Display ampio, prestazioni eccezionali: è questo il principale competitor di Surface?
Con un po’ di ritardo, siamo riusciti FINALMENTE a mettere le mani sul nuovo nato della famiglia tablet di casa Samsung: Galaxy Book. Un competitor a dir poco eccezionale per Surface che, come saprete, detiene ormai da tempo il primato tra quelli che sono i migliori tablet convertibili del mercato. La fascia di riferimento è ovviamente alta, giustificata da una qualità costruttiva davvero eccezionale, ma soprattutto da prestazioni all’altezza dei più disparati usi, dallo svago al lavoro, specie grazie all’introduzione di Windows 10 Home, che sin dalle sue origini si è dimostrato particolarmente piacevole nell’utilizzo tramite touch screen. Abbiamo testato a fondo il gioiellino Samsung, e siamo quindi pronti a darvi le nostre impressioni su quello che è un prodotto che, certamente, vi farà gola! Prima però, diamo uno sguardo, in breve, alla scheda tecnica.
Scheda Tecnica:
Display: 12 pollici
Risoluzione: 2160 x 1440 pixel super AMOLED
Processore: Intel Core i5 7th Gen a 3.1 Ghz
Architettura: ARM a 64 bit
RAM: 4 o 8 GB a seconda del modello
VRAM: Dinamica integrata
Memoria: SSD 128 o 256 GB a seconda del modello
Wi-Fi: 802.11
Bluetooth: 4.1
2 USB 3.1 Type-C
Webcam Integrata
Batteria: 39 Wh
Dimensioni: 291,3×199,8×7,4 mm
Peso: 754g
Supporto a Samsung Pen (inclusa)
Supporto a cover tastiera (inclusa)
Design
Dalle dimensioni generose (si tratta pur sempre di uno schermo da 12 pollici), Samsung Galaxy Book 12 si presenta con un aspetto perfettamente in linea con gli altri prodotti della casa coreana, con un design semplice e pulito, quasi asciutto se si considera la più diversificata concorrenza. La parte frontale è occupata praticamente dal solo schermo, interamente coperto in vetro ultraresistente, e poggiato in una lussuosa scocca in alluminio, con poche ma strategiche parti in plastica, per lo più in prossimità del jack cuffie, e del sistema di areazione. Al tatto il risultato è piacevole, e il tablet si presenta con una eccezionale qualità costruttiva, dando l’idea di un prodotto solido e duraturo, perfetto dunque per accompagnarci nello studio, come nel lavoro, non necessariamente entro i confini dell’uso domestico. Anche il peso, di poco superiore ai 700 grammi, restituisce una sensazione di maneggevolezza, complice lo spessore, approssimativamente simile a quello di un quaderno in formato A4.
Forse l’unico appunto è dato dalla scarsa connettività offerta dalle porte, praticamente due sole USB Type-C, peraltro disposte abbastanza vicine sulla base del dispositivo. Un piccolo prezzo da pagare per un design asciutto e per mantenere forma e peso di dimensioni accettabili. In basso sono posizionate inoltre le casse, mentre nella parte alta sono disposti i tasti, il cui raggiungimento durante l’utilizzo è semplice e mai scomodo. Se di per sé il solo tablet farebbe già la sua figura, quel che è notevole da segnalare è la possibilità di utilizzare, con il dispositivo, sia la Samsung Pen (già introdotta per altri dispositivi tablet della compagnia), sia la cover tastiera. Entrambi gli accessori sono, per ìaltro, inclusi nel prezzo, e si dimostrano a dir poco fondamentali per utilizzare al meglio il Galaxy Book in ogni sua conformazione.
Se il pennino è ormai un prodotto ben noto ai consumatori Samsung, la cover tastiera è quasi una novità, ed è stata questa l’occasione per poterla finalmente toccare con mano. Realizzata in plastica, con la possibilità di incollarvi sopra, senza pensieri, un alloggio laterale per la penna (incluso nella confezione, e autoincollante), la tastiera del Galaxy Book è leggera, versatile e soprattutto retroilluminata, ed offre come da consolidato costume, tre posizioni per tenere inclinato il display, di cui una palesemente pensata per favorire il disegno e la scrittura con penna.
