Con una moltitudine di titoli all’attivo, vi diamo una mano noi a ripercorrere le vicissitudini di Assassini e templari
Con il suo incedere serrato, Assassin’s Creed è una di quelle serie che, in pochissimi anni, è riuscita a pubblicare quanto se non maggiormente dei più vecchi brand del settore. Ora non occorre girarci troppo attorno: Assassin’s Creed è una serie che divide, tra detrattori e estimatori, tra chi ne riconosce il pregio della ricostruzione storica e chi mal ne tollera l’andazzo narrativo. Innegabilmente è una serie che ha fatto scuola, che ha aperto il mercato ad un certo gusto per i free roaming e che, in generale, ha saputo conquistarsi una larga, larghissima fetta di fan in tutto il mondo, con una delle community forse più attive e responsive di sempre. Certo, con un numero impressionante di giochi sulle spalle, tutti più o meno decisi a portare avanti un racconto pressoché infinito, AC ha anche il difetto (o il vezzo per alcuni) di essere diventata una serie incredibilmente verbosa, complice la sua multimedialità che ha ampliato ed espanso le tematiche principali con una folta schiera di nuovi comprimari o, per la precisione, protagonisti, in un continuo rimando tra racconto storico e non. Il core resta però quello della lotta tra Assassini e Templari, il cui filone principale è ovviamente demandato ai titoli della serie regolare, ossia quelli che originariamente avevano una numerazione sequenziale e che sono poi, più semplicemente, diventati i titoli home console.
In occasione dell’arrivo di AC: Origins, che dovrebbe, almeno in teoria, dare nuova linfa alla serie, ed offrire al giocatore una prospettiva nuova sulla trama principale, abbiamo deciso di offrirvi un veloce e pratico riassunto di quelli che sono stati gli eventi principali, seguendo il filo della narrazione tra passato e presente secondo l’ordine di uscita dei vari capitoli. Ci atterremo, come detto, ai soli episodi principali, tanto per comodità, tanto per la difficoltà di andare a ripescare brevemente ogni prodotto di contorno creato per la serie, quali episodi portatili, fumetti, romanzi e compagnia cantante. Lo scopo è quello di permettere anche ai neofiti di avere un’idea generale degli eventi pre-Origins, visto che quasi certamente questi non cancelleranno il passato della serie.
Assassin’s Creed – 2007
Desmond Miles è un giovane bartender di New York. La sua esistenza scorre più o meno serenamente tra il lavoro e la vita mondana, pur sentendo in sé la mancanza di uno scopo più profondo. Desmond viene coattamente reclutato dalla multinazionale Abstergo, che all’epoca aveva, almeno nel gioco, una conformazione più simile ad una setta, rispetto alla più moderna società concentrata sullo studio dei ricordi umani. Si scopre infatti che Desmond è un lontano discendente di un antico guerriero, Altair ibn-La’Ahad, nulla più che un membro di spicco di una setta, quella degli Assassini, che si scontrò con l’ordine templare durante gli eventi che colpirono Gerusalemme durante la Terza Crociata (approssimativamente siamo intorno all’anno 1191).
Desmond viene quindi inserito all’interno di un macchinario, l’Animus, la cui capacità è quella di far rivivere al proprio ospite i ricordi dei propri avi, tramite le informazioni immagazzinate nel suo DNA. In pratica per mere questioni di discendenza, nei suoi geni sono conservate preziose informazioni storiche, che la Abstergo ha intenzione di ricostruire per venire a capo di una importante scoperta, quella relativa alla posizione della “Mela dell’Eden”, un artefatto di matrice ignora che sembrerebbe essere dotato di immensi poteri.
