Dalla Parigi rivoluzionaria alla Londra Vittoriana, seguendo i passi delle mire della dea Giunone
Ultimo giro sul carrozzone dei ricordi, per l’ultimo frammento di questo lungo, anzi lunghissimo speciale riassuntivo contenente tutte le trame dei principali capitoli di Assassin’s Creed. A questo punto abbiamo ripercorso buona parte della trama della serie, ripercorrendo con i racconti del passato anche le gesta degli Assassini del presente, sebbene proprio queste si siano fatte, a poco a poco, più rarefatte e fumose. E dunque in questo ultimo episodio seguiremo i panni di altri anonimi personaggi del presente, intenti a scandagliare le memorie storiche di alcuni degli Assassini della più recente storia europea. Un episodio che ci dividiamo tra Parigi e Londra, città a lungo soffocate dal giogo templare infine liberate, e più di recente di nuovo soffocate dalla doppia minaccia dei templari e della dea Giunone.
Assassin’s Creed Unity – 2014
Riprendendo gli eventi dopo un tempo indefinito da quelli dei precedenti titoli, Unity ci fa vestire ancora una volta i panni di un ignoto tester della Abstergo, intento nella prova della beta di quello che sarà un videogame ambientato durante il Sacco del Tempio di Parigi del 1307 (“La Tragedia di Jacques de Molay”), anno in cui il Re di Francia, Filippo il Bello ordinò di catturare e giustiziare il Gran Maestro Templare Jacques de Molay. Questi è in possesso di una spada e di un libro, importanti tesori connessi ai Precursori, che sono però stati trafugati proprio durante il sacco e perciò Molay ordina ad un confratello di recuperarli e metterli al sicuro. Il cavaliere Templare si mette quindi subito alla ricerca del maltolto, e rintracciato il responsabile (ovviamente un assassino), recupera i manufatti e li nasconde in una cripta, per poi finire egli stesso ucciso da un secondo assassino. Molay viene poi catturato e processato, e viene messo al rogo in pubblica piazza morendo sotto gli occhi di di Filippo il Bello e papa Clemente, contro cui scaglia una sorta di maledizione, il 18 marzo del 1314.
Completato il ricordo, il tester Abstergo viene contattato direttamente tramite l’Animus dagli Assassini, per mezzo di una donna che si fa chiamare “Vescovo”. Questa ci mostra un video che racconta di come la Abstergo sia cercando degli uomini chiamati “Saggi” e ci viene spiegato che questi sono personaggi il cui DNA è a tripla elica (avevamo incontrato ben due di questi durante gli eventi di Black Flag) e contiene connessioni ai Precursori. La Abstergo, scopriremo, ha recuperato il cadavere di John Standish e con questo ha avviato un programma di ricerca sotto il nome di “Progetto Fenice”, il cui scopo è quello di analizzare e decifrare il particolare genoma dei Saggi. Temendo che la buona riuscita del progetto possa portare a conseguenze imprevedibili (presumibilmente tra cui un maggior controllo e consapevolezza dei vari artefatti dell’Eden), gli Assassini chiedono al dipendente Abstergo di aiutarli, scoprendo nei ricordi di un Assassino parigino, Arno Dorian, la posizione di una tomba di un Saggio, François-Thomas Germain, il cui ritrovamento è, peraltro, uno degli scopi della Abstergo stessa.
Presumibilmente il protagonista accetta, diventando così un iniziato degli Assassini, e trovandosi a rivivere buona parte della vita di Arno Dorian (qui un errore di trama: Arno è infatti incluso nel Progetto Campione 17, quello cioè dedicato ai geni di Desmons Miles, a cui Arno non è tuttavia imparentato in alcun modo). Ci troviamo quindi a Versailles, il 27 dicembre 1789, giorno in cui un giovanissimo Arno accompagna suo padre Charles ad un incontro con Re Luigi XVI a cui, scoprirà dopo poco, parteciperò anche François de la Serre, e proprio con la figlia di questi, Elise, Arno farà amicizia, giusto prima di rinvenire, assieme ai presenti, il cadavere di suo padre Charles, la cui morte è stata a lungo tramata da Shay Cormack, e infine perpetrata alla fine degli eventi di AC: Rogue.
