Cosa si nasconde sott’acqua?
Quando arriva l’estate le case si svuotano, le TV si spengono, e si va tutti a fare un tuffo nel meraviglioso (e fresco) mare.
E voi siete lì, sotto l’ombrellone, magari sorseggiando un cocktail alla frutta annacquato, o a leggere un manga di quelli suggeriti da Stay Nerd e decidete improvvisamente che è giunto il momento del bagno.
Ma siete sicuri di volervi buttare in acqua? Avete controllato prima cosa c’è sul fondo? E quella cosa che vi ha appena sfiorato la gamba è davvero solo un’alga?
Sotto l’azzurra superficie del mare vi sono creature ben peggiori di squali e meduse, creature che come uno tsunami sono entrate nella cultura pop tanto da ritrovarne citazioni praticamente ovunque e in qualsiasi opera.
Se state quindi cercando una buona scusa per restare nelle vostre tane a fare binge watching o giocare ai videogame, eccovi una bella lista di buoni motivi per non uscire di casa.
Liberate il Kraken!
Quando si parla di mostri marini, non si può non partire parlando del più classico dei classici: il kraken. Come tutti sanno, il kraken è un polpo gigante che, sentendosi tristemente solo, adora abbracciare grosse navi. Purtroppo le distrugge quasi sempre, e questo non fa altro che farlo sentire ancora più solo.
La figura del kraken deriva da alcune creature presenti nella mitologia norrena, ma deve la sua diffusione (e il nome) ad alcuni scrittori che operavano intorno al 1700.
All’interno della cultura pop il kraken è utilizzato ovunque ci sia un contesto marino, basti pensare al Trono di Spade, dove il kraken d’oro in campo nero sfoggia sui vessilli della casata Greyjoy, oppure all’interno di tantissimi Jrpg, dove appare spesso come boss.
Anche se non ha mai vinto un Oscar, questo mostro marino è apparso anche in molti film, in genere B-movie, ma i più lo ricordano per la sua splendida interpretazione di sé stesso in Pirati dei Caraibi, dove, sotto il controllo di Davy Jones, dava la caccia al pirata Jack Sparrow. Probabilmente però, la sua apparizione più recente è stata all’interno del videogioco Sea of Thieves, dove fa da boss principale.
Curiosità: tutti la gridano, ma in pochi conoscono la provenienza della frase “liberate il kraken”. La frase deriva dal film Scontro tra Titani, quando Ade, particolarmente incazzato, decide di invocare il mostro per portare distruzione.
Dinosauri marini
In questa sezione scendiamo negli abissi preistorici per osservare tre creature, meno famose dei loro cugini sulla terraferma, ma che pian piano si stanno facendo strada nell’immaginario popolare.
La prima creatura marina è sicuramente il plesiosauro. Spesso questo rettile viene associato con il fotogenico mostro di Loch Ness, o Nessie, per gli amici. Il mostro del lago scozzese viene citato così tanto e da così tante parti, che potrebbe fare a botte con il kraken per la supremazia. Vi basti pensare che c’è un intero episodio di How I Meet Your Mother incentrato sull’ossessione di Marshall per il mostro.
Più recente in termine di popolarità troviamo il mosasauro, che si è guadagnato un posto in questa lista grazie alle sue apparizioni in Jurassic World e il suo seguito, dove non solo gli vengono date ben cinque scene (tra entrambi i film), ma svolge anche un ruolo nella battaglia finale del primo, divorando l’Indominus rex. Chissà se nel terzo capitolo gli verrà data una parte ancora più importante.
Infine, chiudiamo con il mostro più giovane dei tre, il megalodonte. Parente stretto del grande squalo bianco, il megalodonte ha recitato in tantissimi B-movie, e ha fatto da stuntman in svariati videogiochi, ma soprattutto lo ricordiamo per il grande lavoro che fa, insieme ai suoi simili, nella protezione dell’isola di Themyscira (Wonder Woman). Recentemente il megalodonte è apparso anche nel film Shark – il primo squalo (The Meg), uscito da poco nelle sale.
Curiosità: Nessuno di questi appena citati è un dinosauro, ma il plesiosauro e il mosasauro sono comunque rettili, mentre il megalodonte è solo una creatura preistorica. Vi assicuriamo tuttavia che sono tutti marini e cazzuti.
Il re dei mostri
Quando si parla di mostri marini, e nella stessa frase si usa la parola “cazzuti”, non si può non parlare del re dei re: Godzilla.
