ARF 2019 – La nostra intervista a Leo Ortolani
Durante ARF 2019 abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare Leo Ortolani, noto fumettista italiano, celebre in particolar modo per la serie a fumetti Rat-Man.
Ci ha parlato dei suoi progetti e di molto altro, e qui sotto potete trovare un breve estratto della nostra chiacchierata, mentre più in basso c’è il video con l’intervista completa.
Partiamo dal tuo cavallo di battaglia: Rat-Man. Sono due anni che ti sei un po’ allontanato da questa realtà. Come stai affrontando professionalmente questo periodo?
Senza quiete. C’è tutto un fiorire di progetti, forse anche troppi, infatti sto vivendo il 2019 sperando che arrivi presto dicembre (sorride n.d.R.). Ho sbagliato facendo uscire così tante cose, ma avevo ancora la mente settata sulla serie.
Farò uscire almeno 4 libri, che è una cosa un po’ agghiacciante, e questo vuol dire che non ho ancora capito come funziona bene il mercato. Chiedo perdono.
Possiamo dire, citando Cinzia, che la transizione non sta andando benissimo.
Esatto. Il punto è che ogni progetto ha bisogno di esser curato, e li ho compressi in pochissimo tempo. Fortunatamente io sono abbastanza veloce, sia nella scrittura che nel disegno.
Sfrutto l’assist per chiederti di parlarci della tua uscita più fresca, “Due Figlie e altri animali feroci”, che in realtà è una edizione definitiva di un volume che tu avevi già fatto uscire qualche anno fa per Sperling & Kupfer. Da dove nasce l’intenzione di rieditarlo e perché Bao ha deciso di farlo?
In primo luogo nasce dal fatto che quando uscì nella sua prima versione non erano state stampate molte copie, e poi all’improvviso l’editore mi ha riconsegnato i diritti del libro. Tra l’altro fece una pubblicazione che non mi era piaciuta granché: poche copie e ristampe continue. Ma insomma, sono scelte editoriali, anche se non ho compreso bene il motivo di tutto ciò.
Ad ogni modo il libro si era fatto conoscere, ed è un diario di un adozione. Sono lettere che io scrivevo in Colombia ad amici e parenti per far sapere come andavano le cose. Inizialmente non avevo intenzione di farne un libro, ma tra gli amici a cui scrivevo c’era Andrea Plazzi, storico redattore di Rat-Man…
[Qui sotto il video con l’intervista completa].