Baby 2, prosegue la serie tv ispirata al caso Parioli
Abbiamo lasciato Chiara e Ludovica in un momento piuttosto tragico della loro esperienza di baby squillo. Ora Baby 2, la serie tutta italiana ispirata allo scandalo nazionale, scritta dal collettivo GRAMS*, ha fatto ritorno su Netflix il 18 ottobre con altri sei episodi nei quali le due protagoniste e le persone che le circondano si muovono sempre più in maniera dissennata, camminando sul filo del rasoio e coinvolgendo molti più personaggi di prima per raccontare il disagio generazionale vissuto dai teenagers. Lo hanno fatto anche Elite, Tredici e molte altre, in cui i rapporti con gli adulti e i drammi della vita sono al centro della narrazione, spesso a discapito dei teenagers stessi che, come personaggi, non sempre riescono ad emergere e a risultare profondi come vorrebbero far credere di essere.
Un nuovo anno scolastico al Collodi
Ormai Chiara e Ludovica, dopo il finale della prima stagione, hanno iniziato a comprendere la pericolosità delle loro attività, eppure proseguiranno in quello che definivano un gioco e che ora si sta facendo sempre di più un lavoro, con tanto di utilizzo dei social per “promuoversi” e comunicare con i possibili clienti, stavolta anche senza uomini come Saverio che facciano da tramite.
Ad un certo punto le due ragazze quasi si scambiano di posto: in Baby 2, Chiara è più dissoluta e disinibita e si fa coinvolgere sempre di più da Fiore, diventando anche più sicura di sé con gli uomini che la adescano; Ludovica perde invece la propria disinvoltura, è spaesata e intimorita, non gioisce e non sfoggia più con lo stesso orgoglio i regali e i soldi che guadagna. Queste nuove differenze fra le due amiche vengono sottolineate anche dalla telecamera: vedremo spesso Chiara inquadrata di schiena, voltando le spalle ad una vita di finzione con i propri genitori, mentre vedremo Ludovica sempre frontalmente, mentre pare essere alla ricerca di aiuto, pur rigettandolo se le viene offerto, temendo di esser ingannata e sfruttata ancora.
In questa fase di presa di coscienza delle due ragazze, cambiano di conseguenza anche le dinamiche con alcuni compagni, che prima facevano più da contorno: Fabio vive più apertamente la propria omosessualità, non senza difficoltà, ma comunque senza nascondersi come invece fa Brando, compagno al quale vende marijuana e che reprime sé stesso per non subire prese in giro dal gruppo di amici capeggiato da Niccolò. A questi infatti si sono aggiunti due vecchi compagni ritornati dal loro viaggio studio in Canada e Camilla, che invece è ritornata dall’America più vendicativa che mai nei confronti della sua ex migliore amica Chiara.
In tutto questo gli adulti risultano ancora una volta secondari, quasi assenti e indifferenti a ciò che avviene fra i ragazzi. Il padre di Fabio, ad esempio, sembra voler accettare l’orientamento del figlio ma è più concentrato nella sua nuova relazione con la madre di Ludovica, che cerca aiuto anche a livello economico. Monica, compagna del padre di Damiano, continua a non avere intenzioni chiare nei confronti di Niccolò con cui però continua ad avere una relazione clandestina. Solamente un nuovo personaggio tra le mura di scuola cercherà di far qualcosa nel concreto, anche se naturalmente sarà pur sempre difficile entrare a contatto con il mondo così confuso e cupo di Ludovica e Chiara senza averlo vissuto “dall’altra parte”.
Infatti, come ultima nuova aggiunta, ci sarà Natalia, un’altra prostituta che Damiano si troverà costretto ad accompagnare dai vari clienti e che rappresenterebbe il possibile futuro di Ludo e Chiara, un futuro in cui non avranno libertà di scelta e per niente luccicante come i vestiti e gli accessori con cui si mettevano in mostra finora le due studentesse del Collodi. Purtroppo sarà solo Damiano a comprendere questa visione, senza riuscire a dialogare con Chiara, ormai trascinata dagli eventi e dall’ebbrezza che sembra darle la possibilità di decidere quali uomini incontrare.
Cosa è cambiato in Baby 2?
