La Abstergo dei videogame, le memorie genetiche di Desmond, il preludio al progetto Fenice.
Avevamo lasciato gli eventi di Assassin’s Creed con la morte di Desmond, immolatosi in un tempio sotto alla città di Turin in cui, alla fine, aveva scoperto dei piani malvagi di Giunone. Deciso a salvare l’umanità e fiducioso nell’abilità dei suoi confratelli di poter, un giorno, fermare la dea, Desmond si sacrifica volentieri. Il suo corpo viene tuttavia recuperato dalla Abstergo, il cui scopo è quello di utilizzarne il fitto panorama genetico e la forte connessione con i precursori per esplorare eventi nel passato dei suoi avi, in qualche modo connessi con il presente. L’egemonia dei Templari nel presente è altissima, questi si nascondo dietro la facciata della Abstergo che, nel suo nuovo aspetto di “Abstergo Entertainment”, utilizza le memorie genetiche per creare, grazie all’animus, videogame e altri prodotti di intrattenimento.
Assassin’s Creed 4: Black Flag – 2013
Dopo la morte di Desmond, gli equilibri tra Assassini e Templari non sembrerebbero mutati. Nel 2013 la Abstergo è tuttavia diventata una società dedita all’intrattenimento digitale, ed attraverso le memorie conservate nel DNA di diversi soggetti (tra cui lo stesso Desmond, da ora definito “Campione 17”, ed il cui cadavere è servito allo scopo). Il giocatore prenderà quindi il controllo di un anonimo e silenzioso impiegato della nuova Abstergo Entertainment il cui scopo sarà quello di scandagliare i ricordi genetici di Desmond rivivendo parte della vita di uno dei suoi antenati: Edward Kenway, padre di Haytham e dunque nonno di Connor, il protagonista di AC3. A far strada nel suo lavoro l’impiegato Abstergo avrà il suo supervisore, Melanie Lemay, che dopo avergli mostrato la struttura sita a Montréal lo esorterà a rientrare nell’Animus onde rivivere e dunque selezionare, i ricordi migliori della vita di Edward, cosicché i risultati possano permettere alla Abstergo di creare un nuovo prodotto di intrattenimento cosa che, per altro, la società aveva già fatto alla sua nascita grazie a “Liberation”, un videogame basato sui ricordi della assassina Aveline de Grandpré, ottenuti tramite i ricordi del fantomatico “Soggetto 1”.
A questo punto riviviamo le vicende di Edward, prima scoprendone le ragioni che lo portarono a partire per i Caraibi per intraprendere la vita da pirata (lasciando in Inghilterra sua moglie Caroline), poi di quelle che furono le vicende che lo portarono a diventare, quasi in volontariamente, un assassino. Il viaggio di Edward nell’ordine comincia quindi nel giugno del 1715, al largo di Cuba, dove resta vittima dell’assalto inglese al brigantino su cui prestava servizio come pirata (il Jacobite). Nel mezzo di uno scontro a colpi di cannone, per altro avvenuto proprio nel mezzo di una burrasca, Edward assiste impotente all’affondamento della nave, non prima che un misterioso uomo, arrembato il brigantino, riesca ad ucciderne anche il capitano. Abile timoniere, Edward manovra la nave fino alla disfatta nemica, ma quando sta per essere egli stesso ucciso dall’uomo misterioso, viene provvidenzialmente salvato da un’esplosione che affonda il brigantino e lo vede come unico superstite. Alla deriva, Edward riesce a raggiunge fortuitamente la spiaggia di Capo Bonavista, dove allo stesso modo riesce a salvarsi l’omicida che aveva ucciso il capitano della nave pirata, e dopo che questi gli offre del denaro per essere aiutato a raggiungere L’Avana, tra i due nascerà un diverbio relativo al denaro, che sfocerà prima in un inseguimento per la foresta, e poi in una colluttazione che porterà alla morte dell’uomo. Perquisendone il corpo senza vita alla ricerca di bottino, Edward rinviene invece uno strano cubo di vetro, al cui interno sembra intrappolata una goccia di sangue, nonché alcune mappe ed una lettera firmata dal governatore di Cuba, Laureano Torres y Ayala che, a quanto pare, è il committente del cubo e che dunque, presumibilmente, è disposto a d offrire per esso una lauta ricompensa.
