Colori che escono dallo schermo

American Gods è senza dubbio una delle serie rivelazione dell’anno.
Lo show, tratto dall’opera letteraria di Neil Gaiman, viene plasmato per il piccolo schermo da Bryan Fuller e Michael Green debuttando il 30 aprile 2017 sul canale Starz e approdando su Amazon Video il giorno seguente, a livello internazionale.

La serie narra le vicende di Shadow, un misterioso uomo che viene rilasciato di prigione con qualche giorno di anticipo rispetto al termine di 3 anni (che stava scontando per una rapina in un casinò) ma per via di un tragico evento: la morte della moglie per un incidente stradale. Durante il viaggio in volo per recarsi al funerale fa la conoscenza di un bislacco figuro, tale Mr. Wednesday, che gli propone un lavoro come sua guardia del corpo. Da qui scaturiranno una serie di particolari eventi, per uno show che mescola dramma, azione, magia, esoterismo e divinità.

Dopo aver visto la serie, e avervi parlato a suo tempo dellepisodio pilota, abbiamo avuto l’occasione di visionarla ulteriormente nell’edizione blu-ray distribuita da Sony, e ora disponibile per il mercato degli home video. Eccovi dunque la nostra recensione del cofanetto.

Scheda Tecnica:

Formato: blu-ray standard
Dischi: 4

Video: Formato panoramico HD (1.78:1) 1980x1080p
Audio: ita, eng, spa 5.1 DTS-HD MA, ara, pol VO DTS
Sottotitoli: ita, eng per non udenti; cze, hol, pol, spa

Il Disco

L’edizione blu-ray con cui abbiamo avuto a che fare è standard. Si tratta di un classico cofanetto dal packaging minimale, sprovvisto di slipcase o altro tipo di cover, ma al cui interno troviamo ben 4 dischi contenenti 8 episodi (da circa 1 ora ciascuno) più gli extra, e sono disposti in maniera piuttosto ordinata, ognuno nel proprio scompartimento, senza quell’effetto di sovrapposizione che a volte si riscontra in questo tipo di edizioni.

Per quanto riguarda il comparto video, l’approccio è esaltante. Già dalla sigla iniziale, altamente psichedelica, assistiamo ad un trionfo di colori che sono così vividi ed intensi che sembrano quasi fuoriuscire dallo schermo. In particolar modo è emblematica in tal senso la sequenza iniziale del pilot, con il sangue che schizza copioso, accentuato da un cromatismo incredibile ed una palette di colori davvero ampia, a dispetto di una fotografia non particolarmente accesa, con un tangibile effetto di crossprocess. In questo contesto si esasperano molto i contrasti, che rendono assai interessante l’opera dal punto di vista estetico.
I livelli di dettaglio donano al tutto un fortissimo realismo, con primi piani accuratissimi, che non lasciano nulla al caso e ci permettono di individuare ogni minuzia sul volto dei personaggi, con una CGI eccellente che contribuisce in maniera spesso sfarzosa a dar vita alla realtà surreale dell’opera.

Audio

L’audio è senz’altro un punto di forza di questa edizione Blu-ray. La traccia DTS-HD Master Audio 5.1 è un piacere per le nostre orecchie, sopratutto perché è la medesima per l’originale inglese e per quella doppiata in italiano. Un livello qualitativo così alto favorisce una totale immersione nel mondo sovrannaturale di America Gods. Anche per quanto riguarda la colonna sonora (firmata da Brian Reitzell ma con collaborazioni eccellenti), abbiamo a che fare con degli accompagnamenti musicali davvero favolosi, che contribuiscono in maniera netta alla già citata immersione dello spettatore. In ultima analisi il DTS-HD MA assicura un distacco assolutamente percepibile tra parlato e rumore di fondo, pur nelle molte scene concitate.

Extra

I contenuti aggiuntivi sono: cast interviews with Ian McShane, Ricky Whittle, Emily Browning & Bruce Langley; Featurettes: Old Gods, Book vs Show, What ‘s American Gods; American Gods Origin with Neil Gaiman; San Diego Comic-con interview.
Avrete capito quindi che non possiamo lamentarci. Quello che ci fa storcere un po’ il naso però è la disposizione di questi extra che non possono essere visionati tutti insieme ma sono suddivisi un po’ a caso tra i 4 dischi che compongono il cofanetto, e questo penalizza molto il giudizio poiché è improbabile che una persona decida di guardarli ad intervalli di ogni 2 episodi durante la visione del serial, ma è più facile che propenda per una visiona complessiva al termine o all’inizio della serie, senza doversi chiedere o immaginare dove sia un determinato contenuto (poiché non è scritto nemmeno sul disco). Non avere la possibilità di selezionarne uno o più di uno da una schermata che li racchiuda tutti ci sembra una scelta alquanto discutibile.
Al di là di questo, i surplus sono qualitativamente ottimi, ed in particolare ci sentiamo di consigliarne uno, come spesso facciamo: What is American Gods?
Qui interviene il cast tecnico-artistico a parlarci dell’opera, di come nasce, di come si sviluppa e soprattutto dando una propria interpretazione al significato di American Gods, che ovviamente si presta a più chiavi di lettura.

american gods blu-ray

Verdetto:

La versione blu-ray di American Gods da noi visionata è standard, dal packaging minimale e al cui interno troviamo 4 dischi contenenti gli 8 episodi della prima stagione, più gli extra. Partiamo subito da questi ultimi, perché rappresentano la nota dolente. Non tanto a livello di qualità e quantità, di cui non possiamo certamente lamentarci ma per quanto riguarda la disposizione: gli extra infatti sono suddivisi all’interno dei 4 dischi, non permettendone la visione d’insieme.
L’aspetto video invece è esaltante, con colori vividi ed intensi che a volte sembrano uscire dallo schermo, pur a dispetto di una fotografia non particolarmente chiara e con un elevato crossprocess. L’audio è DTS-HD Master Audio 5.1 sia per l’italiano che per l’originale inglese: penso che già questo possa bastare per renderci contenti.

Tiziano Costantini
Nato e cresciuto a Roma, sono il Vice Direttore di Stay Nerd, di cui faccio parte quasi dalla sua fondazione. Sono giornalista pubblicista dal 2009 e mi sono laureato in Lettere moderne nel 2011, resistendo alla tentazione di fare come Brad Pitt e abbandonare tutto a pochi esami dalla fine, per andare a fare l'uomo-sandwich a Los Angeles. È anche il motivo per cui non ho avuto la sua stessa carriera. Ho iniziato a fare della passione per la scrittura una professione già dai tempi dell'Università, passando da riviste online, a lavorare per redazioni ministeriali, fino a qui: Stay Nerd. Da poco tempo mi occupo anche della comunicazione di un Dipartimento ASL. Oltre al cinema e a Scarlett Johansson, amo il calcio, l'Inghilterra, la musica britpop, Christopher Nolan, la malinconia dei film coreani (ma pure la malinconia e basta), i Castelli Romani, Francesco Totti, la pizza e soprattutto la carbonara. I miei film preferiti sono: C'era una volta in America, La dolce vita, Inception, Dunkirk, The Prestige, Time di Kim Ki-Duk, Fight Club, Papillon (quello vero), Arancia Meccanica, Coffee and cigarettes, e adesso smetto sennò non mi fermo più. Nel tempo libero sono il sosia ufficiale di Ryan Gosling, grazie ad una somiglianza che continuano inspiegabilmente a vedere tutti tranne mia madre e le mie ex ragazze. Per fortuna mia moglie sì, ma credo soltanto perché voglia assecondare la mia pazzia.