Desmond comincia così a rivivere una porzione della vita del suo avo, partendo dal momento in cui, a causa della propria tracotanza, Altair finirà per rischiare la vita di alcuni suoi confratelli, mettendo in pericolo la setta stessa la cui base risiede nella città di Masyaf. Lo scopo della missione sarebbe stato il recupero di un tesoro (la Mela), nascosto nel tempio di Salomone e sorvegliato dal Gran Maestro templare Roberto di Sablé. La missione non fallisce del tutto, Altair torna a mani vuote, ma uno dei suoi confratelli, Malik, riesce nell’intento, per altro stigmatizzando lo stesso Altair non solo per il fallimento, ma per il rischio in cui è corso a causa della sua scarsezza di umiltà. Al Mualim, capo della setta e mentore di Altair decide quindi di degradarlo, e da membro di spicco della confraternita questi torna ad essere un novizio, con la possibilità di riscattarsi a patto che compia l’omicidio di nove uomini, responsabili, secondo Al Mualim, di aver acceso nella regione il focolare della guerra.
La missione di Altair procede tra varie peripezie, attraverso le quali non solo uccide pian piano i suoi bersagli, ma scopre anche che tra le sue vittime (tutti crociati o saraceni) c’è una sorta di patto segreto, similmente a quanto avviene nella sua stessa setta. Scoprirà così, ad ogni vittima, qualcosa in più della setta dei Templari, da sempre contrapposta agli Assassini, ed il cui scopo è la dominazione del mondo per mezzo di un artefatto antico, per l’appunto la Mela. Tutti gli uomini della lista condividono, dunque, il segreto relativo alla mela, ed alla sua collocazione. Uccisi otto dei nove uomini, ultimo dei quali lo stesso Roberto de Sablé che aveva incontrato all’inizio delle sue disavventure, questi confessa ad Altair che gli uomini a conoscenza della mela non erano 9, bensì 10, e che il decimo altri non è che il mentore di Altair, Al Mualim. Questi, evidentemente desideroso di tenere la mela per sé, ha sguinzagliato il suo assassino migliore per eliminare i suoi contendenti al tesoro e così Altair capisce che Al Mualim non è più dalla parte degli Assassini, ma è un traditore ed è in combutta con i Templari. Tornato quindi a Masyaf, Altaïr scopre che il suo mentore ha già utilizzato la Mela, e che con questa è in grado di gestire mentalmente la popolazione locale. Il potere del Frutto è infatti quello di controllare i cuori e le menti di quanti lo vedono, anche se per qualche motivo essa non funziona su Altair che, immune, si scontra con Al Mualim e lo uccide. Rimpossessatosi della Mela, e diventato a questo punto il nuovo Gran Maestro degli Assassini, Altair capisce che la mela è in grado di proiettare una sorta di mappa olografica, che apparendo davanti a lui gli mostra quella che la posizione di altri “Frutti dell’Eden”.
Completate quindi le memorie del suo avo, e svelata la mappa, la Abstergo vorrebbe uccidere Desmond, giudicato ormai inutile, attuando così il suo piano per la ricerca della Mela, in modo da lanciarla nello spazio e, attraverso un satellite, usarla per distruggere l’umanità impura che non saprà resistergli. In questo modo la società vorrebbe riprogettare un mondo perfetto, e dunque un “Eden” per i suoi adepti che, si scoprirà, altro non sono che i moderni templari. Sul procinto di essere giustiziato verrà invece salvato da Lucy Stillman, che convincerà il capo della Abstergo, Warren Vidic, a tenerlo in vita a causa della sua memoria genetica, probabilmente di nuovo utile in futuro. Desmond viene quindi risparmiato da Lucy che, in realtà, non è una templare ma un’infiltrata della moderna confraternita degli Assassini, la qual cosa viene confermata dal fatto che, a causa dell’effetto osmosi (ossia la possibilità di imparare le abilità delle persone attraverso cui si rivive la vita per mezzo dell’Animus), Desmond è ora egli stesso capace di usare “l’occhio dell’aquila”, la capacità sovrumana di cui è dotata la vista del suo avo Altair. Resta dunque vivo ma ancora prigioniero della Abstergo, mentre grazie all’Occhio dell’Aquila trova all’interno della sua stanza/cella, simboli sui muri che prima erano per lui invisibili.