Salvato il mercante Stede Bonnet che casualmente era stato avvicinato da alcuni inglesi sulla spiaggia della stessa isola su cui Edward era naufragato, si fa riaccompagnare da questi a Cuba presentandosi con le generalità dell’uomo che aveva appena ucciso, Duncan Walpole. A L’Avana, Edward si reca quindi alla villa del governatore, dove incontra il corsaro (e futuro governatore delle Bahamas) Woodes Rogers e Julien DuCasse, un francese esperto di armamenti, entrambi lì per incontrare il governatore. Dai discorsi che Edward sostiene abilmente, capisce che Walpole faceva parte di un ordine, quello degli Assassini, che aveva infine deciso di tradire per passare alla fazione contrapposta, i Templari, portando in pegno di fiducia i documenti e l’oggetto che aveva trafugato ai suoi confratelli. Quindi, incontrato Torres, Edward consegna i documenti ed il cubo di vetro e capisce che il tutto servirà al Governatore per accedere ad un luogo chiamato Osservatorio, la cui tecnologia permetterebbe di spiare qualunque singolo presente sul pianeta. L’unico grattacapo è che per accedervi servirebbe il sangue di un uomo chiamato “Il Saggio”, peraltro unico a conoscere l’esatta posizione in cui è nascosto l’Osservatorio.
Edward non è convinto delle motivazioni dei templari, ma è inizialmente spinto solo dal profitto. Desideroso di accaparrarsi un ricco bottino e spinto da una certa curiosità verso l’Osservatorio, decide infine di restare fedele ai templari tant’è che il giorno dopo li aiuterà a trattenere proprio il Saggio, catturato dai templari e portato a L’Avana, sarà ben presto vittima di un agguato dei locali Assassini che, tentando essi stessi di liberarlo, si scontreranno in strada con i templari, sebbene appaia chiaro che il Saggio sia riluttante verso entrambe le fazioni.
Ricompensato miseramente per i suoi servizi, e vagamente in colpa per le sorti dell’uomo che ha aiutato ad imprigionare, Edward si introduce quindi nella villa di Torres, con l’intenzione di liberare il Saggio ma viene purtroppo scoperto e catturato, e dopo essere stato imprigionato viene caricato su di una nave tesoriera diretta in Spagna, dove sarà poi consegnato ai Templari. Qui conosce un altro prigioniero, Adéwalé, un ex schiavo con cui collabora prima per liberarsi, poi per conquistare il brigantino che infine i due tengono per sé onde mettere su un ciurma pirata. Ribattezzato il brigantino “Jackdaw”, Edward ne diviene quindi capitano, ed Adéwalé il suo quartiermastro. Decisi a vivere da uomini liberi battenti bandiera pirata, i due si recano quindi a Nassau, città inglese divenuta un covo di pirati, dove si incontra di nuovo con i compagni delle sue primissime scorribande caraibiche, Benjamin Hornigold (sulla cui nave, la Benjamin, aveva anche prestato servizio) ed Edward Thatch, detto Barbanera, a cui si unisce poi James Kidd, tutti pirati intenzionati a mantenere intatta l’autonomia di Nassau.
Intanto, nel presente, l’impiegato Abstergo viene richiamato nell’ufficio di Olivier Garneu, Chief Creative Officer dell’Abstergo Entertainment. Questi chiede quindi al dipendente di concentrare le sue ricerche nel passato proprio sul luogo chiamato Osservatorio, complice l’interesse condiviso dal Kenway e convinto che il pirata lo abbia infine trovato. Richiesta che viene mascherata come fondamentale per la creazione del gioco a tema piratesco che la compagnia starebbe sviluppando, ma che in realtà – scopriremo attraverso mail e varie conversazioni opzionali – deriva dalla sede centrale della Abstergo, a questo punto più interessata al luogo in sé che al videogame.
