Arriva la commedia sui nostri amici a quattro zampe
Possono dei simpatici amici a quattro zampe cambiare il corso delle vite di perfetti sconosciuti in una grande metropoli, portandoli a intessere relazioni, amicizie, sodalizi? Possono fratelli e sorelle, genitori e figli, amici creare nuovi legami e rinnovare il proprio rapporto grazie allo zampino di un cagnolino? È quello che mette in scena Dog Days, commedia per famiglie diretta da Ken Marino e in uscita nelle sale italiane il 13 settembre.
Il film è composto dalle storie di più personaggi e dei loro fedeli amici, le cui vite si intrecciano, talvolta cambiando completamente, talvolta solo per un breve momento significativo.
Elisabeth, conduttrice di un programma televisivo in crisi col fidanzato, è sempre fedelmente accompagnata dal piccolo Charlie. Jimmy, ex stella del football, considera la sua unica vera “donna” la sua cagnolina Brandy. Grace e Kurt, genitori adottivi di Amelia, sono alle prese con i primi giorni della piccola a casa. Il chitarrista Dax, del gruppo dal bizzarrissimo nome di Fronk, deve gestire la sorella incinta di due gemelle ed è costretto a fare il dog sitter al suo cane Sam. La giovane Tara, barista invaghita di un baldo veterinario, trova per strada la piccola chihuahua Gertrude e la porta al canile diretto dall’impacciatissimo Garrett, innamorato senza speranze di lei. Infine ci sono il vecchio e solo Jones che vive con la cagnetta Mabel e la cui vita vedrà una nuova rinascita con l’incontro del 16enne Tyler.
Molte vite, molte storie, molti dilemmi. Chi cerca l’amore, chi vuole ricominciare dopo una delusione, chi investe tutte le sue energie nel formare una nuova famiglia. Unico filo conduttore l’essere proprietari e/o amanti dei simpatici amici a quattro zampe, sempre presenti ma mai invadenti. Ognuno con la sua personalità e il suo apporto unico alla narrazione, partecipa alla costruzione narrativa in maniera quasi impercettibile. C’è la piccola cagnetta Gertrude che porterà nuova linfa alle vite di Tara e Garrett; la tenera Mabel il cui affetto farà felice più di un personaggio; il buffissimo Charlie, inseparabile amico a quattro zampe della giornalista Elisabeth, depresso e alla ricerca di un nuovo amico e tanti altri che fanno da cornice fondamentale del film.
Le storie dei vari personaggi si incontrano e scontrano con delicatezza, senza mai eccessi o forzature, rendendo la narrazione scorrevole, divertente e a tratti commovente. La genuinità e l’innocenza della narrazione stessa fanno mettere in secondo piano i (pochi) momenti di eccessivo patetismo con cliché tipici dei generi commedia e romantico fin troppo enfatizzati. Ma ci si passa sopra, appunto. Quello che resta è infatti l’insegnamento del film: la semplicità e la freschezza con cui le relazioni possono nascere, le famiglie possono crescere, le persone ritrovarsi senza pretese, con la stessa spontaneità con cui un cane dà il proprio affetto.
Il film si impone anche per i temi importanti che va a toccare, prendendoli per situazioni della vita di tutti i giorni e che possono coinvolgere chiunque. Emergono così i temi dell’adozione e delle difficoltà che i genitori affrontano nel formare una nuova famiglia, l’abbandono degli animali e le difficoltà di trovare loro una nuova casa, la solitudine degli anziani e il rapporto tra generazioni differenti. Il nucleo familiare diventa anche luogo di racconto di vite che si allontanano e si ritrovano, di legami che si solidificano e di altri che nascono. Il tutto sempre con un tono leggero, mai interessato ad andare oltre ai parametri imposti dal genere della commedia.
Il cast corale può contare su alcuni attori noti. In primis la Desperate Housewife Eva Longoria, nei panni di Grace, neo mamma adottiva apprensiva e desiderosa di creare la famiglia perfetta. Direttamente da High School Musical, Vanessa Hudgens dà corpo e voce a una ingenua e sognatrice Tara, riportandoci un po’ ai tempi acqua e sapone targati Disney. Le fa da spalla Jon Bass, attore caratterista già visto di recente nell’adattamento cinematografico di Baywatch (2017) in un ruolo, quello di Garrett, simile e dalla stessa goffaggine. Nei panni di Tyler, ragazzino sedicenne che consegna pizze e intesse una insolita amicizia con l’anziano Jones, troviamo invece Finn Wolfhard, il Mike di Stranger Things, ben lontano da mostri, misteri e mondi spielberghiani. Il resto del cast, che comprende tra gli altri Nina Dobrev (vista soprattutto in Vampire Diaries), Adam Pally (apparso in ruoli minori in Iron Man 3 e Nonno Scatenato) e volti esordienti, ben si sposa con i nomi più conosciuti creando nel complesso un gruppo variegato e ben riuscito.
Verdetto
Dog Days è una pellicola allegra, divertente pensata per grandi e piccini. Non ha le pretese di essere una commedia memorabile bensì quello di mettere in scena con semplicità e genuinità i rapporti, tra esseri umani e esseri umani e animali, toccando temi sociali importanti con brio e spensieratezza. Gli amici a quattro zampe, senza mai essere presenze eccessive, tirano i fili di tutte le sottotrame fino a farle convergere in un unico punto portando ad un epilogo commovente.
Se vi piace Dog Days…