Quello di Godzilla è un brand con alle spalle una gigantesca filmografia, che molto riduttivamente possiamo dividere in due filoni: quello americano e quello giapponese.
Il filone giapponese dà il via alla produzione del primo film, omonimo del mostro, nel 1954. Se consideriamo che l’ultimo film uscito è del 2017, e che ce ne sono almeno altri due in produzione che usciranno in questo e nei prossimi anni a venire, potete capire da soli quanto sia importante e famoso il lucertolone gigante.
Ma Godzilla non è soltanto uno dei più grandi attori cinematografici, appare anche in moltissimi videogiochi e fumetti, tanto che la Marvel gli ha dedicato una serie in cui lo vediamo attaccare la New York del Marvel Universe, e darsele di santa ragione con tutti i vari supereroi del momento.
Attualmente il signor Godzilla ha all’attivo tre produzioni: un remake della saga, Shin Godzilla, diretto da Hideaki Anno e Shinji Higuchi (qualcuno ha detto Evangelion?), un remake della saga, ma stavolta sul filone americano, chiamato semplicemente Godzilla (che tra l’altro ha dato il via al MonsterVerse della Legendary Pictures, insieme a Kong: Skull island), e una trilogia animata distaccata dalla continuity, Godzilla: il pianeta dei mostri, che potete trovare Netflix. L’unica cosa che di certo accomuna questi tre film è il fatto che il “bestione”, dopo aver assaggiato un po’ di sane e buone radiazioni, esce dal mare e inizia a sparare raggi atomici distruggendo tutto. Ma in fondo non è un lucertolone cattivo, è solo un antieroe.
Insomma, Godzilla piace a tutti (chi afferma il contrario mente), e il suo brand e la sua fama sono lungi dall’essersi esauriti. Inoltre bisogna ammetterlo, il lifting fa miracoli.
Altro giro di curiosità: nel 2004, per festeggiar i cinquant’anni di carriera, a Godzilla fu concessa una stella nella Walk of Fame di Hollywood. Vinse anche un MTV Lifetime Achievement Award, nel 1996, ma si dice che non andò mai a ritirare il premio.
Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn
E tocca lui, il più grosso, il più cattivo, il più terrificante e il meno marino di tutti: il grande Cthulhu.
Cthulhu essenzialmente non è una creatura marina; viene dallo spazio profondo, ma tutti sappiamo che riposa sul fondale degli abissi, nella città sommersa di R’lyeh, nel nostro mondo, mentre attende di svegliarsi per portare follia morte e distruzione su di noi. Per nostra fortuna ha dimenticato di impostare la sveglia, quindi risposa ormai da diversi secoli, salvo qualche episodio di sonnambulismo che gli permette di apparire in TV.
Parlando del suo passato, la prima biografia di Cthulhu risale al 1928, scritta da Howard Phillips Lovecraft, all’interno del racconto Il richiamo di Cthulhu.
Poiché dorme sempre, il grande antico non è mai stato molto socievole, ed appare raramente di persona all’interno delle varie opere che portano il suo nome o che sono ispirate alla mitologia lovecraftiana, ma è comunque una figura importante, che viene spesso citata e che fa da mascotte per diversi tipi di merchandising, dai videogiochi ai fumetti, fino alle bamboline con il suo viso sopra. Persino i Metallica gli hanno dedicato una canzone (The call of Ktulu).
Una delle sue rare apparizioni che vogliamo ricordare, fu quando uccise Justin Bieber in una trilogia di episodi di South Park, quattordicesima stagione.
Di Cthulhu si potrebbe parlare per secoli, ma andremmo fuori argomento, quindi vi lasciamo curiosare in pace nel web; ma state attenti: quando prendete il pattino e vi allontanate dalla spiaggia, ricordate che potreste ritrovarvi a R’lyeh.
BONUS: Sharknado
Non è propriamente un mostro, ma è mostruoso. Non è propriamente marino, ma è dal mare che viene. Non sapevamo se aggiungerlo all’elenco, e quindi abbiamo deciso di farne un bonus: lo sharknado, o gli sharknado, che piaccia o no sono entrati come una tromba d’aria (odiatemi) nella cultura pop, e l’esalogia di film, con l’ultimo in uscita quest’anno, sono diventati ormai dei veri e propri cult del genere. Squali e tornado sono così popolari da avere ottenuto anche una propria statuina Funko Pop, e questo la dice lunga.
Se pensavate che parlando di mostri marini sareste stati al sicuro nelle vostre case, gli sharknado e Godzilla sono qui per farvi cambiare idea. Per la prossima estate, vacanze in montagna.