L’impiegato comincia quindi la sua caccia nei ricordi, rivivendo attraverso Edward quella che è in primis la caccia all’uomo conosciuto come Saggio. Nel mentre Scopriamo che tra gli amici di Edward, lo stesso Kidd è un pirata, e questi cercherà costantemente di convincere Edward (un outsider che veste i panni di assassino senza esserlo realmente) della bontà della causa e della malvagità templare. Onde convincere Edward, Kidd lo invita persino in Yucatan, dove a Tulum potrà visitare il covo degli Assassini di cui Kidd fa parte. Edward viene mal accolto dai locali, e specialmente dal locale Mentore, Ah Tabai, ma lì scopre anche un misterioso monumento raffigurante il Saggio, che lui riconosce (essendo uno dei pochi ad averlo visto), meravigliandosi del fatto che la scultura sia di età pre-coloniale, e risalente addirittura ai Maya. A questo punto l’Ordine di Tulum subisce un attacco templare, causato per altro da quelle stesse mappe che Edward aveva venduto a Torres, tant’è che nonostante il suo aiuto, Edward viene cacciato dagli assassini che disprezzano l’egoismo e l’avidità del pirata.
In dubbio sul da farsi, ma fondamentalmente desideroso di trovare l’Osservatorio, Edward impiega il successivo anno a cercare il Saggio. Una nuova occasione si presenza nel 1717 grazie all’aiuto dei pirati Charles Vane e Jack Rackham, da cui Edward scopre che grazie ad una cospicua quantità d’oro, Torres sta per riscattare il Saggio a Kingston dalle mani di uno schiavista, tale Prins. Ucciso il carceriere con l’aiuto di Kidd (intanto rivelatosi una donna di nome Mary Read), ma sfuggitogli il Saggio, Edward si vedrà costretto a tornare a mani vuote a Nassau, città che per altro comincia a essere mal tollerata da Corona Inglese, tanto che questa instaurerà, nel 1718, un nuovo governatore, quello stesso Rogers che Edward aveva incontrato anni prima, ora più che mai intenzionato a estirpare i pirati dalle acque caraibiche.
Intanto nel presente l’impiegato Abstergo vive le costanti richieste di John Standish, un anonimo tecnico informatico, impiegato nella società, e che già precedentemente aveva richiesto al protagonista di violare l’Animus di un collega, offrendo una scusa futile. L’impiegato asseconda la richiesta di John, consegnando poi i dati ad un corriere nell’atrio della Abstergo, e dopo qualche giorno viene ricontattato dallo stesso John con lo scopo di violare la telecamera di sicurezza dell’ufficio di Olivier Garneau, cosicché John possa spiare un meeting tra questi, Melanie Lemay e Laetitia England (dirigente della Divisione Operazioni dell’Abstergo Industries, membro della Inner Sanctum dell’Ordine dei Templari e mandante di Daniel Cross nel tentativo di omicidio dei Miles). John fa pressioni sull’impiegato minacciando di denunciare la sua precedente violazione, sicché questi accetta, ed oltre a ciò viola il computer di Garneau, dai cui file riservati scopre che la Abstergo altro non è che la facciata del moderno Ordine dei Templari.
