ATTENZIONE! Questo articolo contiene spoiler più grandi del Gigante Colossale riguardo la serie anime di Attack on Titan. Se non siete arrivati alla fine della seconda stagione vi consigliamo di evitarlo.

Sembra un giorno come un altro in città, eppure nell’aria aleggia una strana sensazione. Improvvisamente un’ombra si alza dalle mura, voltandosi verso quel punto si vede qualcosa sorgere dalla cima: una mano, poi una testa. Non può essere… è un Gigante! Com’è possibile? Quelle mura sono alte 50 metri, non dovrebbero esistere mostri tanto grandi, cosa diamine sta succedendo? Ma eccolo li sempre più vivido, sempre più spaventoso. Un enorme essere con le sembianze di un umano senza pelle che si affaccia da quella barriera come a volerci guardare uno per uno, come a volerci comunicare che la fine è giunta. Sui volti della gente si intravede il terrore, eppure nessuno muove un muscolo, tutto sembra congelato nel tempo. Un rombo assordante rompe il silenzio. Nella nostra unica difesa ora c’è un buco, causato da quell’essere che sfida ogni logica. Non passa molto tempo prima che uno sciame di Giganti irrompa all’interno dando inizio ad un massacro senza precedenti. 
Quel giorno riaffiorarono alla mente dell’umanità il terrore di essere assoggettati da quelli, l’umiliazione di essere tenuti in gabbia. [Armin Arlert]

Siamo soli nell’universo? C’è vita dopo la morte? Ma soprattutto… cosa diamine c’è in quello scantinato?

Shingeki No Kyojin, in italiano tradotto come L’Attacco dei Giganti, un’ opera che si è fatta largo con le unghie e con i denti fino ad essere riconosciuta anche fra coloro che non si sono mai approcciati al panorama nipponico di anime e manga. Un mix entusiasmante, ed un po’ steampunk, di azione, splatter e misteri… tanti, ma tanti misteri. Un’ambientazione estremamente originale ed intrigante ideata da un nuovo maestro come Hajime Isayama, che ha dato vita ad un mondo nel quale l’umanità si è rifugiata dietro delle mura per sfuggire ai Giganti, esseri antropomorfi che attaccano e divorano chiunque gli capiti a tiro. Molte cose si potrebbero dire di Isayama, e piaccia o non piaccia il suo stile, di certo è innegabile come negli anni abbia dimostrato una grande abilità di sceneggiatore e di orchestratore di trame a lunga gittata. Con ogni capitolo riesce a incuriosire il lettore in modi sempre nuovi, andando a creare dubbi, teorie e suggestioni. Non solo: è abile anche nel svelarli, tali misteri. Lo fa in maniera molto scrupolosa e accurata, in modo da sfruttare pienamente il fattore suspense e far capire che l’unico modo per avere una risposta è continuare a seguire le imprese di Eren, Mikasa e compagni. Come se non bastasse, in diverse occasioni la risposta ad un quesito porterà solo all’insorgere di nuovi misteri che porteranno a scoprirne poi altri ancora, in un intenso ritmo a cascata capace di ammaliare chiunque. E sono questi, soprattutto, i pregi della serie che l’anime è riuscito a trasporre con fedeltà sul piccolo schermo. Dalla prima puntata andata in onda nell’Aprile 2013 si sono susseguite 2 stagioni, più una terza iniziata da poco e noi siamo ancora qui a interrogarci e farci domande. I misteri, in quel mondo sull’orlo dell’estinzione, non han fatto altro che infittirsi, perciò oggi noi di Stay Nerd siamo qui per vedere insieme a voi 3 grandi enigmi che non hanno ancora avuto risposta e che speriamo di vedere chiariti in questa stagione.
In questo articolo ci riferiremo unicamente all’anime, i lettori del manga probabilmente conosceranno già buona parte delle risposte.

1 – Cosa sono i Giganti?

Il mistero di chi o cosa siano i Giganti sorge sin dal primo episodio. Cosa si sa di loro? Quasi nulla, purtroppo. Tutto ciò che viene detto (e che i personaggi sembrano sapere) è che sono mostri enormi ed antropomorfi affamati di carne umana e che hanno capacità rigenerative tali da impedirgli di morire, a meno che non vengano colpiti alla collottola. Ma qual è la loro origine? Perché mangiano gli umani? Tutto ciò non ci è dato sapere. L’aura dell’ignoto che li circonda inoltre si fa sempre più complessa puntata dopo puntata, specialmente con la scoperta dell’esistenza di persone in grado di trasformarsi in Giganti, tra cui lo stesso Eren. Era scontato allora pensare che i due mostri che hanno contribuito a distruggere Shiganshina (il colossale ed il corazzato) siano stati controllati da qualcuno. Ciò verrà infatti chiarito nella seconda stagione dove verrà rivelata anche l’identità di questi ultimi. Si trattava di Berthold e Reiner, i quali sostenevano di averlo fatto perché non avevano altra scelta. Cosa avranno voluto dire? Dopo questa rivelazione l’autore ci colpisce però con uno schiaffo in pieno volto, con alcuni flashback, e il ritrovamento di uno strano gigante nel villaggio di Connie, sembra avanzare la possibilità che tutti i Giganti, non solo quelli “senzienti”, possano in realtà essere degli umani trasformati. Sarà vero? E’ questa la loro origine? E allora chi li ha trasformati contro il loro volere in creature carnivore e senza umanità? E se non fosse così allora quegli indizi sono solo una coincidenza? O è tutto un gioco di Isayama per farci credere quello che vuole? L’ultimo episodio ci ha anche rivelato che un gigante senziente nasce quando uno non senziente divora un umano in grado di trasformarsi restituendo a questo il suo libero arbitrio e conferendogli le capacita di quello consumato. Ciò non spiega però l’origine dei giganti normali e comunque questo sarà ciò che è successo anche a Eren? Le teorie sono molte ma per ora l’unica cosa certa è che per avere una risposta dovremo attendere e vedere cos’altro ci riserverà la terza stagione, consapevoli che ogni rivelazione potrebbe sconvolgere la concezione che abbiamo di quella realtà.