Il bambino, orfano di padre ed anche di madre (questa, Marie, aveva lasciato il padre di Arno proprio a causa della sua affiliazione con gli Assassini) vine quindi adottato da de la Serre che, per altro, è il locale Gran Maestro dei Templari. A questo punto la storia fa un grosso salto in avanti, e ritroviamo Arno solo nel 1789, ormai maggiorenne, e intento a recuperare un orologio regalatogli dal padre prima che questi morisse. Mostrando un carattere irruento e poco temperante, finisce per litigare con un fabbro, tale Victor, dal cui impiccio verrà tirato fuori proprio da de la Serre, che lo ha cresciuto come un figlio nonostante le origini “assassine. Obbligato alle faccende per punizione dallo stesso de la Serre, Arno smette di darsi da fare quando, voglioso di essere utile, intercetta una lettera indirizzata al suo padre putativo appena allontanatosi di casa. Segue quindi la carrozza di De la Serre, in viaggio verso una Riunione degli Stati Generali in cui si infiltra di nascosto, ma creando scompiglio si vede costretto a fuggire senza recapitare il messaggio.
Torna quindi a casa e da lì cerca di avvalersi delle sue abilità per una nuova infiltrazione, quella ad un ballo a cui la famiglia de la Serre, e dunque Elise, è stata invitata. Desideroso di passare del tempo con la ragazza di cui è innamorato e corrisposto, Arno abbandona la lettera sulla scrivania di de la Serre e vestitosi di tutto punto si infiltra nella sala da ballo dove subito va incontro alla ragazza. La presenza di un intruso è tuttavia stata scoperta, e Arno si vede costretto a scappare trovandosi ad assistere, durante la sua fuga, all’omicidio di de la Serre di cui viene erroneamente ritenuto colpevole dalle guardie.
Arrestato e portato nella Bastiglia dove incontra un altro incarcerato, Pierre Bellec, nella cui cella vede scritti sui muri degli strani simboli. Arno, dotato inconsapevolmente dell’Occhio dell’Aquila, viene obbligato da Belelc ad usare le sue capacità, pretesto più che altro per parlargli degli Assassini, di cui egli stesso fa parte ed in cui ha servito sotto la guida del padre di Arno, Charles. Bellec convince un riluttante Arno ad unirsi agli Assassini per onorare la memoria di suo padre e, per quanto possibile, addestra Arno in carcere, fintanto che il 14 luglio 1789, in occasione della presa della Bastiglia, i due hanno l’occasione di evadere nel bel mezzo della Rivoluzione.
Evaso, Arno torna alla tenuta de la Serre, dove però trova soltanto Elise. Questa gli addossa la colpa della morte di suo padre François, non avendo fatto sì che questi ricevesse la lettera che lo avvisava dell’attentato perpetrato per mano di alcuni traditori templari. Elise rivela inoltre di essere ella stessa una Templare, e conscia dell’affiliazione di Arno agli Assassini lo scaccia interrompendo con questi ogni rapporto. A questo punto Arno, comincia a vagabondare per Parigi, alla ricerca del covo degli Assassini che, infine, capisce essere nella Sainte-Chapelle. Qui viene accolto da Bellec e fa la conoscenza del Mentore Honoré de Mirabeau che lo ufficializza parte della confraternita.