Nel passato, Edward è rocambolescamente fuggito da Woods Rogers che, arrivato a Nassau, ha concesso il perdono a quei pirati che abbandoneranno la bandiera nera per servire la Corona. Si unisce quindi Vane e Rackham, e con questi riprende la sua ricerca del Saggio. Purtroppo la caccia è breve perché ben presto la ciurma si ammutina sotto la guida di Rackham, abbandonando Edward e Vane su di un’isola deserta da cui il solo Edwars, dopo mesi, riesce a fuggire. Recuperata la nave si reca quindi a Kingston, e qui scopre che tra i nuovi alleati dei templari c’è anche il suo vecchio capitano e amico, Benjamin Hornigold che ha infine accettato il perdono della Corona. Hornigold, ora anche lui alla ricerca del Saggio, arruola quindi i corsari John Cockram e Josia Burgess a Príncipe che riescono infine a stanare il Saggio, che viene in ultima istanza salvato dallo stesso Edward che, individuatili, li uccide. Il Saggio, dopo una caccia durata quasi quattro anni, decide infine di fidarsi di Kenway, presentandosi a questi con il nome di Bartholomew Roberts. Questi propone quindi un patto ad Edward: condividere le ricchezze dell’Osservatorio a patto che Edward lo aiuti a recuperare alcune fiale contenenti delle gocce di sangue, in possesso però di Benjamin Hornigold. Edward accetta, e uccidendo Hornigold ottiene le fiale con cui Roberts apre l’Osservatorio rivelando il suo contenuto: un misterioso manufatto il cui potere è quello di vedere ciò che vede qualunque uomo il cui sangue verrà inserito nel manufatto stesso. Edward non fa in tempo a godersi il bottino che Roberts lo tradisce, e dopo averlo tramortito lo consegna agli inglesi che, in attesa di giustiziarlo, lo imprigionano a Port Royal.
Di nuovo nel presente, l’impiegato è stato sospettato di essere responsabile delle falle nel sistema, sicché viene rinchiuso in un bunker sotterraneo, dove verrà trattenuto fino a che non sarà chiara la sua innocenza. A questo punto arriva John che, liberandolo, cerca di convincerlo di volerlo aiutare. Questi, tuttavia, cerca a tutti i costi di far sì che una misteriosa entità (scopriremo poi essere Giunone), prenda il corpo dell’impiegato. Il piano di John tuttavia fallisce, e dopo essere fuggito l’impiegato torna alla sua postazione dove rientra nell’Animus.
Ora è il 1720, ed Edward ha passato in prigione diversi mesi. In estate viene però liberato dal mentore Ah Tabai, a cui chiede aiuto per liberare Mary Read e la piratessa Anne Bonny, arrestate ma ancora vive perché incinte. I due liberano Mary ma non Anne, che infine muore tre le braccia di Edward. Datosi all’alcol a causa di una forte depressione, Edward ne verrà fuori solo quando grazie al fidato Adéwalé, ora assassino, riceverà indietro la Jackdawn, con la proposta di unirsi definitivamente agli Assassini. Alla ricerca di un modo per lenire i suoi sensi di colpa per l’andazzo disastroso degli eventi, Edward dunque accetta e viene addestrato, cominciando nel 1721 la sua caccia ai Templari. Uccide quindi Woodes Rogers, Bartholomew Roberts e Laureano Torres e recupera il manufatto che anni prima aveva trovato nell’Osservatorio, luogo in cui ritorna per rimetterlo a posto, convinto che il potere dell’oggetto sia troppo grande e dannoso. A questo punto la missione di Edward è finita.
Tornati alla Abstergo, John obbliga l’impiegato a uscire dall’Animus, mostrandosi apertamente per la prima volta. Questi è un Saggio, cosa che si evince dal suo aspetto, identico a quello del pirata Bartholomew Roberts. I Saggi, infatti, sono tutti identici, il che spiega la somiglianza tra lo stesso Roberts e l’antica statua che Edward aveva rinvenuto a Tulun. Questo perché ogni saggio è la reincarnazione di Aita, il marito di Giunone. E proprio il ritorno di questa sulla Terra è la missione finale dell’uomo. John stordisce l’impiegato, e inietta un liquido nel corpo di questi, con l’intenzione di indebolirlo affinché non opponga resistenza alla possessione del corpo che Giunone vorrebbe attuare su di lui. L’uomo viene tuttavia salvato. Alcune guardie di sicurezza riescono infatti ad uccidere John prima che la possessione possa anche solo cominciare. Scosso ma giudicato innocente dalla Abstergo per le falle di cui era stato precedentemente accusato, l’impiegato riprende il suo lavoro e viene reintegrato. Alla fine di tutto viene ringraziato dal barista e dal corriere che aveva incontrato tempo prima. Questi infatti altro non sono che Shaun e Rebecca, compagni assassini del fu Desmond Miles.
