Assassin’s Creed Unity: quello che sappiamo fin ora
La saga di Assassin’s Creed con il terzo capitolo ha cominciato ad arrancare a livello creativo, diciamocelo, la volontà di Ubisoft di offrire un Assassin’s all’anno aveva in qualche modo fatto sorgere il dubbio che di differenze evolutive se ne sarebbero viste ben poche coi capitoli futuri, con il Black Flag si sono concentrati sulle battaglie navali lasciando sostanzialmente il gioco “vero” invariato in termini di gameplay, celando il tutto con il full HD e le texture in high definition. Ubisoft è conscia del potenziale della saga ed è per questo motivo che ha deciso di creare un capitolo esclusivamente dedicato alle piattaforme di nuova generazione (PC, Xbox One e Playstation 4), presentato allo scorso E3. Assassin’s Creed Unity ha subito fatto scattare la sensazione che qualcosa fosse finalmente cambiato. Abbiamo avuto conferma nell’ultimo mese e mezzo dell’evoluzione concettuale di alcune meccaniche chiave con le quali Ubisoft è intenzonata a rilanciare la serie anche su next gen e se il buongiorno si vede dal mattino, con il nuovo Unity ne vedremo delle belle.
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Cominciamo col dire che le battaglie navali non si vedranno, ci hanno messo una pietra sopra, il tutto si svolgerà nella Parigi di fine ‘700 durante gli anni della Rivoluzione Francese: caduto il potere del Re una misteriosa presenza influenzerà gli eventi della storia con l’intenzione di sfruttare il momento poco felice a proprio favore e dominare la scena. In tutto questo interviene il nuovo protagonista, Arno Dorian, che dovrà cercare risposte e smascherare chi sta dietro alla misteriosa presenza di cui sopra, prima grande novità è l’introduzione della cooperativa online che influenzerà anche la campagna principale, ci verrà segnalato con quanti partecipanti (un massimo di 4 giocatori) è consigliabile affrontare quel determinato tipo di missione, starà a noi decidere se rispettare o meno il parametro, massima libertà dunque in un open world che si propone come il nuovo standard per il genere. Tecnicamente Assassin’s Creed Unity allo stato attuale lascia a bocca aperta, il frame rate è solido (eccetto nella fase vista alla Ville Lumiére, giustificabile comunque dal numero dei passanti davvero esagerato, ancora più esagerati nel dettaglio) la scelta di riscrivere da zero un titolo popolare come questo si vede tutta nelle meccaniche di movimento di Arno, con animazioni sempre realistiche e dinamiche che andranno ad influire anche sulla possibilità di continuare un’evoluzione dovendo scendere verso il basso semplicemente tenendo premuto il tasto X (quadrato su PS4), in questo modo vedremo il nostro eroe scendere con la stessa agilità usata per salire, il tutto si tradurrà in un’esperienza più fluida e soddisfacente. Assassins’ Creed Unity introduce una modalità “a basso profilo” che permetterà di ripararsi automaticamente in prossimità di punti specifici dello scenario, tipo angoli o nascondigli, in questa modalità sarà più facile raggirare le guardie che ci inseguono (da non confondere con l’occhio dell’aquila). Tutto ciò si traduce in un approccio stealth più significativo che pare rendere finalmente giustizia al concetto stesso di assassino che agisce nell’ombra. Anche il combat system è stato rivisto, snellito del superfluo (slow motion in primis) e reso più veloce e ostico: è richiesto più impegno nel destreggiarsi tra una lama e l’altra rispetto al passato e in termini di credibilità visiva anche qui si stanno già toccando livelli altissimi.
Assassini in salsa next-gen?
Graficamente il gioco si presenta davvero in ottima forma, qualità del dettaglio d’interni ed esterni elevatissima, cura maniacale e fedeltà storica nella ricostruzione della Parigi dell’epoca, non si farà fatica a riconoscere monumenti storici e si rimarrà affascinati dalla sensazione di realismo che si respirerà girovagando per le strade della città. Ambientazioni ricche di elementi dinamici faranno da cornice a un gioco che per quanto visto fino a ora ha tutte le carte in regola per far perdonare a Ubisoft le polemiche post Watch Dogs. Ci auguriamo che stessa sorte non tocchi anche ad Unity ma considerando la scelta di tagliare fuori dai giochi (e finalmente cazzo) i vecchi hardware per dedicarsi esclusivamente a quelli di nuova generazione ci fa ben sperare per questo ambizioso progetto.
Non ci resta che aspettare il 28 Ottobre per avere conferma dell’avvenuto cambiamento, le premesse per un giocone della Madonna sembrano esserci tutte a patto che si possieda una tra Xbox One, Playstation 4 o (scelta consigliata) PC.