Assassin’s Creed II – 2009
Mentre Demsond contempla i messaggi cifrati nella sua cella, Lucy lo obbliga a rientare nell’Animus, dove assiste alla nascita di un altro suo antenato Assassino, il fiorentino Ezio Auditore che, a differenza di Altair, ci viene presentato praticamente dalla sua nascita. L’epoca è quella rinascimentale e l’anno è il 1459. Desmond non fa in tempo a rendersi conto della nascita di Ezio che la sessione viene bruscamente sospesa e per i due si presenta l’occasione di evadere dalla sede della Abstergo, grazie soprattutto al fatto che ormai, vittima dell’effetto osmosi, Desmond ha tutte le abilità del suo avo Altair ed è dunque finalmente in grado di provvedere a se stesso. A questo punto il duo si incontra con i compagni di Lucy, la resistenza degli Assassini composta da Shaun Hastings (storico) e Rebecca Crane (esperta di informatica). I quattro si rifugiano quindi in Italia, complice la convinzione di Lucy che sia nel passato di Ezio la chiave per salvare l’umanità. Si recano così a Monteriggioni, in Toscana, trovando rifugia nella villa della famiglia Auditore, ai cui piedi cui sorge l’intero e antico borgo.
Desmond entra così nel nuovo Animus 2.0, grazie al quale rivive parte della gioventù di Ezio, da quando questi, diciassettenne, si scontra per la prima volta con il suo rivale, Vieri de’ Pazzi, sino a rivivere la drammatica uccisione di parte della famiglia del suo avo. Il padre di Ezio, Giovanni, è infatti egli stesso un assassino che in seguito ad un missione risveglia verso di lui l’odio templare. Catturato Giovanni, nonché i fratelli di Ezio, Petruccio e Federico, questi vengono portati a Palazzo della Signoria al cui esterno verranno poi giustiziati, nonostante il tentativo di Ezio di salvarli. Questi si scontra con Umberto Alberti, che poteva scagionarli con delle prove portate proprio da Ezio, ma che sceglie invece di distruggerle e di catturare anche l’Auditore che però scappa. Vendicatosi velocemente dell’aguzzino, Ezio decide quindi di darsi alla latitanza, scegliendo in Monteriggioni, e in suo Zio Mario, tenutario della villa (e anch’egli Assassino) un porto sicuro in cui condurre sua madre e sua sorella Claudia.
Qui Ezio scopre i motivi della morte dei suoi familiari. Suo padre, che lui credeva un banchiere, era infatti un temuto assassino, la cui morte è frutto di una macchinazione ad opera del defunto Alberti e della famiglia Pazzi, che da sempre congiura per la fine degli Auditore. Essi infatti altro non sono che Templari ed Ezio deciderà quindi di ucciderli ad uno ad uno per smantellare l’ordine e, non ultimo, vendicare i suoi cari. Con l’aiuto di Mario, rodato assassino, Ezio affina le sue capacità, e grazie ad un manipolo di uomini tra cui Leonardo Da Vinci (con cui stringerà una salda amicizia), passa oltre una decade alla caccia dei templari, riuscendo pian piano ad ucciderli tutti. Durante la sua caccia scoprirà che i Templari sono alla ricerca di quello che è un libro, il Codex, nelle cui pagine sembrerebbe celata la chiave per il ritrovamento di un altro potente artefatto dell’Eden.
Il viaggio porterà Ezio in giro per l’Italia e infine, grazie all’aiuto di Da Vinci, a Venezia, dove scopre che a capo dei Templari c’è Rodrigo Borgia, fino a quel momento a lui noto solo come “Lo Spagnolo”, il cui scopo è quello di rinvenire dal Codex la posizione del manufatto dell’Eden che, a questo punto, diventa una mira anche per lo stesso Ezio. Cercando il modo di ritrovare il manufatto, Ezio scopre della Mela, lo stesso oggetto ritrovato da Altair (di cui non sa di essere un discendente) e comprende che oltre ad essa gli occorrerà un altro manufatto mistico che faccia da “chiave” per la misteriosa Cripta. Ezio riesce a impossessarsi di uno dei due oggetti necessari, la Mela, che era per altro in mano al Borgia, e con essa torna infine a Monteriggioni dove scopre che tutti i personaggi incontrati e che lo avevano aiutato, altri non sono che i resti della setta degli Assassini italiana. Qui egli giura fedeltà al Credo con la promessa di sconfiggere i Borgia e, con essi, i Templari. Una cerimonia a Villa Auditore veste Ezio, ufficialmente, dei panni di Assassino, ed a celebrarla sarà Niccolò Machiavelli che, per altro, svela ad Ezio di essere parte di una profezia antica che dovrebbe riportare equilibrio del mondo in cui viene definito “Il profeta”.