Edward, intanto, scopre della morte di sua moglie per mezzo di una lettera, e scopre che da questa ha avuto una figlia che non ha mai conosciuto, e che lo sta raggiungendo via nave nei Caraibi. Rincontratosi con la bambina e salutati i suoi compagni redivivi di tante avventure pirata, nell’ottobre 1722 parte infine per Londra, deciso ad abbandonare per sempre la pirateria. Qui sposerà una nuova donna, da cui poi avrà suo figlio Haytham. Edward morirà nel 1735 dopo una dura battaglia con i Templari assieme a sua moglie ed a sua figlia Jennifer, lasciando vivo il solo Haytham, che cremerà le ceneri del padre per poi seppellirle assieme alle sue memorie ed alla sua spada. La stessa spada sarà poi ritrovata da Connor nel 1786.
Assassin’s Creed Rogue – 2014
Rogue riprende gli eventi nel presente ad un anno circa quanto accaduto in Black Flag. Il personaggio è di nuovo quello di un anonimo dipendente della Abstergo Entertainment stavolta impegnato sui ricordi di un ex assassino, poi convertitosi ai templari: L’irlandese Shay Patrick Cormac, che ha servito sotto la guida di Haytham Kenway quando questi fu Gran Maestro Templare delle Colonie in America. Il pretesto è causato da un errore tecnico. Mentre il dipendente scandaglia le memorie di Shay, si imbatte infatti in file segreto, apparentemente corrotto. L’accesso al file manda in crash i server Abstergo, mettendo il palazzo in modalità sicurezza. Scopriremo che questo è solo uno di diversi attacchi hacker degli Assassini, che ormai sparuti, cercano attraverso la tecnologia di minare il potere templare e quello della loro società, le cui ricerche nell’intrattenimento sono, ovviamente, una facciata atta a nascondere il rintracciamento di diversi artefatti dei Precursori. E dunque, nel tentativo di risolvere la situazione e di liberare lo stabile, Melanie Lemay, ora capo della Abstergo Entertainment di Montréal, ordina così al dipendente interpretato dal giocatore di rivivere la vita di Cormac, così da arrivare alla memoria “fallata” e, ripristinandola, risolvere così il problema di server che ha causato il danno.
Ci troviamo quindi nel 1752, facendo di Rogue un ponte narrativo tra gli eventi di Black Flag e quelli di AC III, ma anche con quelli del successivo AC: Unity. Shay Patrick Cormac è ragazzo da poco unitosi dalla confraternita americana, che viene guidata da Achille Davenport, poi mentore di Connor. Achille mal tollera il carattere di Shay, in cui rivede tanta buona volontà, ma anche tanta insubordinazione, e decide quindi di addestrarlo duramente, affinché il suo carattere venga temprato. Si allena quindi con Kesegowaase, un nativo americano che gli insegna l’arte della sopravvivenza, e con Hope Jensen, un’esperta di veleni. Infine stringe una forte amicizia con Liam O’Brien, un ragazzo che pure era stato preso da Achille come nuova leva della confraternita, e che insegna a Shay tutto quel che sa riguardo al tiro a segno, essendo un abilissimo pistolero. In concomitanza della fine del loro addestramento, il gruppo riceve poi la visita di un vecchio e rispettatissimo assassino, Adéwalé, che dopo gli eventi di Black Flag aveva liberato gran parte delle colonie dallo schiavismo europeo. Prestato servizio proprio sotto Achille, Adéwalé torna dal suo mentore per dar conto del fallimento di una importante missione: la caccia di antico manufatto dei Precursori è fallita, e per motivi ignoti, questo ha anche scatenato uno tsunami che ha causato moltissime vittime.
