie più o meno plausibili che potessero chiudere i buchi di trama) e nonostante un protagonista che sembra scritto per essere odiato, iniziamo con un personaggio così insulso che molti di voi l’avranno presumibilmente: il Dottor Odine.
Emblema perfetto di un personaggio scritto svogliatamente e senza nessuna idea. Compare nel bel mezzo del gioco, vestito da totale imbecille, con una specie di ombrellone da spiaggia come colletto del vestito e un marcato accento tedesco da scienziato di film trash di serie Z. Viene riconosciuto come ideatore del “Junction Machine Ellone”, un particolare macchinario in grado di far viaggiare la mente nel tempo di cui non si conosce il funzionamento e che non si vedrà mai per tutto il gioco, e sempre sua è l’invenzione del “Junction System”, che permette di immagazzinare poteri differenti. Un personaggio di una certa importanza nella lore del titolo, relegato invece a nient’altro che macchietta. Ottimo esempio da seguire su come NON creare un personaggio secondario.
Yuffie – Final Fantasy VII
Yuffie è una ladruncola/ninja che il party di FFVII può (o meno) incontrare. Si tratta infatti di un personaggio opzionale nel gioco, e la sua presenza/assenza non intacca minimamente il progredire della trama di quello che viene considerato dai più come il miglior episodio della saga.
La figura del ninja è sempre ben accetta; l’alone di misticismo che scaturisce da queste figure è un evergreen, quindi perché Yuffie si trova in questa chart? Semplicemente perché per far unire il personaggio al proprio gruppo bisogna eseguire una determinata serie di azioni, che risultano essere tra le più frustranti nella storia del videogame. Innanzitutto per trovare Yuffie la prima volta è necessario esplorare solo e soltanto determinati boschi presenti nella mappa, finché non compare come nemico casuale sotto il nome di “ninja misterioso”. Una volta sconfitta, se si tenta di salvare il gioco, Yuffie ci deruberà di tutti i nostri averi e fuggirà. Bisognerà infatti avere un dialogo con la stessa e rispondere correttamente a tutte le domande, altrimenti verremo comunque derubati. Inoltre la sua entrata nel gruppo attiverà un’ennesima quest dove la ladra verrà rapita e noi derubati, e sarà nostro compito recuperare sia lei che il nostro equipaggiamento. Dopo aver perso tempo con dialoghi e boss opzionali ci ritroveremo nel party un personaggio con statistiche assolutamente mediocri, che verrà accantonato a favore di altri più performanti o meglio caratterizzati. Un gioco che non vale la candela, oltre ad essere spazio su disco che poteva essere utilizzato per realizzare ancor meglio altri personaggi.
Amarant – Final Fantasy IX
Intendiamoci, non è un brutto personaggio. È che proprio non è un personaggio. Il classico archetipo scontroso che vuole star da solo, ma che in realtà è… Boh, non viene spiegato.
Uno spietato cacciatore di taglie sulle tracce di Gidan, il protagonista di questo capitolo. In apparenza sembra voler far da contraltare proprio alla solarità sbarazzina del ragazzo coda-munito, ma a parte questo non sappiamo altro su di lui. Ad esempio, perché è l’unico personaggio blu, alto due metri e con i dreadlock rossi di tutto il gioco? Non avremo mai risposte. Della serie: quando perfino scrivere un background diventa un optional.
Vaan – Final Fantasy XII
Un altro palese esempio di svogliatezza nel creare un personaggio, in questo caso oltretuttto protagonista centrale della storia, già a cominciare dal design. Vaan è un vagabondo senza dimora, un orfanello che vive alla giornata racimolando cibo qua e là tra le strade della città di Rabanastre. Ora, non so come funzioni a Rabanastre, ma da queste parti i barboni non si vestono con corazze a piastre, abiti con ghirigori, gioielli al collo e lapislazzuli incastonati nella cintura. Ma oh, i designer siete voi, Square-Enix. Male anche dal punto di vista della caratterizzazione: senza fare troppi spoiler, ci troviamo davanti ad un titolo che prende la sceneggiatura di Star Wars e letteralmente la copia con la carta carbone. Ed ecco qui il nostro giovine Luke Skywalker. Ma senza i poteri mentali, la spada laser, i droidi, la telecinesi. E soprattutto con, al posto dei Wookie, delle donnine ibridate con i conigli, in abiti succinti, che guidano moto. Non guardate me, non fate domande.
Cait Sith – Final Fantasy VII
Torniamo nel FF più amato dal pubblico. Sith ha le sembianze di un gatto con un mantello rosso e una coroncina in testa, che cavalca un mostro meccanico che sembra fatto di marshmallow. Tralasciando la sua totale inefficacia in combattimento, che non ha davvero rivali, e il design senza alcun senso, in questo caso ho bisogno di spoilerare una piccola parte di trama per spiegare perché sia un personaggio davvero odioso: poco dopo la sua entrata nel party, si scoprirà infatti che Cait Sith altri non è che un robot spia controllato da Reeve, un architetto della Shinra (la compagnia cattiva cattiva di FFVII), che tenterà di sabotare i piani del nostro party, arrivando perfino a prendere come ostaggio una bambina innocente. Come aggiunta non può davvero morire: durante la trama si sacrificherà per aiutare il gruppo, salvo tornare immediatamente dopo, essendo un robot prodotto in serie. Nonostante con lo svolgersi della trama Reeve (e quindi Cait Sith) si separi dalla Shinra e aiuti il party di Cloud, questo non basta a scagionarlo dall’accusa di essere uno dei personaggi più viscidi e inutili di tutta la serie di FF.
Bonus:
L’intero party di Final Fantasy XIII – Final Fantasy XIII
So che non è bello sparare sulla croce rossa, ma quando si tratta di FFXIII i proiettili li offro io per tutti. Il gioco è un rimaneggiamento di tutti gli archetipi di personaggi sciocchi o insulsi comparsi nelle opere di qualsiasi altro media. Abbiamo la protagonista emo che non ha nemmeno il design originale (in sostanza, è il modello di Cloud di FFVII con i capelli diversi e un accenno di seno); abbiamo la spalla comica che non fa ridere nessuno, ma anzi è un po’ uno stereotipo razziale (seriamente, l’afro con gli uccellini dentro?!); abbiamo la “storia d’amore” tra una diciottenne rompipalle, così ritardata da sembrare una tredicenne, e un tizio col cappellino che per tutto il gioco non fa altro che ripetere di voler diventare un eroe. Storia ostacolata dalla protagonista emo, sorella della tredicenne rompipalle. Ovviamente non aspettatevi grandi crescite dei personaggi, se non nelle statistiche. Una sceneggiatura che per certi versi mi ha ricordato un po’ “Panarea” di Castellano e Pipolo. Ah, e qui un accenno comprensibile di trama c’è, dovreste vedere i seguiti! Seriamente, devo aggiungere altro? Perché non credo ci sia bisogno.