25enne arrestata per aver minacciato di dar fuoco alla sede del Wit Studio, produttore dell’adattamento anime de L’Attacco dei Giganti
Una giovane ragazza di 25 anni, residente nella città di Ōsaki nella prefettura di Miyagi, è stata arrestata oggi con l’accusa di aver inviato lettere minatorie al Wit Studio, studio d’animazione dietro alla produzione dell’adattamento anime de L’Attacco dei Giganti.
Sebbene la notizia sia stata diffusa solo oggi, l’arresto è avvenuto lo scorso mercoledì e la donna ha confessato di essere l’autrice della mail inviata allo studio. Secondo quanto riferito dalle forze di polizia nipponiche, il testo della mail recitava, molto semplicemente “Entro una settimana darò fuoco al vostro studio.”
Poche parole che, comprensibilmente, hanno allarmato il team del Wit Studio che, oltre ad adottare ulteriori misure di sicurezza, ha provveduto ad avvisare il prima possibile le forze dell’ordine. Una reazione decisamente comprensibile, visto anche quanto accaduto, meno di due anni fa, alla sede della Kyoto Animation.
L’incendio alla sede della Kyoto Animation
Come ricorderete, nel mese di Luglio del 2019, venne appiccato un incendio doloso alla sede del celebre studio d’animazione che ha prodotto opere come La malinconia di Haruhi Suzumiya, Full Metal Panic e Violet Evergarden. A seguito dell’incendio molto materiale prodotto dallo studio venne consumato dalle fiamme e, ancor peggio, l’incidente si trasformò presto in una vera e propria strage.
Tra gli impiegati morti sul posto e quelli trasportati d’urgenza in ospedale dove, purtroppo, non sopravvissero alle ferite e alle gravi ustioni riportate, la conta dei morti salì a un totale di 36, mentre quella dei feriti si fermò a 33. Come detto, una strage.
L’autore del folle gesto fu presto identificato e arrestato con l’accusa di incendio doloso e omicidio. A oggi, i motivi che spinsero Shinji Aoba a compiere quella follia non sono stati resi noti e, purtroppo, non si è trattato di un caso isolato. Già nei mesi successivi all’incendio, lo studio ricevette altre minacce, alcune delle quali portarono a diversi arresti.
Fonte: ANN