Shay e Liam, a questo punto, come promettenti reclute, vengono inviati da Achille alla caccia di due manufatti che potrebbero far luce su quanto accaduto, un manoscritto e una scatola, entrambi in qualche modo legati ai Precursori. Sicché i due partono per la loro missione, imbarcandosi sulla Morrìgan, la nave che Shay ha ottenuto all’inizio del suo apprendistato, sottraendola agli inglesi quando questi, insieme a Liam, era andato in soccorso di un altro assassino, Louis-Joseph Gautier Chevalier de La Vérendrye. Proprio Chevalier sarà il mandante della prima missione dei due, avendo saputo tramite un amico pirata (tale Le Chasseur) che entrambi gli oggetti sono nelle mani di un templare di nome Lawrence Washington. Shay lo rintraccia e lo uccide, ma l’uomo non è in possesso degli oggetti, e la stessa morte di Washington non dà a Shay alcuna soddisfazione, poiché questi era già destinato a morire a causa della tubercolosi. Shay comincia qui a interrogarsi sul senso della sua missione e, più in generale, sulla giustezza della causa degli Assassini, con cui trova diversi punti in comune con quel che sa dei Templari. In ogni caso la morte di Washington si fa foriera di importanti informazioni. Questi, infatti, in punto di morte rivela di conoscere la posizione dei due artefatti. La scatola è nelle mani di un certo Samuel Smith, mentre il manoscritto in quelle di tale James Wardrop.
La ricerca e la morte di Smith impiegano poco del tempo di Shay, Wardrop resta invece latitante per quasi due anni, durante i quali l’investigazione di Shay non si arresta, e gli permette di scoprire la natura degli artefatti e la loro connessione con la Prima Civilizzazione di cui, fino ad allora, era quasi del tutto all’oscuro. Si tratta insomma di due diversi e nuovi frutti dell’Eden, di cui gli Assassini dovranno comprendere l’utilizzo e, contemporaneamente, impedire che i Templari se ne impossessino. Siamo a questo punto nel 1756 e la situazione nelle colonie è molto tesa. Francia e Inghilterra battibeccano sul possesso delle terre americane fino allo scoppio della Guerra dei Sette Anni sicché la trama è ora contemporanea all’inizio dell’ascesa dei Templari narrata in AC3.
Ottenuti i due artefatti dopo la morte dei due templari che li possedevano, Shay e Liam chiedono aiuto ad un inventore del luogo, Benjamin Franklin (senza però rivelargli nulla di Assassini e templari), la cui conoscenza dell’elettricità permette loro di attivare la scatola per rivelarne i segreti. Come era successo quindi per Altair, questa mostra a Shay una mappa olografica, di cui però l’assassino non fa in tempo a prendere memoria. Quel che riesce a riconoscere nei diversi punti indicati dalla mappa è però la città di Lisbona, in Portogallo, di cui fa subito rapporto al suo maestro Achille. Questi lo manda perciò oltreoceano, per scoprire come la città sia legata ai manufatti ed eventualmente rinvenire il manufatto che, infine, riesce a trovare in un tempio sotterraneo. Scopriamo quindi che il misterioso manufatto, sulla cui caccia si era perso Adéwalé, altro non è che un cristallo di colore nero ed a forma di stella. Intenzionato a recuperarlo per metterlo al sicuro, Shay quindi lo tocca ed al tatto il cristallo letteralmente si polverizza, scatenando sulla città di Lisbona un terremoto devastante, oggi noto come “il grand terremoto”, l’anno è il 1755.