A questo punto gli Assassini del presente, per bocca di Vescovo, ci comunicano del loro definitivo interesse verso Arno, chiedendoci di scandagliarne a fondo la vita alla ricerca di un contatto tra questi e il Saggio che, stando alle loro informazioni, si sarebbe dovuto trovare a Parigi proprio in quegli anni. A questo punto, rientrati nell’Animus, la storia fa un ulteriore passo in avanti, presentandoci un Arno completamente addestrato secondo i dogmi del Credo, e pronto ad assistere Bellec, suo addestratore, nell’omicidio di un certo Arpinon, contrabbandiere legato ai Templari scoprendo, attraverso questi, l’identità dell’uomo che uccise tempo prima il suo padre adottivo, tale Charles-Gabriel Sivert. Proprio Sivert, su ordine della Confraternita, diventa quindi il primo obiettivo di Arno, la qual cosa succede senza intoppi ed anzi, Arno scopre di avere la capacità di poter osservare i ricordi delle sue vittime, e proprio nei ricordi di Sivert scopre che quest’ultimo aveva un complice, soprannominato per le strade di Parigi, Roi des Thunes, che a questo punto diventa il suo incarico successivo.
Setacciando Parigi alla ricerca del “Re”, Arno si fa strada presso la Corte dei miracoli (luogo di riunione di mendicanti ed emarginati) dove trova uno degli sgherri del Roi des Thunes, il medico Aloys la Touche che su consiglio di Donatien de Sade (il celebre “marchese”), non affronta ma pedina fino alla sua clinica dove, infine, gli estorce la posizione del Roi des Thunes il cui covo è nelle fogne. Arno stana il Re e lo uccide e dai ricordi di questo estrapola il momento in cui il Roi des Thunes uccise de la Serre, e di come il Roi e Sivert altro non erano che pedine di un terzo personaggio, che però resta ignoto. A questo punto de Sade gli consiglia di rivolgersi a François-Thomas Germain, rinomato orafo e gioielliere, nonché l’unico ad essere commissionato del lavoro delle spille dei templari, una delle quali era stata usata proprio per uccidere, senza troppe tracce, l’usurpato de la Serre.
A questo punto siamo nel 1791, in marzo Arno trova e interroga Germain in rue Saint-Antoine, dove presta servizio nel suo laboratorio. Questi gli rivela che la commissione delle spille gli è arrivata da un certo Chrétien Lafrenière che Arno, senza consultare il Consiglio del suo ordine, decide di uccidere, ritenendo di avere prove a sufficienza sul suo operato da Templare. Tuttavia, si ricrede quando dei ricordi di questo scopre che Lafranière altri non era che l’uomo che attraverso la sua lettera aveva cercato di salvare de la Serre, e non l’usurpatore che ne aveva causato la morte. Torna quindi al covo degli Assassini dove ragguaglia il Consiglio sulle proprie azioni ma viene aspramente criticato per queste, ritenendo l’Ordine che Arno agisca per vendetta e senza realmente seguire il Credo. Gli viene quindi concessa un’ultima possibilità, oltre cui viene minacciato di essere estromesso. Riprende quindi le sue indagini e viene a conoscenza di un’imboscata del ramo riformista dei Templari ai danni di Elise, la sua amata, poiché questa è ovviamente un ostacolo verso l’elezione del nuovo Gran Maestro che, si scoprirà, altri non è che Germain, il gioielliere che si era dimostrato collaborativo, e che è in realtà nientemeno che un Saggio, il cui scopo è quello di innescare una rivolta contro il re di Francia, per ottenerne il controllo.
Salva quindi la ragazza e la convince a chiedere aiuto agli Assassini per mettere fine alle trame dei riformisti, ormai una minaccia persino per gli stessi templari. Del resto il padre di lui e quello di lei si erano impegnati nella formazione di un patto di non belligeranza tra Templari ed Assassini, e proprio il tentativo di mantenerlo in piedi aveva portato alla nascita dei riformisti Templari. Condotta presso la sede dell’ordine, questa chiede quindi il supporto del Gran Maestro Assassino Mirabeau, che memore del patto non scaccia la ragazza, ma le accorda un attimo di valutazione sul da farsi. La presenza di Elise, tuttavia, infastidisce Bellec che disgustato dalla presenza della templare, e da Mirabeau che sembra propenso ad aiutarla, uccide il Gran Maestro davanti agli occhi di tutti, per poi finire egli stesso vittima della lama di Arno. Con la confraternita nel disordine e con il Gran Maestro appena assassinato, Arno viene infine scacciato dalla confraternita, reo di essere stato l’innesco di una serie i eventi che hanno portato il caos tra i ranghi degli Assassini.
