Amazon rimuove l’iniziativa di Solidarietà Digitale che rendeva disponibile Prime Video gratis nelle zone rosse, ma ci sono trattative in corso
Qualche giorno fa vi avevamo parlato dell’iniziativa di alcune aziende, che avevano proposto una sorta di Solidarietà Digitale, offrendo i loro servizi gratuitamente e per un periodo di tempo limitato, alle zone principalmente colpite dalla diffusione del Coronavirus, tra cui la stessa Amazon, che aveva reso disponibile gratis Prime Video per due settimane.
L’emergenza infatti aveva costretto il governo italiano a prendere importanti misure restrittive precauzionali per prevenire la diffusione del contagio, creando alcune cosiddette “zone rosse” e arrivando a chiudere l’intera regione della Lombardia.
Ma se in un primo momento le zone rosse erano limitate ad alcuni territori, il decreto dell’8 Marzo ha di fatto annullato le differenze tra le varie zone italiane, rendendo effettive le misure precauzionali di cui sopra per tutta l’Italia, per cui è l’intero paese adesso a doversi considerare “zona rossa”.
Come detto in apertura, Amazon era stata tra le aziende che avevano offerto la propria solidarietà, rendendo fruibile a tutti per due settimane la visione di Amazon Prime Video gratis, il proprio servizio streaming di video on demand.
La situazione però sembra essere cambiata, dato che attualmente non è più possibile usufruire del servizio, che è stato anche rimosso dal sito dell’iniziativa. L’azienda, interrogata a riguardo da Tech Princess, ha risposto con un comunicato stampa che spiega i motivi del gesto.
In un primo momento infatti, il servizio era stato offerto ai residenti di alcune limitate aree d’Italia, ma nel momento i cui i territori interessati sono cambiati, e sono ora così estesi, l’azienda ha sentito di dover ridiscutere gli accordi con il governo, e ha dunque temporaneamente ritirato la propria iniziativa. Amazon fa comunque intendere che ci sono trattative perché la cosa possa riprendere.
Per il momento dunque niente Amazon Prime Video gratis, ma la situazione, come del resto praticamente tutto ciò che riguarda il Coronavirus, è in continuo divenire.