La fine di un’era

Xbox-360-Pro-wControllerMicrosoft ha ufficialmente cessato la produzione di Xbox 360, la notizia è rimbalzata durante le ultime ore un po’ ovunque nella rete facendo riemergere in noi un fiume in piena di ricordi e bei momenti passati insieme a uno dei pezzi hardware più rivoluzionari della storia del gaming su console. Inutile girarci intorno o perdersi in futili diatribe pro o contro Xbox: se oggi è la norma per una console essere connessa a un’infrastruttura online che includa tutti i servizi di cui usufruiamo quotidianamente è solo grazie a Xbox 360. Ciò che ha rappresentato per l’industria la sua entrata in campo si può tranquillamente definire in una sola parola: rivoluzione.

La Rivoluzione

Correva l’anno 2005 e Sony cavalcava ancora l’onda di una Playstation 2 inarrestabile, Microsoft con la prima Xbox quattro anni prima fece sentire la propria voce con forza, ma non bastò, seppur la fetta di giocatori “hardcore” dell’epoca avesse dato piena fiducia alla prima console nero crociata targata Microsoft, il resto del pubblico cominciò a conoscere il marchio solo quando entrò in gioco Xbox Live, permettendo finalmente anche ai giocatori console di giocare online in maniera stabile, semplice e veloce. L’intuizione di Microsoft con il Live seguì di pari passo lo sviluppo di una console ancora più potente dotata di un architettura interna avveniristica per l’epoca, in grado di influenzare addirittura il resto dell’industria hardware traghettandola fino ai giorni nostri. La tecnologia multi-core sviluppata da AMD per il cuore pulsante della 360 ci catapultò immediatamente nel futuro permettendoci di giocare finalmente in alta risoluzione su console, cogliendo alla sprovvista Sony con la sua Playstation 3 ancora in alto mare. Undici anni fa era impensabile anche solo immaginare un titolo graficamente simile a Project Gotham Racing 3 ma grazie a Xbox 360, venduta tra l’altro a un prezzo di lancio irrisorio visto quanto offriva da subito, il sogno divenne realtà, il salto generazionale era evidente, tanto da destabilizzare Sony costringendola a lanciare Playstation 3 in anticipo rispetto ai piani di sviluppo, non del tutto “completa” e con quasi due anni di ritardo il gap tecnologico in favore dell’ammiraglia Sony fu davvero minimo, mostrando un divario tecnico tra i due hardware del tutto trascurabile. Microsoft con Xbox 360 era riuscita a prevedere il futuro non solo dal punto di vista prettamente tecnologico.

maxresdefault

Xbox Live

L’altra grande vittoria della casa di Redmond fu l’introduzione, sempre per la prima volta, di un’interfaccia funzionale e futuristica in grado di permettere al giocatore un’interazione totale con i tanti servizi innovativi messi a disposizione: la Dashboard. Non contenta di essere riuscita a creare un hub di controllo funzionale in grado di settare lo standard (che tutti gli altri hanno poi seguito alla lettera), Microsoft ha pensato bene d’introdurre i famigerati achievement; gli obiettivi hanno proiettato Xbox 360 in una dimensione del tutto nuova, la gamertag serviva a noi giocatori per avere finalmente un merito tangibile delle nostre imprese, strutturare i vari giochi con obiettivi sempre  più complessi da portare a termine che ripagassero con un punteggio virtuale i nostri sforzi è stata un altra grande intuizione introdotta, in grado di solleticare il più scettico dei gamer e di plasmare praticamente il gaming moderno che campa di obiettivi o trofei in ogni ambito, PC, console e mobile gaming. Grazie a Xbox 360 e all’audacia di Microsoft l’introduzione di Kinect, una periferica potenzialmente rivoluzionaria percepita come “il futuro” del gaming ha senza dubbio garantito un buon volume di vendite e un rinnovato prestigio mediatico agli occhi di quel pubblico casual che aveva premiato Nintendo e il suo Wii e di conseguenza aperto a nuovi approcci ancora più intuitivi nell’interfaccia di gioco (grazie a Dio il tutto è arenato in una bolla di sapone e in un Kinect 2.0 letteralmente fatto sparire dalla circolazione).

maxresdefault (1)

Il red ring of death

Microsoft con Xbox 360 ha scommesso tutto, rischiando addirittura il tracollo causato dai problemi strutturali che affliggevano le prime ondate di console arrivate sul mercato. Il red ring of death divenne un tormentone che poteva seriamente arrestare le vendite della console e costringere Microsoft a ritirare il proprio problematico prodotto dal mercato, ma grazie a un servizio assistenza praticamente perfetto il malumore e l’allarmismo degli acquirenti andarono via via scemando, convincendo a investire comunque su un hardware potenzialmente a rischio rotture ma che prometteva e garantiva la miglior esperienza di gaming in circolazione. Scommessa vinta, Microsoft nel giro di un anno riuscì a far uscire console efficienti e prive di tali problemi, il pubblico non aveva smesso di crederci e le vendite non hanno mai visto battute d’arresto (eccetto il Giappone dove il marchio ha sempre faticato).

maxresdefault (2)

La fine?

Era inevitabile che Microsoft decidesse di chiudere la produzione e di smaltire le scorte rimaste, ma non per questo Xbox 360 può essere considerata una console morta. Fortunatamente i server che ospitano la sua infrastruttura online non verranno spenti ed è molto probabile che la pubblicazione di nuovi titoli (third party) continui anche nei mesi (ci auguriamo anni) a venire. Ci è sembrato il minimo commemorare una console che ha realmente cambiato tutto; se la prima Playstation ha aiutato a diffondere l’oggetto console dentro le case di tutto il mondo, Xbox 360 è ha permesso di connetterlo e di aprire le porte del proprio salotto a milioni di giocatori, segnando un mercato ancora più nel profondo di quanto qualsiasi altro hardware abbia mai fatto nella storia.

Rest in peace Xbox 360 e grazie di tutto.