La città viene quasi del tutto rasa al suolo. In una fuga rocambolesca, e complice la nave rimasta miracolosamente intatta, Shay riesce a mettersi in salvo ed a prendere il mare. Comprendendo quindi il potere del cristallo, e memore del racconto dello tsunami vissuto anni prima da Adéwalé, si sente macchiato dall’onta della strage di cui, a questo punto, si sente responsabile. Tornato in America accusa Achille di essere un folle e di avergli macchiato le mani di sangue e, in un impeto di rabbia, abbandona la confraternita che rinnegherà fino alla fine dei suoi giorni. Portato via da Liam che lo invita alla calma, Shay si rende conto che gli Assassini sono in possesso di scatola e manoscritto, artefatti che lui stesso ha messo nelle mani di Achille, e temendo che questi possa utilizzarli per cercare altri cristalli (con il rischio, dunque, di compiere altre stragi), decide di rubarli per consegnarli ai templari, nella speranza che ne facciano un uso migliore. Viene tuttavia scoperto, e nella fuga riesce a portare con sé solo il manoscritto, con il quale si tuffa dalla scogliera alle spalle della villa di Achille, facendo perdere così le sue tracce.
Viene quindi salvato dal Colonnello George Monroe, in realtà un Templare, ma con cui stringe una buona amicizia, specie perché Monroe, uomo onorevole, non aveva considerato dignitoso uccidere un uomo, per quanto nemico, già ferito e ad un passo dalla morte. Shay decide quindi di collaborare con Monroe in diverse occasioni, specie perché questi necessita sovente d’aiuto a causa della sua posizione militare nella sempre più violenta guerra tra Francia e Inghilterra. Infine, decide di donargli il manoscritto affinché lo custodisca nel suo forte, il William-Henry. Monroe, che tuttavia cade nel 1757 a causa di una dura battaglia in cui gli Assassini, per mano Kesegowaase, uccidono Monroe e rubano il manoscritto. Shay uccide il suo vecchio addestratore, che in punto di morte gli confessa di aver dato il manoscritto a Liam, sicché cerca di soccorrere il suo nuovo amico. Monroe tuttavia è spacciato, ma fidandosi di Shay affida a questi il suo anello, simbolo dell’appartenenza all’ordine, con il quale avrà la possibilità di essere arruolato dai Templari nonostante la sua appartenenza agli Assassini. Shay dunque accetta, e con il desiderio di mettersi a caccia di Assassini, si arruola infine nei ranghi templari, sotto la guida di Haythem Kenway.
Quest’ultimo chiede a Shay subito una prova di lealtà: rintracciare e uccidere un ben noto assassino: Adéwalé, reo di aver messo i bastoni tra le ruote troppo spesso ai templari, e complice il supporto che l’ex quartiermastro di suo nonno si stava impegnando a dare alle truppe francesi. Non senza titubanza, specie perché considera Adéwalé un uomo onorevole, Shay si mette alla sua caccia stanandolo e uccidendolo sotto gli occhi di Haytham che nella sua missione lo aveva accompagnato. Convintosi che Shay non è realmente più legato agli Assassini, lo mette quindi sulle tracce di scatola e manoscritto, che Shay rintraccerà solo dopo molto tempo, venendo a sapere che gli Assassini stavano cercando di replicare l’esperimento di Frenklin per aprire la scatola in quel di New York.