Intanto per le strade di Parigi, la decapitazione pubblica di Luigi XVI ha dato il via alla Rivoluzione fortemente voluta da Robespierre, per altro Templare agli ordini di Germain (ora ufficialmente Gran Maestro dei Templari). Con l’aiuto determinate di Elise, Arno, ormai cane sciolto della confraternita, riesce a screditare Robespierre in pubblica piazza sicché questi, braccato dai due e dai gendarmi, si rintana nel suo ufficio dove viene infine raggiunto. Con la violenza i due estorcono a Robespierre il luogo in cui si trova Germain, e rintracciato il Tempio Arno ed Elise vi si dirigono, cominciando un lungo e duro combattimento contro Germain che, rivenuta la Spada dell’Eden (l’artefatto nascosto poco prima della cattura di Molay a inizio gioco) risulta quasi invincibile. Durante lo scontro Elise finisce vittima di un’esplosione di energia emessa dalla Spada, che però ferisce a morte anche Germain. Arno dà il colpo di grazia al suo nemico, e assorbendone i ricordi scopre che le sue vere intenzioni risiedevano proprio nella dipartita di Molay, la cui morte era un’onta indicibile per i Templari, che alleandosi con gli Assassini per mezzo di de la Serre, avevano così, a suo dire, completamente rinnegato il sacrificio dell’originale Gran Maestro francese.
Seppellita degnamente la sua Elise e recuperata la spada, Arno viene quindi riaccolto nella Confraternita che lo promuove a Maestro Assassino. Il corpo di François-Thomas Germain, intanto, viene smembrato e perso nelle catacombe di Parigi, il cui immenso ossario non permetterà mai a nessuno di rinvenirne i resti. Gli Assassini del presente a questo punto tirano un sospiro di sollievo, consci che la Abstergo mai e poi mai potrà servirsi dei ricordi di Arno per poter individuare la posizione del Saggio francese.
Attraverso una serie di dialoghi secondari, Unity ci permette di ascoltare alcune delle divagazioni di Giunone, ancora fortemente connessa alla Asbtergo. Questa inizialmente cercherà di convincere il giocatore sulla fragilità del Credo degli Assassini, per poi pian piano considerare il genere umano come corrotto e disgustoso. Attraverso quelle che sembrano frasi sconnesse, Giunone in realtà chiarisce al giocatore tre informazioni fondamentali.
- Che i templari in qualche modo lavorano per lei, sebbene per lei non contino le sorti dell’ordine, ma solo i risultati che questi otterranno per il tornaconto della dea. Questi, per altro, avrebbero come scopo di costruire un mondo digitale per tutti gli esseri umani attraverso l’Animus.
- Che la razza umana ha subito delle mutazioni genomiche. Questo presumibilmente fa riferimento al suo tentativo di materializzarsi sulla Terra prendendo il possesso di un corpo umano (come svelato in AC: Black Flag).
- Che esistono altri come lei che non sono stati ancora trovati o rivelati.
Assassin’s Creed Syndicate – 2015
Syndicate riprende nel presente quello che è stato il lavoro del “tester” del titolo precedente, ora ufficialmente un Assassino con il grado di Iniziato il cui compito sarà quello di utilizzare il sistema Helix (ovvero il cloud in cui è possibile rivivere esperienze interattive confezionate per mezzo di ricordi genetici) per rivivere la vita di una coppia di assassini inglese, i gemelli Jacob e Evie Frye, vissuti nella Londra vittoriana e rei di essere entrati in contatto con un nuovo e potente oggetto dell’Eden, la Sindone. Nel mentre scopriremo che anche Rebecca Crane e Shaun Hastings si sono infiltrati di nuovo nella Abstergo, stavolta con il compito di origliare un meeting segreto.