La tastiera è comoda, con una buona disposizione degli spazi, ma come da tradizione per questa tipologia di prodotti, scarsamente ergonomica. In ogni caso la sue dimensioni, generose per ovvi motivi di adattabilità, la rendono comunque ottima per il lavoro, tanto in casa quanto in viaggio. L’aggancio è magnetico, e permette anche di tener chiuso il tablet senza rischi di “involontarie” aperture in borsa. Da non sottovalutare poi che, nel complesso, incide pochissimo sul peso e sullo spessore del dispositivo, tanto da renderlo quasi indistinguibile da un quaderno o da un voluminoso blocco appunti.
Prestazioni
La cosa apprezzabile di questo Galaxy Book, e che lo rende degno di competere con gli eccezionali Surface di Microsoft, è la sua natura ibrida. Un tablet, che però ha al suo interno tutto l’occorrente prestazionale per rivaleggiare con un ultrabook. Il processore è l’ormai consolidato Intel Core i5-7200U, attualmente forse il migliore in seno a qualunque ultrabook di fascia alta, e proprio per questo abbastanza anomalo all’interno di un tablet. Il prezzo è quello dell’inclusione nel dispositivo di una piccola ventola che aiuti a dissipare il calore. Calore che, peraltro, non è mai stato percepibile nelle nostre prove, anche poggiando il dispositivo sulle gambe durante qualche lunga sessione di Hearthstone (piccola nota: una goduria giocare il CCG di Blizzard così!).
La ventola, inoltre, si è anche dimostrata molto silenziosa, non facendo affatto percepire questa anomala, quanto interessante, scelta del core. Per quanto concerne la memoria, come detto abbiamo 4 o 8 GB di RAM (a seconda del modello scelto), con ben 128 o 256 GB di memoria SSD, potendo espandere il tutto via SD come da tradizione coreana. Il sistema è la versione casalinga di Win 10, che Samsung ha leggermente personalizzato ad uso e consumo del suo pennino, seppur senza intralciare troppo l’esperienza d’uso, che è leggera e pulita così come lo sarebbe su qualunque altro notebook.
Ovviamente, con una scheda tecnica così performante, ne consegue un’esperienza dinamica e senza intoppi, peraltro mai limitata dal quantitativo di RAM, forse un passo indietro rispetto all’eccezionale offerta del processore. In ogni caso, pur stressando il dispositivo, questo si è comportato in modo egregio, e sono state rarissime le situazioni di affaticamento, così come l’eccessivo riscaldamento delle componenti interne. Diciamo che, salvo non vogliate proprio sforzarlo, il Galaxy Book si comporta sempre e comunque in modo svelto, gestendo adeguatamente il carico di lavoro, anche utilizzando programmi di fotomontaggio o disegno tecnico.
Ovviamente va considerato che questo non è un dispositivo che può effettivamente sostituire le performance di una postazione fissa, o quelle di un portatile di fascia alta, ma è piuttosto un compagno di viaggio, utile per lavorare, prendere appunti o, perché no, portare a termine qualche schizzo creativo a patto, OVVIAMENTE, che prediligiate la versione a 8 GB di RAM, a nostro giudizio l’unica che andrebbe presa in considerazione per un acquisto che sia veramente utile e versatile. In buona sostanza, né il fotoritocco né il disegno riescono a mettere in crisi il Galaxy Book, anche se ammettiamo di non aver fatto test con alcun programma di modellazione 3D o di videoediting. Un test che, ci dice l’intuito, sarebbe forse eccessivo per il dispositivo coreano. Unica pecca, l’assenza di un modulo LTE, con cui la connessione, di per sé stabile e performante, sarebbe stata perfetta. Benché esista effettivamente un hardware dotato di connettività LTE, questo è stato inspiegabilmente escluso per il mercato nostrano. Peccato.
