Activision Blizzard si trova a dover fronteggiare una nuova causa, dopo che anche gli azionisti hanno deciso di portare in tribunale la società
Da qualche giorno a questa parte ormai ogni giorno arriva una doccia fredda per Activision Blizzard, la celebre software house che è finita nell’occhio del ciclone per via di molestie e comportamenti inaccettabili dei quali si sono resi protagonisti alcuni dei suoi dipendenti di maggiore spicco per i quali, secondo l’accusa, l’azienda non avrebbe preso alcun provvedimento né tentato in qualche modo di scoraggiare.
Mentre l’industria videoludica dunque esprime la propria solidarietà ai dipendenti che hanno subito tali comportamenti, Activision Blizzard è stata citata in tribunale dallo Stato della California, e si è scatenata una vera e propria tempesta sull’azienda, grazie alle testimonianze di alcuni ex dipendenti che hanno finalmente trovato il coraggio di esporsi e raccontare la loro versione dei fatti.
Come dicevamo, è stato un susseguirsi di novità tutte poco lusinghiere per la società, tanto che nel frattempo il suo presidente e il suo capo del dipartimento delle risorse umane hanno deciso di dimettersi. Ora una nuova batosta arriva dagli stessi azionisti di Activision Blizzard, che hanno deciso a loro volta di fare causa alla società, per averli tenuti all’oscuro dell’indagine in corso sul loro ambiente di lavoro, che quando è stata poi resa pubblica ha travolto l’azienda in uno scandalo che ha “economicamente danneggiato” gli azionisti stessi.
Stando a quanto riportato, Activion Blizzard è accusata inoltre di aver mentito o comunque omesso di informare gli azionisti delle “presunte discriminazioni contro donne e impiegati provenienti da minoranze”, e di aver “promosso un tipo di ambiente di lavoro maschilista e maleducato, che continua a svilupparsi”.
Citati direttamente nella lettera sono il CEO di Blizzard Bobby Kotick, il CFO Dennis Durkin e l’ex CFO Spencer Nurmann. L’accusa ha chiesto il risarcimento danni per i propri assistiti, e probabilmente sarà necessario andare a processo.
(Fonte: Rock, Paper, Shotgun)