Dalla carta alle nuvole
Siamo in un periodo di transizione dalla carta verso il digitale, e ancora ci troviamo di fronte e molte persone che, come me, preferiscono il feeling della carta agli schermi digitali. Indubbiamente la scrittura al computer ha rivoluzionato diversi aspetti della nostra vita, dalla mera dattilografia ai più diversi campi lavorativi e di studio. La possibilità di digitalizzare i propri documenti o appunti, o anche di poter effettuare le stesure di testi e varie in modo rapido ed editabile è stato uno dei grandi progressi tecnologici del XX Secolo, ed oggi non è raro trovare in certi ambiti, come ad esempio quello universitario, la naturale associazione tra la carta e il digitale benché, ovviamente, carta e penna vadano ancora per la maggiore.
Ad alcuni sembrerà quasi antico, dati i computer con batterie da quasi dieci ore che è possibile acquistare oggi, ma le abitudini sono abitudini, e ci sono persone che si trovano meglio “alla vecchia maniera” e che non si sono dimenticate come si scrive a mano. Il bello del mercato è soprattutto questo: cerca di accontentare tutti.
Nel caso specifico vi viene in soccorso Wacom, azienda leader nella produzione di digitalizzatori e tavolette grafiche, che con la sua nuova Bamboo Folio, cerca di trovare una quadra che unisca la scrittura su carta e l’ovvia comodità di avere quanto si è scritto in digitale, pronto all’uso.
Folio si presenta come un ibrido tra un’agenda e un block notes con i fogli di carta tradizionali in formato A4 e A5, e una penna.
Ma cosa fa Bamboo Folio? Molto semplicemente converte, per mezzo della connessione tra la base dell’agenda (molto simile ad una tavoletta grafica) e una app, quello che scrivete in un file, tramite la pressione di un tasto con la possibilità – ovviamente – di aggiungere quello che si vuole in corso d’opera. Il dispositivo funziona in tandem con l’applicazione Wacom Inkspace, che permette poi di caricare i file su Dropbox per poterli scaricare su computer, operazione necessaria date le scarse possibilità di modifica offerte dall’app stessa, ma anche qualora non aveste a portata lo smartphone, Folio immagazzina in memoria fino ad un massimo di 100 pagine, per poi poterle scaricare tutte insieme a lavori finiti. Inoltre è possibile utilizzare la funzione live, per trasmettere in tempo reale sull’applicazione quello che si sta facendo su carta, e il cosa farne sta soltanto alla vostra creatività, nonostante non sia difficile immaginare applicazioni social della suddetta funzione.
La prima cosa che colpisce di Bamboo Folio è la sua bellezza. Come Wacom ci ha ben abituato, il feeling positivo si avverte già dalla confezione in cartone rigido, bianco con i font tipici di Wacom e poco testo atto a presentare il prodotto. Aperta la scatola, avvolta da una protezione in plastica, risiede quindi la nostra “agenda”, da noi testata in formato A4, e pertanto non troppo dissimile per formato ad un quadernone dei tempi della scuola. Pur vero che non è propriamente comodo mettersi in borsa un volume di questo formato, la Folio si presenta con delle misure voluminose (257 x 200 per il formato A4), trovando una soluzione ai problemi di ingombro grazie ad uno spessore minimo, con circa 19 mm, per un peso complessivo di appena 460 grammi. Al tatto la qualità dei materiali è eccezionale. La “copertina” della Folio si presenta a tutti gli effetti come quella di una qualunque agenda, con un rivestimento plastico (per altro facilmente ripulibile con un panno umido) di colore grigio scuro. All’interno troviamo poi un paio di alloggiamenti per tessere e biglietti da visita, lo spazio riservato alla penna (il cui grip è pensato anche per un’impugnatura mancina) e ovviamente l’alloggiamento per il blocco dei fogli. Al tatto la Folio è ammaliante, e la sua estetica minimalista ma pulita le conferisce un aspetto semplice ma professionale. Nel complesso è piacevolissima da utilizzare ma anche molto bella da sfoggiare.
Per quanto riguarda i risultati, la digitalizzazione è davvero molto accurata, e il dispositivo non vi darà mai il sentore che ci sia qualcosa che manchi o che non sia stata passata dalla carta al digitale, ed il bello è che, a patto di poggiarsi sul blocco della Folio, è possibile davvero utilizzare qualunque tipologia di carta, fino a uno spessore di 8mm. C’è anche da aggiungere che la penna ha una bella presa, è piacevole e comoda, e soprattutto ha 1024 punti di pressione, permettendo di riconoscere il tratto in maniera piuttosto accurata per un prodotto sicuramente non professionale dal prezzo contenuto (150€ circa per la versione A4, contro i 204€ per quella A5). La Folio è inoltre predisposta per lavorare in tandem, anche con l’app Bamboo Paper, che assieme alla succitata Wacom Inkspace, permette di poter modificare la versione digitale dei documenti aggiungendovi non solo qualunque cosa ci si sia dimenticati di scrivere, ma anche colori con diverse texture, che vanno a emulare il tratto di un pennello, di una matita, di un pastello a cera e così via. Ottimo, ad esempio, tanto per disegnare quanto per tracciare schemi o semplicemente sottolineare appunti. Non manca ovviamente la possibilità di aggiungere immagini (su cui è possibile scrivere e disegnare), e condividere il tutto tramite i più comuni servizi di salvataggio cloud tra cui, naturalmente, quelli offerti da Wacom.
Folio è insomma uno strumento veramente versatile, che si rivolge principalmente a chi fa un largo uso di appunti, schizzi e note varie. Wacom, del resto, è ormai l’azienda leader nel campo delle tavolette grafiche, ed è facile immaginare che uno strumento come Folio si adatti bene a chi ha a che fare tutti i giorni con il disegno, tecnico e non. Tuttavia, considerato il prezzo abbordabile (“abbordabile” perché va decisamente considerata la qualità e la tecnologia che lo strumento offre, non da poco) è un prodotto che può tranquillamente accompagnare gli studi o, perché no, gli appunti in ufficio. Penso ai giornalisti in primis, che spesso partecipando a eventi, conferenze stampa e incontri hanno bisogno di appuntare cose per non farsele sfuggire di mente, ma anche agli scrittori che magari hanno qualche idea da buttare giù velocemente. In definitiva, con Folio si aprono prospettive di un lavoro comodo per chiunque, per mestiere, debba impugnare una penna o una matita, mantenendo intatto il feeling con lo strumento analogico che, ormai, sembrava prossimo ad essere surclassato dallo straordinario sviluppo digitale degli ultimi anni.
Verdetto:
Wacom Bamboo Folio è un bel prodotto. Parliamo di uno strumento versatile, intelligente, maneggevole ma soprattutto affidabile, come da garanzia per i prodotti Wacom, ormai un must per il disegno tecnico e fumettistico, e non solo. Agli standard “di base” di una tavoletta Wacom, Folio aggiunge in più un design curato e bellissimo, che unisce praticità, maneggevolezza ed eleganza. Ovviamente questo non è un prodotto per il disegno professionale, e non va a sostituire strumenti ben più tecnici e performanti come una Cintiq o una Intuos, ma va ad accostarsi a questi per tutte quelle necessità “pratiche” a cui una tavoletta grafica canonica, per forza di cose, non può rispondere. Non ultimo: in viaggio è un oggetto di rara comodità.