A questo punto ci troveremo nel 1858, anno in cui la confraternita inglese, ormai lontana da Londra a causa dello strapotere templare, riceverà una lettera con richiesta di aiuto da uno degli ultimi assassini rimasti in città: Henry Green, figlio dell’assassino indiano Arbaaz Mir (cui parte della vita è stata narrata nel videogame Assassin’s Creed: Chronicles – India) ed il cui vero nome è Jayadeep Mir. Green spiega che ormai la confraternita londinese è alle strette e che sulla città c’è l’egemonia di Crawford Starrick, Gran Maestro Templare, ma soprattutto magnate dell’economia locale, che attraverso società e industrie mantiene un controllo saldo tanto sulla politica quanto sul popolo.
A questo punto facciamo la conoscenza di Jacob ed Evie Frye, gemelli, entrambi Assassini con la ricerca di uno scopo, motivati, ma per ragioni diverse, a ridare grandezza e lustro alla confraternita inglese. I due dapprima sottostanno malevolmente alle richieste dell’ordine, uccidendo rispettivamente Rupert Ferris (di cui si occupa Jacob) e David Brewster (Evie). Poi proprio grazie allo scontro con Brewster, Evie fa la conoscenza di un piano dei Templari per utilizzare i frutti dell’Eden, due per la precisione, uno dei quali, durante la colluttazione avvenuta in un laboratorio per la ricerca voltaica, finisce per esplodere. Stanco Jacob della scarsa responsabilità affidatagli dalle missioni dell’Ordine, e curiosa Evie di scoprire di più sui veri piani dei Templari, di due decidono quindi di partire per Londra, dove si incontrano subito con Henry Green che, reo di aver inviato una lettera all’ordine, crede erroneamente che i Frye siano già alleati che l’ordine gli ha inviato per contrastare Starrick, motivo per cui i tre si uniscono ed escogitano un piano per liberare Londra.
Jacob propone quindi di partire dalle strade, formando una banda, i Rooks, il cui scopo sarà quello di controbattere ai “Blighters”, al soldo di Starrick. Nonostante la titubanza di sua sorella, Jacob mette effettivamente in atto il suo piano e, conquistando il quartiere di Whitechapel controllato dal templare Robert Kailock, ottiene alla morte di questi un intero treno, che i fratelli e Green utilizzeranno poi come quartier generale semovente.
Intanto nel presente assistiamo all’incontro di alcuni vertici Abstergo a cui partecipano due nuove figure del tavoliere templare: Isabelle Ardant, già membro di spicco dell’Ordine, e Álvaro Gramática da poco nella cerchia interna dei Templari e responsabile in capo al Progetto Phoenix. I due hanno una riunione in merito allo sviluppo del progetto, ed alla rimessa a punto di un team Templare, la Squadra Sigma, particolarmente noto per efficienza e brutalità. Alla Sigma il compito di rintracciare un particolare oggetto dell’Eden, il cui utilizzo non è per ora specificato. A questo punto Rebecca e Shaun irrompono nell’edificio con l’obiettivo di catturare Isabelle ma questa, avendo previsto l’attacco degli Assassini, prepara una contro-trappola, facendo prontamente arrivare sul posto proprio la Squadra Sigma composta Otso Berg e Violet da Costa, ovvero due dei personaggi che avevano gestito l’emergenza verificatasi nella sede Abstergo di Montréal e narrata negli eventi di AC: Rogue. Rebecca e Shaun rischiano di avere la peggio, ma Vescovo, che sta seguendo il tutto attraverso un minidrone, fa esplodere quest’ultimo creando per gli Assassini una possibilità di scappare.
