Plantronics X LucidSound X Hyper X
Orientarsi nel mare di offerte e uscite del mercato degli headset non è cosa semplice. Si farebbe presto a glissare il tutto con l’acquisto del dispositivo più adatto alle nostre tasche ma la realtà dei fatti è che la tecnologia acustica, specie in campo gaming, compie così tanti passi in avanti (e così velocemente) che l’offerta è diventata, in pochi anni, a dir poco poderosa. Se una volta acquistare un headset significava semplicemente risolvere un problema di necessità, oggi il campo delle cuffie e dei microfoni offre così tante opzioni in termini di resa e di qualità costruttiva da essere diventato un vero e proprio cruccio. Ci si può orientare verso una marca specifica, ma il punto è che non è detto che l’attore designato sia effettivamente al passo con i tempi o che sia, paradossalmente, in grado di offrirci quello che ci occorre.
Laddove una volta si era indirizzati per lo più sulle colonne che avevano messo in piedi il settore, come Creative ad esempio, oggi esistono molteplici costruttori capaci di venire incontro alle esigenze più disparate ed il bello è che ancora nuovi pretendenti si lanciano sul campo, complice un terreno d’azione che, come detto, è soggetto ad una crescita rapidissima con, annesso, un profilo di ricerca e sviluppo che sta viaggiando di pari passo con le esigenze della scena e-sport, ovviamente in primissima linea in termini di richiesta di performance tecniche e comodità.
Nel corso della Gamescom abbiamo dunque incontrato tre attori di questa autentica “guerra acustica”, con in mente la volontà di ricercare l’headset perfetto. A conti fatti abbiamo innanzitutto compreso che la nostra non era una ricerca, ma una chimera, perché l’headset perfetto non esiste. Ci sono però diverse offerte che possono adattarsi in modo ottimo alle esigenze dei singoli giocatori. Non la perfezione assoluta dunque, ma decine e decine di proposte potenzialmente “perfette”, per altrettante tipologie di giocatori. In quella che è una fiera particolarmente attenta al profilo hardware, abbiamo deciso di concentrare la nostra attenzione su tre attori specifici.
Hyper X, con le sue prestazioni fuori scala; Plantronics, che attualmente è l’unica ad aver costruito partnership solide sul mercato hardware console e sulla scena e-sport; e LucidSound, neonata ma valente alternativa messa in piedi da alcuni espertissimi del settore dell’acustica videoludica.
Tre attori, tre punti di vista, tre validissime alternative.
Plantronics – Leggerezza e funzionalità
Azienda nata nel 1961, Plantronics nasce come produttore di apparecchi di comunicazione altamente professionali, tanto da vantare collaborazioni con numerose compagnie aeree e persino la NASA. La linea gaming dell’azienda non a caso è priva di abbellimenti estetici o altro, ma punta a creare headset dalla qualità costruttiva elevata, unita ad un’esperienza acustica senza precedenti.
Plantronics ha introdotto nel mercato una nuova filosofia basata su cuffie modulari, costituite principalmente da archetto, cuffie e microfono. Da qui ogni giocatore può configurare il proprio headset secondo le proprie esigenze, ad esempio cambiare tipo di cuscinetto, oppure preferire un archetto più morbido e, perché no, decorato con finiture mimetiche.
La Gamescom ha rappresentato per Plantronic un ottimo palco dove mostrare la nuova linea di cuffie, dedicate ai cultori della qualità audio e non solo, denominata LX e che sfoggia il supporto ad una delle ultime tecnologie audio, il Dolby Atmos. Rispetto al classico Surround, la tecnologia Atmos genera un audio 3D determinato dalla posizione degli oggetti sonori presenti fino ad un massimo di 128, dando ad ognuno di essi una posizione specifica che servirà per la riproduzione audio. Il suono diventa dunque avvolgente ed efficace, cosa che se nei film aumenta il coinvolgimento generale, nei videogiochi equivale ad un’immersione totale e, in ambito competitivo, ad un aumento considerevole dei tempi di reazione. Il primo modello mostratoci sono state le RIG 400LX, cuffie con filo studiate per Xbox One e PC dotate di microfono removibile e con il classico design Plantronic. Per chi invece non vuole più vivere attorniato da cavi, la scelta migliore sono le RIG 800LX, cuffie con la medesima tecnologia delle 400LX ma wireless, con un’autonomia dichiara di ben 24 ore che permetterà ai giocatori più distratti di non rimanere senza un audio di qualità.
