Una versione estesa tra la patch e il DLC.
Lo scorso marzo è uscito nelle sale di tutto il mondo Batman Vs Superman: Dawn of Justice, pellicola che noi di Stay Nerd, come potete vedere dalla nostra recensione qui, abbiamo bocciato per una lunga ed eterogenea lista di motivi. Non è stata una questione di preferenze personali (che possono, nel privato della propria anima, giustificare e compensare qualsiasi difetto) né di affezione corporativa verso altri brand (ci mancherebbe altro): al di là delle inevitabili controversie createsi, per quanto riguarda gli aspetti più tecnici della narrativa cinematografica, era un film poco riuscito.
Poi cosa succede? Succede che viene annunciata una versione estesa, con 30 minuti extra (per un totale di 180), con il lancio del Blu-Ray. E succede che, nel mondo, si diffondo voci di “gente ricreduta” e “pubbliche scuse” verso il regista Zack Snyder, provocate dalla visione del film come lui l’aveva concepito. E noi di Stay Nerd veniamo invitati alla proiezione in anteprima di tale Ultimate Edition.
Ma seguitemi un secondo. Per prima cosa, se si deve raccontare una bella storia per farci un film, parte (peraltro essenziale) del lavoro è riuscire a selezionare cosa mostrare per ottenere una versione adatta al grande schermo. Ora, non voglio dire che fare film da 3 ore sia vietato, ma è quantomeno insolito, e comunque ogni film di 3 ore deve essere, per efficacia strutturale, riducibile almeno a 2 ore e mezza senza perdite di comprensibilità. Un’eccessiva prolissità (di scrittura e/o registica) è un difetto.
Secondo ragionamento: se anche si fosse riusciti a ottenere un bel film lungo 3 ore, tagliare 30 minuti senza i quali la pellicola non solo è meno bella, ma si capisce di meno, sarebbe stata una decisione criminale. In questo modo, parte delle colpe sarebbe trasferita al montatore (quindi semmai le scuse a Zack Snyder gliele fa lui), ma non sarebbe certo scomparsa o perdonata. Se devo raccontarvi una barzelletta che dura 4 minuti nella metà del tempo, mi sbrigo e taglio qua e là, ma non posso saltare passaggi chiave per la battuta finale, o che riducano le vostre risate. Altrimenti non la racconto proprio.
Ad ogni modo, chiariti i precedenti due punti che spiegano il cinismo, più che lo scetticismo, con cui ci siamo approcciati a questa ingarbugliata faccenda, possiamo passare ad analizzare nel merito questa versione estesa. A cosa servono esattamente quei 30 minuti in più? Con essi, il film è migliore?
Sì, ma non abbastanza.
Spieghiamoci. I 30 minuti tagliati nella versione cinematografica servono a rendere la pellicola più “stabile”, sia dal punto di vista del ritmo e del montaggio, sia e soprattutto da quello narrativo. Le parti sviluppate nelle scene extra (e lasciatemi dire quanto sia negativamente incredibile doverne parlare come “scene extra”) sono quasi esclusivamente dedicate al dipanarsi del piano malvagio di Lex Luthor, per gettare cattiva luce su entrambi i super-uomini del film e metterli l’uno contro l’altro.
Si capisce meglio l’imbroglio dei mercenari nel deserto, si capisce perché i criminali col bat-marchio muoiono tutti una volta in prigione, si capiscono le testimonianze pubbliche rilasciate contro Superman e la meccanica della trappola esplosiva in Parlamento. Si nota una maggiore presenza di informazione contestuale fornita da tg e televisioni accese, tributo chiaro e “gustoso” (per chi sa) al fumetto milleriano d’ispirazione. E Clark Kent fa una telefonata imbarazzata a mamma Martha. A proposito…
I lati negativi della cosa. Ognuno, da questa mezz’ora in più avrebbe voluto vedere le proprie critiche idealmente ribaltate. Ma, ahimè, alcuni sogni sono destinati a rimanere tali. Perciò, per quanto la versione estesa sia decisamente più chiara e meno “assurda” in alcuni passaggi, non è proporzionalmente altrettanto migliore. Come un elaborato fuori tema che sviluppa meglio di prima alcuni dei propri argomenti, e magari corregge un paio di errori di grammatica, ma è ancora irrimediabilmente fuori tema.
Lex Luthor, con il suo piano ben congegnato, è ancora mosso da motivazioni piuttosto oscure (un padre violento? Complessi di inferiorità? È abbastanza?) e da una follia quasi isterica che continua a ricordare troppo da vicino altri cattivi famosi di casa DC. Cioè, un altro, il più noto di tutti. È vero che una volta, nei fumetti, Lex Luthor era uno scienziato pazzo un po’ così, ma che ci possiamo fare se riteniamo che la versione più austera di Azzarello avrebbe fatto una figura decisamente migliore? Ci sono ancora, e non voglio neanche entrare nel merito del “fattore Martha”, scivoloni di sceneggiatura, come Batman che insegue il camion su cui ha piazzato una trasmittente, rischiando peraltro di distruggerla nel processo, per poi scoprire grazie ad essa che il carico di una nave identificata con dati di Lex Luthor sta andando ai laboratori di ricerca di Lex Luthor. Il più grande detective del mondo. C’è ancora il cameo degli altri meta-umani, inserito in maniera del tutto anticlimatica (prima due brevi video senza sonoro, con la colonna sonora del film, poi un video parlato con cambio dell’atmosfera). C’è ancora il “sogno” di un futuro post-apocalittico che si riferisce a pellicole di cui non sappiamo niente, che sta lì a fare da necessaria scena d’azione (è la prima), un po’ assurdamente riempitiva se confrontata alle scene tagliate, che erano invece più che utili alla comprensione di questo film, e non chissà quale altro.
Quindi, stringendo, qual è il nostro parere ultimo su questa Ultimate Edition?
Eh, la questione del voto, sempre delicata, si rivela in questo caso quanto mai odiosa. Perché cosa stiamo valutando? Il film in generale? La sua mera versione estesa? Ma la dobbiamo giudicare come fosse una pellicola indipendente dal resto, fintamente immemori di quella dello scorso marzo? È davvero possibile non considerare le assurde meccaniche che hanno riservato a una delle storie più belle del fumetto super-eroistico (e non) un trattamento e un adattamento cinematografico sinceramente indegni? Quei 30 minuti extra, insomma, ci ripagano dei danni morali? O sono la prova definitiva di un peccato mortale? Vi preghiamo di prestare attenzione, oltre al fattore numerico, anche al ragionamento che c’è dietro, dato che senza di esso difficilmente avrebbe senso.