Intanto nel passato, Jacob e Evie incedono nella conquista di Londra, liberando a poco a poco diversi quartieri dall’influenza di Starrick. Per far ciò cominciano, grazie a Green, a conoscere alcuni dei membri di spicco della società londinese tra cui: Charles Dickens, Frederick Abberline, Alexander Graham Bell, Florence Nightingale, Edward Hodson Bayley, e un giovane Arthur Conan Doyle. Ed attraverso questi (non tutti Assassini, ma per lo più concordi sulla necessità di liberare la città da Starrick) cominciano dapprima a minare il monopolio delle telecomunicazioni imposto dalla locale compagnia telegrafica di Starrick, poi decidono di investigare sul tonico che una compagnia di Starrick usa per avvelenare la città, tenendo il controllo sulla parte più povera della popolazione. Grazie all’aiuto di Charles Darwin che pure si era imbattuto nel tonico venefico, Jacob risale al capo della manifatturiera grazie a un tale, Richard Owen, e da lì risale a John Elliotson, un chirurgo che si diverte ad eseguire sui suoi pazienti le più bizzarre sperimentazioni in nome del progresso Templare. Jacob uccide quindi Elliotson liberando le strade dal tonico di Starrick, e infligge un altro duro colpo al ramo locale blocco templare.
Evie, intanto, non trovando appoggio nella causa attraverso suo fratello, più interessato all’aspetto “criminoso” della loro attività con i Rooks, decide quindi di affidarsi a Green che, essendo stato discepolo del padre di lei, condivide appieno l’ideale di liberazione di Evie che, proprio sugli insegnamenti del padre in merito al Credo, trova le sue più fertili radici. Grazie all’aiuto di Jacob riesce quindi a rintracciare un vecchio manoscritto appartenuto ad un Assassino, e nel farlo si imbattono nella spietata Lucy Thorne, studiosa britannica e soprattutto occultista dell’Ordine dei Templari. A questo punto Evie e Green scoprono che il manoscritto apparteneva a nessun’altro che ad Edward Kenway, il leggendario Assassino pirata che dopo la fine dell’era della pirateria proprio a Londra aveva trovato la pace. Si recano quindi a casa di Kenway, presidiata dai templari, ed in una stanza sotterranea e segreta ritrovano i restanti appunti di Edward sull’artefatto che, a quanto pare, proprio lui aveva rinvenuto in un momento della sua vita tenuto nascosto persino ai suoi confratelli. I due scoprono quindi che il secondo artefatto dei Precursori (quello che le era stato accennato da David Brewster) è a effettivamente a Londra e che questo dovrebbe corrispondere ad una sindone, sebbene neanche Kenway specifichi i poteri dell’oggetto misterioso.
Completata la missione Jacob e Evie cominciano ad avere i primi diverbi, cominciando sempre più a dividere le proprie strade. Evie, in particolare, contesta al fratello la sua mancanza di fedeltà alla Confraternita, dimostrando di essere più interessato al denaro che al Credo. Jacob invece accusa Evie di essere troppo legata al ricordo del padre defunto, e che il Credo è solo una scusa per nascondere l’ossessione nel voler seguire le orme paterne. Divisi, ma fondamentalmente uniti dalla causa dei Rooks che sempre più sta liberando le strade di Londra, i due cominciano quindi a sviluppare due piani personali (e involontariamente paralleli) per ciò che concerne il futuro di Londra. Jacob, quindi, intenzionato a colpire Starrick nelle finanze escogita metodi per poterne diminuire il capitale, e una ghiotta occasione si presenta quando Pearl Attaway, ricca e ambiziosa donna d’affari, si presenta al Frye come aspirante socia in affari. Questa è tuttavia una Templare, nonché cugina di Starrick, e quando tradisce Jacob nel tentativo di farlo fuori, al Frye non resta che ucciderla levandola di mezzo. Si mette poi sulle tracce del banchiere di Starrick, il signor Twopenny, che nonostante ricopra il ruolo di Governatore della Banca d’Inghilterra, effettua continue rapine al suo stesso istituto di credito, così da arricchirsi sulle spalle dei propri sventurati clienti. Compreso l’imbroglio, ed atteso il momento adatto, infine anche Twopenny muore, ucciso sempre da Jacob proprio durante una delle sue rapine.