Ultimo prodotto ma potenzialmente il più interessante della linea è invece la RIG 600LX che abbandona le caratteristiche di design tipiche dell’azienda in favore di un’estetica molto più vicina alle cuffie utilizzate per l’ascolto della musica. Il risultato è un headset da gaming affidabile ma che può essere utilizzato senza problemi anche nella vita di tutti i giorni lasciando perdere colori fluo, scritte aggressive e tutta quell’estetica un po’ tamarra che connota gran parte delle cuffie da gaming in commercio. Scegliere Plantronics significa puntare ad headset leggeri e versatili, che restituiscono un connubio eccellente tra acustica e qualità costruttiva. Plantronics, del resto, è la scelta ottimale per chi ad esempio odia gli headset ad arco metallico (quelli i cui padiglioni sono cioè connessi da un arco metallico). Questi ultimi sono versatili e resistenti, ma gravati dal fastidioso “tintinnio” metallico che si crea quando inavvertitamente li si sfiora. Plantronics con le sue costruzioni in plastica elastica (ma resistente) e le sue fasce elastiche offre, probabilmente, il miglior esempio di funzionalità, leggerezza e silenzio il che, specie nelle sessioni notturne, fa davvero la differenza.
LucidSound – Al di là del gaming e delle mura di casa
LucidSound potrebbe suonare un nome nuovo nel panorama gaming e, difatti, lo è. Molto meno lo sono le persone dietro al marchio, già fondatori di Tritton, successivamente assorbito da MadCatz, e decisi a continuare il loro lavoro nel mondo degli headset puntando ai massimi standard di qualità, soprattutto in termini di design. Il primo impatto visivo ci ha ricordato molto le famose Beats by Dr. Dre, marchio tra i più blasonati per quanto riguarda l’ascolto di musica e per DJ. Il motivo però è anche l’elevata qualità costruttiva: fate ciao ciao con la manina alla plastica e date il benvenuto a strutture di metallo leggere ed eleganti, abbastanza da potervi permettere di usare le cuffie anche in viaggio e senza microfoni, tutti staccabili dal corpo principale. A livello audio LucidSound si contraddistingue grazie ad ingegneri del suono che lavorano direttamente sulla cuffia per garantire il miglior audio possibile, senza sfruttare driver digitali, in modo da rendere l’headset adatto a qualunque piattaforma di gioco senza differenze. Un’altra innovazione che ci ha sinceramente esaltato sono poi i rivoluzionari controlli della cuffia: piuttosto che avvalersi di controlli posti sul filo o bottoni, gli ingegneri LucidSound hanno inserito ogni controllo nei padiglioni. Per farvi capire, per alzare o abbassare il volume basterà ruotare letteralmente il padiglione sinistro come se fosse una manopola, mentre la pressione dello stesso permetterà di silenziare temporaneamente l’audio e, allo stesso modo, il padiglione sinistro potrà far mutare il microfono. Tutte queste funzioni sono compatibili senza problemi su PC, Xbox One e PlayStation 4.
Questa è solo una parte delle cose che LucidSound ha integrato nei suoi dispositivi e, in particolare, nel suo modello entry-level, ovvero le LS20. L’headset nasce dall’esigenza di avere una cuffia comoda da portare in giro nella vita di tutti giorni e, non a caso, gli stessi comandi che abbiamo menzionato possono essere usati sul versante mobile, ad esempio per rispondere ad una chiamata o per chiuderla, avvalendosi anche di un microfono interno.
Salendo di livello, invece, troviamo le LS30, cuffie wireless con un’autonomia dichiarata di oltre 15 ore e dotate di tre tipologie di equalizzazione del suono, oltre che capaci di riprodurre audio Surround.
Chiudono il cerchio le LS40, considerabili il top di gamma per quanto riguarda gli headset universali, con supporto al DTS Headphone:X che garantisce un audio 3D simulando digitalmente un impianto 7.1.
Lucidsound ci ha poi presentato altri due modelli di cuffie in sviluppo: le prime sono state le LS35X, compatibili esclusivamente con Xbox One capaci di connettersi direttamente alla console alla stregua di un controller. Il collegamento diretto permette inoltre di godere di un sonoro configurato ad hoc con giochi specifici, nonché la piena compatibilità con Windows Sonic e Dolby Atmos. La cuffia è inoltre dotata di un sistema di head tracking che permette al suono di cambiare in base al movimento della nostra testa. Infine, ci è stato mostrato un prototipo interessante, ovvero le LS15X per Xbox One: parliamo di una cuffia dal design particolare e studiato per chi non tollera i classici headset con cuffie esterne ma vuole godere di un’esperienza simile senza rinunciare al confort audio. La struttura è sostanzialmente un archetto da mettere al collo in modo non dissimile dai classici cuscini per aereo, per capirci, dove trovano spazio tutti gli eventuali pulsanti delle cuffie, a cui sono collegati due auricolari in-ear di alta qualità. Il feeling è di comodità estrema, ed il fatto di avere i controlli sui padiglioni auditivi dà una gestione dell’audio rapida, precisa e molto reattiva. Il design non è futuristico, ma LucidSound ha l’enorme vantaggio di offrire cuffie che possono essere indossate anche per strada senza che vi sentiate degli idioti.
