Arf 2019 – L’intervista a Lorenzo Mò, che quest’anno si aggiudica il premio Bartoli
Durante Arf 2019, ai microfoni di Stay Nerd si è fatto sentire anche il bravissimo Lorenzo Mò, autore che quest’anno ha vinto il prestigioso premio Bartoli. Ecco un breve estratto dell’intervista completa che potete trovare in calce.
Benvenuto e complimenti! Ti aspettavi questo premio? E cosa hai provato durante la premiazione?
Io non mi aspetto nemmeno la candidatura, già solo quella è stata un onore per me perché mi affiancava a nomi importanti che stimo moltissimo. Ricevere il premio è stato qualcosa di impressionante. Si tratta del primo premio che ricevo e non mi aspettavo niente del genere. Vincere a due mesi dall’uscita di Dogmadrome è stato veramente emozionante.
Adesso cominciamo a parlare proprio di Dogmadrome e anche del tuo futuro. Ma la prima cosa che vogliamo chiederti è questa. Dopo la vincita di questo premio cambieranno i tuoi progetti?
In realtà vorrei sempre rimanere sul fumetto ma provare qualcosa di diverso. Magari un progetto a più mani, o provare ad avere un altro sceneggiatore alle spalle, vedere un attimo come si può fondere il mio lavoro con quello di qualcun altro, e in generale, vedere dove posso arrivare con il fumetto.
Dogmadrome lo hai sceneggiato tu interamente?
Si è tutta roba mia, dalla sceneggiatura, agli storyboard, i disegni, colori, ecc.
Come è nata questa idea? Ci sono state influenze particolari che ti hanno permesso di dare vita a quest’opera?
La cosa principale è stata mettere su carta un ricordo che ho dentro a cui penso con molta dolcezza, e risale a quando io con mio fratello e degli amici ci sedavamo intorno ad un tavolo per giocare Dungeon & Dragons. Un ricordo potentissimo che ho provato a raccontare in maniera non autobiografica, perché a mio parere sarebbe stato noiosissimo, ma cercando di costruire un racconto fantasy che però avesse le radici nel reale…
Ecco il video completo