ARF 2019 – La nostra intervista a Giacomo Bevilacqua
Durante ARF 2019 abbiamo avuto il grande piacere di intervista Giacomo Bevilacqua, fumettista romano che ha ottenuto il successo con A panda piace, strisce pubblicate inizialmente sul suo blog e poi raccolte in due volumi cartacei da BD Edizioni.
Qui sotto trovate un breve estratto dell’intervista, ma se volete sapere cosa ci ha raccontato nel dettaglio trovate più in basso il video completo.
Come si passa dalle strisce pubblicate in rete a lavori molto più introspettivi e complessi come ad esempio Il suono del mondo a memoria?
In realtà Panda è stato il mio primo esperimento, nato dall’esigenza di voler scrivere un prodotto personale, dalla voglia di tirar fuori qualcosa, tant’è che è uscito praticamente per caso. Poi c’è stato Metamorphosis, Il suono del mondo a memoria, Lavennder, quindi posso dire che il passaggio è stato abbastanza graduale ma è in continua evoluzione.
Adesso sto scrivendo e disegnando Attica, che è questa serie per Bonelli che uscirà dopo l’estate 2019, anche se non c’è una data precisa. Per il resto, come dicevo, è tutto in continua evoluzione e non so dove andrò a finire. Probabilmente farò il giro completo e tornerò ad essere di nuovo soltanto un disegnatore.
Comunque c’è una grossa differenza, anche a livello di ritmi, tra il pubblicare delle strisce in rete rispetto a volumi da libreria di 200 pagine, pubblicati da grandi case editrici o ancora fare volumi per Bonelli, che ha ritmi serrati e difficoltà diverse.
Paradossalmente mi aiuta il fatto che quando ho iniziato facevo solo il disegnatore per Eura Editoriale, e i ritmi che dovevo tenere erano molto serrati, circa 30 pagine al mese. Anche se naturalmente fare trenta pagine al mese, ma scritte da qualcun altro, è ben diverso rispetto a quando devi pure scriverle tu. Diventa abbastanza snervante, perché significa lavorare sempre, anche quando sei in vacanza…