Aces of the shoot ‘em up

Il team di Handy Games ci dimostra che non sempre c’è bisogno di grandi innovazioni o meccaniche particolari per riuscire a tirar fuori un buon gioco, ed Aces of the Luftwaffe – Squadron è proprio questo, un buon gioco in stile shoot ‘em up, che non porta niente di veramente nuovo, ma che riesce comunque a regalare ore di divertimento, sia a chi non è pratico di questi giochi, sia a chi cerca una grande sfida.

Aces of the Luftwaffe – Squadron ci porta nel giugno del 1946 e mentre si festeggia ancora la fine della Seconda guerra mondiale, i tedeschi decidono di riprovarci lanciando un feroce attacco sul suolo americano. Saremo quindi chiamati a risolvere il conflitto, guidando una formazione di quattro aerei contro l’inferno di proiettili che ci troveremo davanti, e soprattutto, contro gli Assi dell’aeronautica militare tedesca. Con questa premessa inizia il gioco che segue una narrazione lineare ma molto sopra le righe, che insieme ai dialoghi tra i piloti cercherà più volte di strapparci un sorriso.

Ognuno dei quattro piloti è caratterizzato da un proprio albero delle abilità e da un proprio malus, come la narcolessia o le vertigini, che si attiveranno casualmente durante le missioni aggiungendo un ulteriore tassello alla difficoltà. Le abilità si dividono in attive e passive e seguono gli archetipi più classici, dal guerriero con missili e buff ai danni fino al supporto che può riparare gli aerei e fornire scudi. Il giocatore controllerà l’intera formazione di velivoli, che in qualsiasi momento potrà essere disfatta assegnano il controllo di uno di questi ad un secondo giocatore fino a un massimo di quattro. Non ci sono modalità online, quindi il multiplayer sarà possibile soltanto in locale.

Le missioni sono divise su cinque scenari a cui corrispondono altrettanti livelli che vanno a terminare con una battaglia contro uno degli Assi. In ogni livello lo scopo sarà raggiungere la fine, ma ci saranno anche degli obiettivi secondari che permettono di variare un po’ il gameplay e vanno dal dover difendere un aereo alleato al dover soccorrere cittadini, costringendoci a rimanere fermi su alcune zone finché non si carica una barra. Ad aiutarci, oltre le abilità dei piloti ci saranno i classici power-up da raccogliere, che aggiungeranno per un breve tempo una modalità di fuoco secondario. Completando le missioni otterremo punti esperienza e punti abilità, inoltre i boss potrebbero rilasciare nuovi velivoli, sarà quindi d’obbligo tornare indietro e affrontare più volte i boss, in modo da riuscire ad ottenere i mezzi più potenti. Il ritmo di gioco di mantiene molto alto per tutta la sua durata, ed è facile ritrovarsi circondati da orde di nemici, ognuno con un suo modo di muoversi e sparare, ma la difficoltà risulta notevolmente equilibrata, regalando piacevoli momenti di soddisfazione. Purtroppo c’è da dire che nonostante un ottimo comparto grafico, i colori sgargianti non aiutano a distinguere bene i proiettili sullo schermo e nel caos generale non sempre è chiaro cosa ci fa danno, risultando alcune volte frustrante.

Verdetto

Aces of the Luftwaffe – Squadron è un titolo che vuole divertite e sa come farlo, anche se sessioni prolungate rischino di risultare ripetitive, complice anche un comparto audio abbastanza monotono. Certo non bisogna aspettarsi un gioco innovativo, le meccaniche sono sempre quelle, ma se si è amanti del genere va assolutamente aggiunto alla propria libreria. Sul fronte della longevità, la storia vi porterà via alcune ore se giocata a difficoltà normale, qualcuna in più a difficile, tempo che andrà comunque ad aumentare se volete recuperare tutti gli arei. Completando il gioco a qualsiasi difficoltà si sbloccherà inoltre la modalità estrema, che farà la gioia di tutti coloro che cercano una sfida davvero ardua.

Un consiglio: questo gioco in co-op dà il meglio di sé.  

Se vi stuzzica Aces of the Luftwaffe – Squadron…

Se vi piace sparare all’impazzata e volete provare una vecchia gloria, correte a recuperare Metal Slug Anthology. Mentre se avete voglia di sparare ai nazisti in maniera più moderna, Wolfenstein 2: The New Colossus è ciò che fa per voi.

 

 

 

Mattia Alfani
Nato a Pescara nel'94 e diplomato in sceneggiatura alla Scuola Internazionale di Comics, dice di essere un grande appassionato di fumetti, videogiochi, cinema e serie tv, ma in realtà adora tutto ciò che è in grado di raccontare una storia, anche un semplice sasso. Ancora meglio poi se queste storie sono fantasy, horror o supereroistiche. Attualmente è alla ricerca della sua strada, saltando tra un università e l'altra, e nel frattempo da sfogo alle sue passioni scrivendone e condividendole su internet. Il suo modello di riferimento è il Dottore. Critico di natura ma non di professione, vorrebbe un mondo tutto suo, ma per ora si accontenta di quelli nei fumetti.