Anche la compagnia nipponica si lancia, per la prima volta, nel mondo delle infrastrutture online: avrà fatto un buon lavoro?
Il 19 settembre 2018 è una data che, con ogni probabilità, ogni appassionato di videogiochi, soprattutto se fa parte della cerchia di quelli più affezionati e fedeli a Nintendo, avrà cerchiato in rosso sul calendario.
La giornata, infatti, ha sancito l’arrivo dell’infrastruttura online di Nintendo, che per la prima volta, grazie anche all’enorme successo di Switch, ha deciso di “adeguarsi” alle meccaniche correnti, di cui la concorrenza già si è avvalsa nell’ultimo decennio. Giocare online con amici, ma anche con sconosciuti, è diventato ormai il pane quotidiano di quasi tutti i videogiocatori di questa generazione, e anche Nintendo, da sempre fautrice di splendide opere soprattutto sul piano del single player o al massimo della cooperativa in locale, ha deciso di iniziare ad adeguarsi ai gusti dell’utenza.
Nintendo, dunque, ha deciso di puntare in alto: non soltanto giochi prettamente multiplayer, dunque, ma anche una vera e propria infrastruttura pensata apposta per lanciarsi a capofitto nel mondo della cooperativa o del competitivo online.
Come al solito però la compagnia ha fatto le cose un po’ a metà, dimostrandosi sempre carente sotto alcuni aspetti con una sufficienza che, giunti ormai quasi al 2019, risulta davvero imperdonabile.
Le novità principali
Per cominciare è giusto premettere che, sul piano strettamente funzionale, la presenza dell’infrastruttura online non sembra cambiare più di tanto la qualità e la stabilità delle partite.
Non cambia infatti la gestione di quelle in multiplayer sempre – discutibilmente – sprovvista di server dedicati e che si appoggia, con tutti gli svantaggi del caso, ad un sistema peer-to-peer che sì funziona, ma che risulta spesso e volentieri inadeguato. Detto ciò, le novità vere e proprie introdotte da Nintendo Switch Online sono sicuramente tante, ma risultano parecchio marginali se si prende in esame il reale valore dell’offerta. Per fare un esempio pratico, con l’arrivo dell’infrastruttura online arriva anche, finalmente, la possibilità di trasferire i propri salvataggi su un backup via cloud, legato chiaramente all’account connesso (ora indissolubilmente) alla console di gioco. Tutto molto bello, sì, a parte il fatto che, qualora decideste di non rinnovare l’abbonamento anche per un solo giorno, tali salvataggi andrebbero immediatamente cancellati in modo totalmente irreversibile.
Una scelta, ancora una volta, più che discutibile, che si allinea alla più generale situazione scaturita proprio dall’arrivo di Nintendo Switch Online. Il servizio, che chiaramente dovrà migliorare nei prossimi mesi, sembra quasi una sorta di “tassa imposta”, e la scelta di rendere tanto crudele la gestione dei salvataggi in cloud ne è una prova alquanto precisa.
Chat vocale e tanto altro
La vera, grande, novità è rappresentata dall’arrivo della chat vocale per praticamente tutti i titoli, sempre però attraverso la non proprio comodissima applicazione per smartphone.
Seppur di buona qualità, la comunicazione resta comunque di complicata gestione, già soltanto per la scomodità di doversi appoggiare per forza di cose ad un device esterno. Resta in ogni caso un grande passo avanti in questo senso, dato che finora era possibile usufruire di questa funzione soltanto per “Splatoon 2” che, ancora una volta, rimane il gioco maggiormente “sfruttato” sotto questo aspetto. Infatti, le novità più importanti che riguardano invece l’applicazione in sé sono tutte riservate al titolo coi calamari più amati del mondo: è ora possibile utilizzare l’applicazione con tanto di supporto a statistiche in game e funzioni extra.
Niente di clamoroso, dunque, ma ancora una volta un piccolo passo verso un evoluzione che, siamo sicuri, presto o tardi coinvolgerà l’intero mondo “nintendaro”.
PS Plus, Xbox Live Gold e… super classici NES!
Altra grande novità è rappresentata dall’offerta meramente ludica, che l’arrivo di Nintendo Switch Online ha portato con sé.
Adeguandosi alle più navigate, sotto questo aspetto, Sony e Microsoft, anche la compagnia di Kyoto ha deciso di offrire un catalogo giochi, disponibili sin da subito e gratuitamente, a patto di avere una sottoscrizione attiva. Questa volta però, non si tratta di titoli correnti o indipendenti, bensì di grandi classici del passato.