Evie intanto si è messa insieme a Green alle calcagna della Sindone, utilizzando una mappa rinvenuta sempre in casa Kenway e contenente la posizione di moltissimi luoghi segreti degli Assassini, probabilmente atti proprio al conservamento di preziosi, e comincia a investigare presso di essi. Dopo aver inutilmente visitato alcuni dei covi segnati sulla mappa, tutti posizionati presso monumenti particolarmente significativi della storia di Londra, Evie rintraccia infine nei presi della Cattedrale di St. Paul la chiave di quello che dovrebbe essere il luogo che conserva la Sindone: La Torre di Londra. Qui incontra per un’ultima volta la Thorne, che durante la sua ricerca già le si era contrapposta, ed in uno scontro finale, finalmente, la uccide. Questa rivela a Evie che la Torre non contiene la Sindone come credeva, e che anzi è plausibile che l’assassina non scoprirà mai dove si trova il prezioso oggetto, né che ne comprenda lo straordinario potere di cui la reliquia è dotata.
Jacob intanto sta procedendo nella sua opera di smantellamento della compagnia di Starrick, restando quasi del tutto all’oscuro dei piani di sua sorella, a differenza di Evie, che invece resta molto vigile sull’operato del fratello, impegnandosi anche per mettere una pezza ai numerosi disagi che le conseguenze delle sue azioni creano sulla città. Convinto di perpetrare una causa giusta, Jacob continua quindi la sua epurazione templare. Arginato il potere economico di Starrick, e venuto a conoscenza delle brame di quest’ultimo sulla politica londinese, scopre dunque che un templare, detto il Duca di Cardigan, brama per uccidere il Primo Ministro Benjamin Disraeli. Jacob si precipita dunque sul luogo e, specie grazie al supporto della moglie di Disraeli, riesce a individuare l’assalitore e, prima che sia troppo tardi, lo uccide. A questo punto gran parte di Londra è stata liberata, e Jacob Frye è una personalità molto nota in città, tanto che Maxwell Roth, popolarissimo e rispettato criminale al soldo di Starrick, decide di contattare il Frye ed escogita con Jacob un piano per collaborare ed assassinare Starrick il cui potere è ormai irrimediabilmente minato. Roth e Jacob, dunque, cominciano a smantellare insieme i restanti pezzi della Starrick, ma quando il criminale si dimostra così senza scrupoli da essere pronto a far esplodere una fabbrica piena di bambini, Jacob ripensa all’alleanza e, dopo una colluttazione nei pressi del Teatro Alhambra, uccide infine anche Roth, mentre questi quasi in uno stato di follia rivela a Jacob il suo desiderio di portare il mondo nel caos.
Intanto nel presente Giunone si è manifestata all’Iniziato per mezzo di una serie di messaggi criptici. Questa, per motivi che non saranno mai del tutto chiari, mostrerà all’iniziato frammenti di vita di una discendente dei Frye, per la precisione della nipote di Jacob, Lydia, che combattendo per Churchill durante i giorni della Prima Guerra Mondiale, contribuì a combattere un gruppo di Templari comandato da una spia particolarmente abile che si scoprirà poi essere un Saggio. Giunone, pertanto, attraverso la sua influenza attraverso “il Grigio” (la dea definisce così il mondo digitale in cui si trova costretta a vivere sotto forma di IA nascosta nei server Abstergo), obbliga l’iniziato a rivivere i ricordi, attraverso cui non solo scopriamo che il Saggio contro cui si frappone la Frye è completamente posseduto dallo spirito e dalle memorie di Aita (il marito originale di Giunone), ma che questi aveva tentato di instaurare un culto alla dea prima che Lydia lo scovasse e lo uccidesse.