Ritrovate poi le pagine del Codex, in esse Mario ed Ezio scoprono che si nasconde una mappa del mondo. Questa conduce Ezio a Roma nello Stato Pontificio, dove sfida Rodrigo Borgia, nel frattempo diventato Papa Alessandro VI. Il motivo dell’investitura è il bastone papale, secondo frutto dell’Eden, e per il cui possesso parte una lotta. Apparente vincitore, il Borgia priva Ezio della Mela che gli aveva sottratto tempo prima, ma l’unione dei due oggetti non apre le porte della cripta che, proprio sotto San Pietro, nasconde il misterioso manufatto. Rodrigo capisce di non essere il Profeta: questi è in realtà Ezio, che approfittando della situazione, attaccando Rodrigo (ma risparmiandolo) e impossessandosi dei manufatti spalanca infine la porta. Oltre questa trova una stanza dall’aspetto futuristico, la cui struttura fatica a comprendere, e qui una donna, sotto forma di spirito, gli si presenta come l’antica dea Minerva, svelando ad Auditore di essere solo una delle superstiti di una antica civiltà. Minerva a questo punto non si rivolge più a Ezio, che piuttosto ignora senza che questi comprenda, ma a Desmond. È infatti lui il vero Profeta, e Minerva utilizza semplicemente i ricordi di quest’ultimo per parlare a Desmond attraverso l’Animus. La dea spiega dunque di come la razza umana sia stata creata per servire gli dei che abitavano la Terra, e come i numerosi esseri umani abbiano soverchiato il loro potere cominciando così una guerra. Una guerra che fu interrotta da una catastrofica eruzione solare, in seguito alla quale le due razze si rincontrarono e riappacificarono per creare il mondo così come lo conosciamo. Minerva, infine, mette in guardia Desmond sull’imminenza di una nuova eruzione e, di fatto, lo incarica di prevenire la catastrofe grazie ad uno dei “templi” che la razza degli dei aveva creato per prevenire il disastro che avverrà il 21 Dicembre del 2012.
La missione di Ezio, come tramite per il messaggio, a questo punto finisce, lasciando l’assassino rinascimentale dubbioso e intontito. Desmond invece si desta dall’Animus per un’ultima volta, giusto per scoprire che la Abstergo, nei panni di Warren Vidic, ha finalmente rintracciato i fuggiaschi e sta per catturarli. Il gruppetto combatte brevemente prima di darsi alla macchia. Desmond, intanto, manifesta definitivi segni di squilibrio dovuti all’effetto osmosi. Le lunghe sessioni di Animus gli provocano allucinazioni continue, talvolta prive di significato, altre volte mostrando consistenti pezzi della vita del suo avo Altair. Proprio attraverso queste scoprirà infine che Altair ha dato alla luce un figlio, la cui madre è Maria Thorpe, membro della setta dei templari, e amore corrisposto di Altair.