In particolare, dal 19 settembre, giorno di lancio dell’infrastruttura online, sono stati resi disponibili i seguenti venti titoli classici NES: “Balloon Fight”, “Baseball”, “Donkey Kong”, “Double Dragon”, “Dr. Mario”, “Excitebike”, “Ghosts ‘n Goblins”, “Gradius”, “Ice Climber”, “Ice Hockey”, “The Legend of Zelda”, “Mario Bros.”, “Pro Wrestling”, “River City Ransom”, “Soccer”, “Super Mario Bros.”, “Super Mario Bros. 3”, “Tecmo Bowl”, “Tennis” e “Yoshi”. Il catalogo si espanderà continuamente con nuove uscite, già programmate per ottobre, novembre e dicembre tra cui “Solomon’s Key”, “Metroid” e “Wario’s Woods”.
Per usufruire dei sopracitati titoli, vi basterà scaricare un’applicazione molto leggera (del peso di circa 50 MB), che fa da “mega contenitore”. Sotto questo aspetto dunque non ci si può proprio lamentare: la quantità di titoli è abbondante, e la qualità non è da meno. Si tratta di giochi che hanno fatto la storia del videogioco, e la possibilità di poterli rigiocare ora, con tanto di veste grafica originale e fedelissima al passato, non può far altro che rendere felici i milioni di appassionati.
Costi del servizio, offerte speciali e salvataggi cloud
Al netto di tutto, c’è da dire che la sottoscrizione ha un costo veramente irrisorio: per l’abbonamento mensile, quello meno vantaggioso, il costo è di 3,99€, per quello da tre mesi si sale a 7,99€, mentre la soluzione più vantaggiosa è senza dubbio quella legata all’abbonamento annuale, che avrà un costo di 19,99€.
Si tratta di una spesa assai modesta, dunque, ma che va pari passo con un’offerta che dovrebbe arricchirsi nei prossimi mesi. In particolare, così come per gli abbonati PlayStation Plus e Xbox Live Gold, gli abbonati al servizio online targato Nintendo avranno accesso a sconti esclusivi e promozioni speciali, seppur non ancora disponibili né precisati. Tra l’altro è bene precisare che l’abbonamento è acquistabile anche sfruttando i punti oro accumulati con gli acquisti fatti sull’eShop, nonostante la conversione in valuta reale non sia propriamente delle più vantaggiose.
Inoltre, come vi abbiamo anticipato poc’anzi, tutti gli iscritti al servizio potranno iniziare a trasferire (selezionandolo comodamente dal menu opzioni) i propri salvataggi in cloud, per evitare la spiacevole perdita di dati finora praticamente inevitabile nel caso di furto, smarrimento o rottura della console.
Questa feature, però, non è stata introdotta nel migliore dei modi: per cominciare, come dicevamo già in precedenza, i dati salvati verranno conservati a patto di avere una sottoscrizione sempre attiva. Una volta interrotto il servizio, anche per un giorno, i dati verranno immediatamente ed irreversibilmente cancellati. Non soltanto: non tutti i giochi, almeno per ora, supporteranno tale funzionalità. Tra questi troviamo titoli di grande rilievo, come “Dark Souls: Remastered” (ormai in dirittura d’arrivo), cosa che sicuramente non fa altro che fomentare i dubbi sulla qualità del servizio.
In conclusione
Nintendo Switch Online, allo stato attuale delle cose, è paragonabile ad un giovane atleta di belle speranze: le buone premesse ci sono, la qualità pure, ma spesso e volentieri queste due cose, senza l’impegno e la dedizione, non bastano per costruire un futuro radioso.
Ad oggi infatti, l’infrastruttura online della compagnia nipponica appare assolutamente inadeguata, se si considera il passaggio ad un sistema a pagamento finora assente, che non giustifica minimamente tale upgrade. Le modifiche al matchmaking, alla qualità dei match ed alla stabilità delle partite sono praticamente inesistenti e l’unica nota positiva, in sincerità, è rappresentata dall’arrivo del catalogo di classici NES, disponibile per tutti gli abbonati al servizio.
L’introduzione dei salvataggi in cloud avrebbe potuto addolcire la pillola, ma la scelta di legarli indissolubilmente ad un abbonamento attivo (nel caso in cui staccassimo la sottoscrizione verrebbero immediatamente cancellati) non ha fatto altro che gettare altra benzina sul fuoco.
L’impressione è quella di trovarci, a malincuore, dinnanzi ad una “tassa imposta” che per il momento non giustifica più di tanto il costo della sottoscrizione che, di fatto, si riduce alla semplice necessità di farla per poter giocare online o coi propri amici.
Insomma, Nintendo, con Switch, finora ha fatto centro su tutta la linea. Questa volta però la battuta d’arresto c’è ed è evidente. Probabilmente comunque nel prossimo futuro la situazione cambierà radicalmente… o almeno è ciò che speriamo!