2 – Cosa c’è oltre le mura?

Ce lo siamo chiesti tutti: cosa si nasconde al di là di quelle mura così alte a parte i Giganti? Le opinioni a riguardo sono molte: il mare, come sostiene Armin; Il deserto, visto in un flashback di Ymir; altre città abitate che nascondono segreti oscuri; magari ognuna di queste o forse nulla, può darsi ci sia solo campagna a perdita d’occhio e niente più… anche il One Piece potrebbe essere un’opzione a questo punto. 
L’autore ci sta dando piano piano qualche vago indizio con immagini sporadiche, che però non chiariscono del tutto ed anzi non fanno altro che alimentare i dubbi e le possibilità. Oltre quel recinto che protegge gli esseri umani, ma che al contempo li intrappola in una gabbia controllata da qualcuno, potrebbero celarsi le risposte ai quesiti che ci portiamo appresso dalla prima stagione. La terza serie per ora ci ha mostrato la possibilità che in passato gli umani vivessero al di fuori per poi esser portati dentro le mura dal re, ma finché Eren non riuscirà a portare le ali della libera nel mondo esterno dovremo accontentarci degli indizi che il maestro Hajime ci lancia di tanto in tanto come molliche di pane, cercando di costruire da soli la nostra teoria.

3 – Qualunque cosa legata al padre di Eren

Questa non è proprio una domanda, ma non si può riassumere tutto ciò che lo riguarda in un solo quesito. Probabilmente una delle figure più enigmatiche della serie, Grisha Jaeger è riuscito a creare più misteri di qualunque altro personaggio visto finora. Ogni cosa che ha fatto o detto per il poco tempo in cui è apparso ha dato vita a domande e teorie. Dopo l’attacco alla città, vengono mostrate delle immagini in cui inietta qualcosa a Eren dicendogli che lo avrebbe aiutato. Che sia quello ciò che ha permesso al ragazzo di trasformarsi in gigante? Inoltre da a quest’ultimo una chiave per lo scantinato di casa sua, sostenendo che li avrebbe trovato tutte le risposte (il perché Eren faccia di tutto tranne che recarsi nello scantinato è ancora da capire). Potrebbe conoscere il segreto dei Giganti? Dopo di che non si avranno più sue notizie, nonostante sembrino tutti dar per scontato che non sia morto. Le domande riguardanti quest’uomo di conseguenza non fanno che accumularsi: chi è veramente? Dov’è andato? Quali segreti nasconde? Cosa c’è in quella dannata cantina?

Conclusioni

Quest’opera è sicuramente resa avvincente dalla dinamicità dei combattimenti e dai numerosi misteri, ma tuttavia ci chiediamo quando finalmente cominceremo ad avere delle risposte degne di questo nome. Certo, averle tutte e subito non sarebbe nello spirito dell’autore, ma la paura di non riceverne affatto o, peggio, di riceverne di stupide non ci fa dormire sonni tranquilli. Vedere una simile costruzione della suspanse rovinata da una soluzione non all’altezza rischierebbe di guastare tutta l’attesa. Nella speranza che le nostre aspettative non siano tradite, possiamo comunque continuare a goderci un’anime dalla qualità sempre altissima.

Mirko Ferrari
Nasce in uno sperduto paesino della Lombardia, e sin da piccolo adora friggersi il cervello con videogiochi vari fin quando non scopre l’oscuro e dispendioso tunnel dal quale non uscirà mai: i fumetti. Accanito lettore e collezionista soprattutto di manga, scrive cercando di condividere la sua opinione su qualunque cosa gli passi fra le mani, anche quando nessuno la richiede. Quando non sta leggendo boiate o morendo su Bloodborne, si dedica alla sua passione per la musica (credendosi un chitarrista), alla scoperta di nuovi video di gattini nell'internet o alla ricerca dell' One Piece. Frequenta la facoltà di ingegneria, per lo meno fin quando non riuscirà ad avverare il suo sogno di conquistare il mondo.