Green, intanto, grazie all’aiuto del maharaja Duleep Singh, ha scoperto che la Sindone si trova a Buckingham Palace, per la precisione all’interno di una cripta la cui posizione segreta è raggiungibile per mezzo dei progetti di un recente restauro che, a quanto pare, ne evidenziano la presenza. Tuttavia, ben prima di escogitare un modo per infiltrarsi a palazzo, Evie ha l’ennesimo ed ultimo battibecco con Jacob. Questi, infatti, si vanta di aver smantellato l’intera corporazione di Starrick e di averlo messo con le spalle al muro, accusando la sorella di essere stata inutile. Evie, invece, serve a Jacob il conto delle sue azioni, cercando di spiegargli delle innumerevoli volte in cui proprio lei ha dovuto impegnarsi per mettere una pezza ai suoi errori. I Frye decidono a questo punto di dividersi definitivamente e di prendere ognuno la propria strada, ma ecco che Green li interrompe di colpo, rivelando loro che quella sera stessa si terrà un galà al Buckingam Palace, e che lo stesso Starrick vi parteciperà per rubare la Sindone e, con essa, attentare alla vita dei reali. Nonostante la discussione e la convinzione sul fatto che sia meglio dividersi, i gemelli Frye decidono quindi di collaborare un’ultima volta, ed insieme si infiltrano a Buckingam Palace dove infine rinvengono i progetti con la posizione della cripta, ma non la chiave, che viene recuperata invece da Starrick che per primo accede alla cripta. Proprio in quest’ultima, situata sul fazzoletto di terra nel mezzo del lago artificiale della magione, i gemelli Frye si scontrano infine con Starrick che indossando la Sindone (dotata del potere di curare istantaneamente ogni ferita) contrasta con facilità i due gemelli che, collaborando, riescono infine a soggiogarlo ed ucciderlo, mettendo così fine all’egemonia templare sulla città.
Resisi conto che la loro forza è nella collaborazione, e non nel combattere divisi, i gemelli Frye decidono quindi di restare uniti, e di proteggere assieme le sorti dell’ordine e di Londra, non solo con il titolo di Maestri Assassini, ma anche con quello di Cavalieri, titolo che viene insignito loro (ed a Green) dalla Regina Vittoria I in persona, che riconosce ai Frye un apporto determinante tanto alla salvezza della sua vita che a quella dell’Impero Britannico. Conclusa la battaglia Jacob e Evie riportano la Sindone al suo posto, ritenendo fosse meglio nasconderla al mondo.
A questo punto le memorie Animus sono complete e gli Assassini moderni, nelle figure di Shaun, Rebecca, e della Maestra Assassina russa Galina Voronina, arrivata a Londra su richiesta di Vescovo, possono dedicarsi al recupero della Sindone. Purtroppo però sul posto trovano Otso Berg, da Costa, e Isabelle Ardant intenti a recuperare la Sindone sicché, pur non senza riluttanza, il team di Assassini è costretto a combattere. Lo scontro è particolarmente violento. Berg finisce privo di sensi, Rebecca viene colpita da un proiettile e Shaun riesce ad uccidere la Ardant, mentre da Costa riesce infine a scappare con la Sindone. Gli Assassini hanno quindi fallito, mentre la da Costa riesce a riportare ai laboratori di Gramática il prezioso oggetto che, scopriamo, non è semplicemente in grado di rigenerare i tessuti compromessi, ma riesce a ripararne le cellule. Il manufatto, quindi, sarà fondamentale per il Progetto Phoenix il cui scopo ultimo non è, come si riteneva, quello di mappare il genoma dei precursori, ma di creare da zero un clone di questi per scopi che, a questo punto, sono inimmaginabili. Consegnata la Sindone a Gramática, de Costa a questo punto invoca Giunone, per cui scopriamo la donna ha sempre lavorato. La dea, dunque, dimostra di essere alle spalle della Abstergo non solo per supportarne parte delle motivazioni, ma anche per comprometterla, avendo i propri personalissimi piani sulla Sindone e, forse, sugli altri oggetti dell’Eden.
Per quanto riguarda Jacob e Evie, i due passeranno a Londra gran parte della loro vita, sino a quando nel 1914, con il conseguente scoppio della Prima Guerra Mondiale, lasceranno la città per ritirarsi in campagna.