Display e acustica
Per ciò che concerne il display, Galaxy Book offre, senza mezze misure, uno degli schermi più belli disponibili sul mercato! Tecnologia super AMOLED, colori eccezionali e vividi, con una risoluzione 2160 x 1440 pixel per 12 pollici di diagonale. Dimensioni generose, ma data l’ottima distribuzione del peso, e lo spessore eccezionalmente contenuto, il risultato è a dir poco strepitoso. Galaxy Book offre una visione di una nitidezza rara, con in più un contrasto elevato, una straordinaria profondità dei neri e soprattutto una ricchezza e una luminosità dei colori che farà certamente scuola tra i suoi competitori. Progettato per lavorare a braccetto con la Samsung Pen, lo schermo del Galaxy Book è inoltre straordinariamente responsivo, risultando una scelta interessante per qualunque professionista della creatività, dal disegno al progetto tecnico, passando persino per la fotografia.
Ottima risposta a qualunque tipo di tocco, feedback eccellente e praticamente ogni assenza di lag, rendono lo schermo di Galaxy Book uno dei più performanti e soddisfacenti dell’attuale panorama tablet (e non solo). Il fatto poi che la progettazione abbia puntato apertamente alla versatilità, significa che lo schermo risulta eccellente non solo nel lavoro, ma anche per lo svago. Che siano film o serie TV, che sia un player online o Netflix, la risposta dello schermo è sempre fuori scala rispetto alla media. Un qualcosa che Samsung ha evidentemente concepito con cognizione di causa, specie se si considerano le tante opzioni di calibrazione atte a rendere l’esperienza il più “cinematografica” possibile, grazie soprattutto al supporto HDR.
Anche dal punto di vista acustico il tablet si comporta bene. Due sono gli speaker incastrati nella scocca, disposti ai lati sebbene quasi sacrificati dallo stretto spessore del dispositivo. Si poteva certamente fare di meglio, specie dal punto di vista dei bassi, ma considerato tutto è un sacrificio più che logico per mantenere intatte, anche qui, le linee morbide del Galaxy Book.
Batteria
Tallone d’Achille di un dispositivo a dir poco eccezionale è però la sua batteria, in verità una grana che sta affliggendo non poco ogni dispositivo Samsung negli ultimi 2 anni (S9 compreso). La società coreana sembra inefficiente nell’adoperare la strategia di consumo giusta per i suoi dispositivi, e Galaxy Book, al netto di un modulo batteria da 39 Wh, non fa eccezione. Ovviamente la prestazione differisce molto in base al carico, ma diciamo che salvo non utilizziate il tablet per la semplice navigazione, o per l’utilizzo di Office o simili (per la qual cosa la media di utilizzo è all’altezza della concorrenza), è possibile che il tablet vi abbandoni dopo poche ore. Si sarebbe potuto ovviare, magari, aggiungendo un piccolo modulo di energia aggiuntiva nella cover, ma capiamo la volontà di Samsung di mantenere intatto quello che è un design certamente riuscito, specie per il rapporto peso/spessore del dispositivo. In linea di massima l’autonomia è di circa 5 ore, capirete quindi che il Galaxy Book si dimostra del tutto inefficiente qualora non abbiate sempre con voi un caricabatterie pronto all’uso.
Verdetto
Samsung Galaxy Book è un prodotto eccezionale, forse ancora un passo indietro rispetto all’eccezionale offerta della concorrenza Microsoft, ma comunque capace di imporsi sul podio dei migliori convertibili sul mercato. Il suo punto di forza è certamente il display, bellissimo da vedere, ed eccezionale dal punto di vista della percezione della pressione. Sia la sottile punta della Samsung pen o un vostro dito, la risposta dello scherma è pronta e precisa, praticamente priva di lag. Da non sottovalutare poi che, al netto di un prezzo abbastanza elevato (ma a ben vedere più che in linea con la fascia di riferimento), ci si porta a casa un dispositivo eccellente, che include nella confezione due gadget a dir poco fondamentali. Se la penna potrebbe effettivamente essere considerata un vezzo, è la cover a fare la forza dell’offerta degli accessori, con un risparmio netto di ben 200 euro di aggiunte, che sono qui comodamente offerte. Certo, siamo ancora lontani dal poter considerare il Galaxy Book, a tutti gli effetti, un sostitutivo di un notebook dalle stesse performance, ma la forza del dispositivo Samsung è nel suo mix di bellezza, peso e straordinaria maneggevolezza, che uniti alla versatilità offerta da Win 10, gli permettono di adattarsi dignitosamente a qualunque bisogno.