Shay si mette dunque alla loro caccia e, scoperto il luogo dove questi si nascondevano, ha una colluttazione con un’altra sua ex addestratrice, Hope, la maestra di veleni, che pur tentando di avvelenarlo finisce comunque vittima del ne-Templare. Da questa, Shay scopre inoltre del piano di portare la scatola lontana da New York via mare grazie all’aiuto di Chevalier, l’assassino che Shay aveva salvato con Liam alle origini del suo addestramento. Cormak rintraccia in mare Chevalier, lo raggiunge e infine lo uccide, ma non trovando la scatola capisce che il tutto era un depistaggio e che la scatola è ancora nelle mani degli Assassini. Rovistando tra le carte di Chevalier, Shay ritrova indizi relativi una sperduta località nel nord dell’Atlantico che riesce a raggiungere solo nel marzo del 1760 assieme al suo Gran Maestro Haytham. Qui, in una cripta sotto i ghiacci, trovano Achille e Liam alle prese con un altro cristallo. Achille comprende che Shay aveva ragione, e che non c’è modo di prenderlo senza distruggerlo, ma i templari fraintendono il dubbio e, temendo che gli Assassini stiano per scatenare un altro terremoto, avviano una colluttazione durante la quale Liam tocca accidentalmente il manufatto, scatenando dunque l’ennesimo terremoto. Mentre la situazione si fa sempre più drammatica, Haytham Achille ingaggiano battaglia, mentre Liam e Shay fuggono all’esterno dove poi anch’essi lottano, fino a che il terremoto non li fa precipitare entrambi da una rupe, occasione in cui Liam, sotto gli occhi dell’amico, perde la vita. Liam, morente, accusa Shay di essere un traditore, e riluttante lascia che questi prenda il manoscritto dicendogli che tuttavia lo scrigno è ormai al di fuori della sua portata, avendo Chevalier consegnato questo alla custodia di un uomo la cui identità non scoprirà mai.
Haytham intanto ha battuto Achille. Mentre questi sta per finirlo, Shay si frappone tra i due e fa sì che il templare lo risparmi. Haytham acconsente, ma prima di abbandonarlo lì, gli spara ad un ginocchio storpiandolo per sempre. A questo punto la confraternita americana è finita, e i Templari hanno imposto la loro supremazia sulle colonie. Haytham e Shay vengono recuperati dai templari a bordo della Morrigan e lì Haytham ordina al suo prediletto di rintracciare la scatola, ovunque essa sia, a prescindere da quanto ci impiegherà. Shay accetta la missione, pur sapendo che questa la porterà lontano, e solo nel 1776 riesce infine a rintracciare l’uomo che Chevalier aveva incontrato ed a cui aveva affidato la pericolosa scatola. Si tratta di Charles Dorian, padre dell’assassino Arno, protagonista degli eventi di AC: Unity. Rintracciatolo a Versailles, Shay lo coglie alla sprovvista e lo uccide davanti agli occhi si suo figlio, innescando così in questi l’impeto di vendetta che lo porterà ad essere un assassino.
Intanto nel presente, capiamo che il ricordo fallato che aveva causato il blocco della Abstergo era proprio quello relativo la fine di Dorian e il recupero della scatola dei Precursori. Nel corso delle rarefatte uscite dall’Animus abbiamo vissuto sotto gli ordini di Juhani Otso Berg, agente della Divisione Operazioni di Abstergo Industries e membro dell’Inner Sanctum dell’Ordine dei Templari. Insieme a Violet da Costa, Berg supervisiona i progressi del protagonista e i risultati nell’eradicazione del virus, ed alla fine di tutto chiede al dipendente Abstergo di caricare il tutto non in Helix (ovvero il sistema cloud con cui le varie sedi Abstergo condividono i progressi sui vari progetti Animus), ma nella rete degli Assassini, così da mostrare loro quanto sia deviata la loro causa. Le rivelazioni sono uno shock per gli assassini, tanto da portare a quelli che saranno gli eventi nel presente narrati poi in Unity. All’impiegato viene concesso, come premio, quello di accettare di entrare nei templari e di servire sotto Berg, l’alternativa sarà la morte, sapendo ormai troppo riguardo la lotta tra templari e Assassini.
Riguardo invece Shay, ucciso Dorian e recuperata la scatola riprenderà il mare per tornare all’Ordine Templare instauratosi in America in cui militerà sino alla morte, avvenuta in data e modi mai specificati. Grazie alla serie a fumetti Assassin’s Creed: Last Descendance sappiamo che anche i suoi eredi restarono fedeli all’ordine sino ad oggi.