Baby 2 è una stagione più psicologica. I ragazzi vivono in modo più consapevole, anche se alcuni danno ancora più importanza alle apparenze. In particolare, il trio Chiara-Ludovica-Damiano sembra sapere che è solo questione di tempo prima che si scopra qualcosa e infatti sanno di essere osservati e tutti e tre saranno prima o poi messi alle strette dalle circostanze.
La stagione dunque ha tratti decisamente più maturi e crudi della precedente, infatti era stato anche annunciato da Benedetta Porcaroli, interprete di Chiara, e Alice Pagani ovvero Ludovica: Baby 2 soffre meno delle censure che furono applicate sulla prima stagione, poiché il collettivo GRAMS* era consapevole che la serie avrebbe coperto un mercato molto più ampio di quello nazionale.
Nella nostra scorsa recensione, infatti, avevamo accennato al fatto che uno spettatore italiano avrebbe potuto aspettarsi qualcosa di spinto ma non si era vista alcuna scena esplicita dell’attività delle ragazze. Stavolta, invece, sono presenti scene di sesso abbastanza evidenti, anche se si mantengono comunque piuttosto soft, trattandosi pur sempre di una storia riguardante minorenni.
Alcune correzioni tecniche ma si può ancora migliorare
Si notano abbastanza in fretta, perciò, i nuovi accorgimenti presi per Baby 2 ma anche alcune caratteristiche e difetti che permangono come eredità della prima stagione.
Il suono, in generale, è migliorato: nella prima stagione, le voci dei ragazzi non si sentivano abbastanza mentre ora i dialoghi sono più udibili, anche se rimangono piuttosto superficiali.
I personaggi appaiono per la maggior parte bidimensionali, piatti e caratterizzati superficialmente, soprattutto ora che se ne aggiungono altri e dunque diventa più difficile gestirli tutti. Le uniche ad evolversi e ad andare oltre sé stesse sono Ludovica e Chiara, tra le quali si percepisce almeno un minimo di conflitto, insieme ai drammi personali di ciascuna. La performance migliore rimane, anche questa volta, quella di Alice Pagani, consapevole del suo fascino, dei propri movimenti e della propria espressività, seguita da un Riccardo Mandolini che riesce a rendere bene la crescita di Damiano, nonostante l’intreccio faccia fatica a decollare.
Fortunatamente, la sceneggiatura sembra aver deciso di abbandonare almeno il linguaggio terra terra della prima stagione, molto infarcito di espressioni e cadenze dialettali non sempre necessarie. Ora la comunicazione fra i giovani protagonisti appare più naturale, meno forzata da colloquialismi inutili. Comunque anche in Baby 2 prevalgono i momenti di musica, quella più in voga e prodotta da artisti altrettanto giovani: sono ben due le canzoni di Billie Eilish, I love you e When the party’s over, scelte per due particolari occasioni; a queste vengono affiancate nuovamente canzoni dei London Grammar, in particolare Wild Eyed e The Truth is a Beautiful Thing. Insomma, canzoni con titoli e testi che si sposano bene non solo con quel che viene rappresentato ma anche con lo stato d’animo di una generazione che sempre di più si rispecchia in tematiche dark e introspettive.
“L’adolescenza è così. Una scoperta continua.”
Ormai è chiaro che il caso Parioli faccia solo da ispirazione, dato che alcuni dettagli della vicenda reale non sono inclusi nella serie, almeno per il momento. Infatti, per come finisce la stagione, possiamo tranquillamente aspettarcene una terza ma non possiamo prevedere come si evolveranno le cose. Certamente non bene e nemmeno possiamo immaginare chi avrà la peggio fra Chiara e Ludovica.
Quello che sappiamo con certezza adesso è che Baby 2 non è una serie-denuncia e, anzi, cerca di non giudicare. Come precisato da Benedetta Porcaroli in un’intervista, non vengono esaltati dei modelli ma si racconta una storia di scelte e sbagli, compiuti da adulti ciechi e da giovani che vogliono crescere e scoprire in fretta il mondo fuori dal loro acquario, quello di cui parlava proprio il personaggio di Benedetta all’inizio della prima stagione. La scoperta di questo mondo, però, può rivelarsi prematura e deludente e pur di non ammetterlo, alcuni sono disposti ad accettare di immergervisi sempre di più fino a ricoprire le proprie vite di bugie. Quelle di Ludovica e Chiara hanno i giorni contati e presto avranno fine.