Assassin’s Creed: Brotherhood – 2010
Dopo una breve fuga, il gruppo capitanato da Desmond ritorna a Monteriggioni. Lo scopo è quello di riportare Desmond nel passato di Ezio, e scoprire così dove l’avo abbia nascosto la Mela dell’Eden, a questo punto fondamentale per accedere ad uno dei Templi citati nel racconto di Minerva. I ricordi sono tuttavia inaccessibili, e dunque come era già successo in passato, Desmond dovrà ripercorrerli in modo procedurale, partendo lì da dove li aveva lasciati. Il racconto di Ezio riprende quindi dagli attimi immediatamente successivi il suo colloquio con Minerva ed il suo conseguente ritorno a casa. A Monteriggioni, tuttavia, Ezio trova le truppe del Papa, guidate dal figlio di questi, Cesare Borgia che dopo aver assediato la città, infine, la espugna, uccidendo Mario. Ezio, ferito, fugge assieme ai superstiti attraverso un sistema di cunicoli nascosto sotto la Villa e, desideroso di vendicarsi, si reca a Roma per tagliare direttamente la testa del serpente.
Schiava dei Borgia da tempo, Roma vive nel degrado, soffocata dalla morsa dei Templari che Ezio deciderà subito di allentare. Il piano è dunque quello di rifondare la confraternita, e per far ciò avvia una lunga opera di conquista territoriale, arruolando in città gli oppressi e i malcapitati che desiderano ribellarsi ai Borgia.
Ben presto la nuova confraternita si metterà sulle tracce dei Borgia. Ezio comincia così a ripulire la città e, nel mentre, si libererà di diverse macchinazioni ad opera dei Borgia e dei suoi accoliti. Tra le varie ritroverà Da Vinci, costretto con la forza a lavorare per i Borgia, e si impegnerà a distruggere una serie di macchine da guerra che questi era stato obbligato a progettare. Ucciderà quindi Juan Borgia il Maggiore, detto “Il Banchiere”, privando la sua famiglia di parte del proprio denaro, e sconfiggerà Octavien de Valois, per ridurre drasticamente il potere delle sue truppe. Recuperata infine una chiave in possesso di tale Pietro Rossi, un attore segreto amante di Lucrezia Borgia, su consiglio di Machiavelli utilizza la stessa chiave per infiltrarsi a Castel Sant’Angelo, sede del Papa e della sua famiglia, per mettere così fine alla genia dei Borgia, cercando la sua vendetta. Infiltratosi assiste involontariamente alla morte del Papa per mano di Cesare, che avvelena quest’ultimo in preda alla follia, e trova Lucrezia Borgia che, sotto shock per la morte di Rodrigo, confessa a Ezio la posizione del del Frutto dell’Eden, motivo per cui viene risparmiata. Nascosta poco lontana dalla Basilica di San Pietro, per la precisione sotto il Cortile del Belvedere, la mela viene velocemente recuperata, e grazie al suo potere Ezio neutralizza gli ultimi soldati di Cesare, che viene infine arrestato da Fabio Orsini per l’omicidio del Papa e per l’incesto con sua sorella Lucrezia.
Tempo dopo Ezio e Cesare si rincontrano a Viana, dove – gettandolo da una muraglia – Ezio uccide infine il Borgia, vendicandosi finalmente delle macchinazioni che avevano portato alla morte dei suoi familiari. Con la Mela in pugno torna quindi a Roma, dove la nasconde all’interno di un Tempio dei precursori celato sotto la chiesa di Santa Maria in Aracoeli, motivo per cui la confraternita lo insigne del titolo di Gran Maestro dell’Ordine degli Assassini a Roma. Da qui in poi verrà conosciuto con il nome di “Mentore”.
Intanto nel presente, rivelato finalmente il luogo ove si nasconde la Mela, il gruppo di assassini di Desmond parte per Roma intenzionato a trovare la Cripta celata sotto la chiesa. Trovato il Tempio e rinvenuta la mela, Desmond, toccandola, finisce sotto la malia di un’altra dea, Giunone, che prendendo il controllo del suo corpo lo obbliga, con la sua lama celata, ad uccidere Lucy di cui, nel frattempo, si era innamorato. Con il protagonista caduto in un stato comatoso, il gioco termina con i titoli di coda nel corso dei quali si possono sentire le voci di due uomini che, frettolosamente, decidono di mettere Desmond nell’Animus, nella speranza che il macchinario, con la sua capacità di ricostruire i ricordi, ne mantenga intatta la mente e gli permetta di risvegliarsi.