Diciamocelo, un problema principale per ogni acquirente di headset è proprio questo: spendere oltre 100 euro per cuffie performanti che però non possono essere usate nella vita di tutti i giorni. Creative, ad oggi, era stato forse l’unico produttore ad offrire una via mediana, con headset che, pur non essendo specificatamente progettati per il gaming, come le Aurvana ad esempio, riuscivano comunque ad offrire una buona esperienza acustica, coniugata ad un design bellissimo e ricercato. LucidSound segue la stessa strada, con headset che possono essere utilizzati tutti i giorni, senza vincolo alcuno al gaming. Metro, lavoro, o semplicemente in giro, rendendo l’acquisto forse più intelligente e ponderato, specie per chi non ha intenzione di spendere troppo acquistando diverse tipologie di dispositivi.
HyperX – Prestazioni fuori scala
Chiudiamo con il nome più noto per gli appassionati di headset: HyperX. L’azienda inizialmente specializzata in memorie è ormai entrata a pieno regime anche nel mondo degli accessori da gaming, e continua a riscuotere successo grazie a prodotti di buona qualità a prezzi accessibili. Per la Gamescom di quest’anno l’attenzione si è incentrata sulle Cloud Alpha, evoluzione dell’omonimo modello già presente nella linea base che viene ridisegnato per un maggiore comfort e con una nuova tecnologia audio brevettata. Il telaio di alluminio viene rinnovato e con una nuova estetica, che permette l’utilizzo anche per teste di dimensioni generose, senza abbandonare l’archetto morbido che adesso è più leggero.
La vera novità risiede invece nei padiglioni da 50mm: HyperX ha infatti sviluppato un driver a doppia camera che permette di veicolare un range maggiore di suoni e, al tempo stesso, ridurre al minimo la distorsione del suono grazie ad una camera riservata esclusivamente ai bassi, garantendo una pulizia ed una qualità di ascolto notevole. A ciò si aggiunge il microfono scollegabile ed anche i cavi della cuffia, favorendo l’utilizzo di eventuali prolunghe o cavi di lunghezza variabile in base alle nostre esigenze.
Per il resto la linea HyperX non subisce ulteriori cambiamenti, in virtù di un successo commerciale che non sembra preoccupare l’azienda, anche se ci aspettiamo qualche sorpresa per il prossimo anno.
Insomma, la ricerca dell’headset perfetto, come detto, è una chimera. Ma una cosa è chiara: le opzioni per l’acquisto sono moltissime. Un consiglio intelligente a questo punto può essere quello di valutare innanzitutto il prezzo. Banale? Forse, ma il nostro suggerimento è quello di verificare le prestazioni e acquistare ciò di cui si ha veramente bisogno, invece di investire magari il doppio in un paio di cuffie che sono utilizzate al più per una partita notturna. Val la pena ricordare che praticamente tutti i produttori principali stanno infatti investendo molte energie nella creazione di linee entry level, capaci di offrire prodotti performanti, leggeri e soprattutto economici. Se siete dei neofiti vi basterà tenere a mente poche e semplici regole: lunghezza del cavo, materiali di costruzione dei padiglioni auricolari, materiali di costruzione dell’arco di sostegno.
Optate, se possibile, per cavi lunghi almeno un metro e mezzo, foam per i padiglioni auricolari (ancor meglio se rivestiti in stoffa e non in materiali plastici) e archi costruiti con plastiche solide o, meglio ancora, in alluminio. Molti headset economici offrono una o più di queste specifiche, e vi garantiamo che potrete giocare al meglio volando molto bassi (tra i 40 e i 65 Euro il più delle volte). Se invece siete dei giocatori esigenti e, perché no, rodati, sta semplicemente al vostro gusto ed alle vostre tasche ed anche in quel caso speriamo che, quanto meno, questo piccolo prospetto sulle novità del momento vi abbia aperto gli occhi. Che siate tradizionalisti, sperimentalisti o innovatori.