Non si può dire che la civiltà non avanza, però, perché in ogni guerra ti uccidono in un modo nuovo.
(Will Rogers)
La saga di Battlefield è oramai un mostro sacro degli FPS, uno dei due ultimi grandi titani insieme a COD. Battlefield è un po’ come il gorgonzola se vogliamo, o lo ami o lo odi. C’è chi se ne innamora perdutamente e c’è chi lo ripudia. Lungi dall’essere realistico, vanta comunque una impressionante abilità nell’immergere il giocatore in dei conflitti bellici immaginari (come per il 3 e il 4) o tristemente reali (come per l’1 e il vicino 5). Che siate o meno fan della serie, è innegabile che Battlefield sia impressionante sotto tanti punti di vista, e a parte il “triste capitolo” (che tutto sommato non era da buttare) di Hardline, ogni edizione cerca di superarsi, migliorando nel suo insieme, per raggiungere sempre più la perfezione. La perfezione è irraggiungibile giusto? Si. Eppure, ci si può comunque provare. Vediamo come quest’anno i ragazzi della Dice hanno cercato di migliorarsi.
Come un film, un bel film di guerra.
Battlefield vanta un motore grafico di tutto rispetto: il Frostbite 3 che si ricandida anche quest’anno per supportare le avventure dei giocatori. Dai numerosi gameplay e dalle possibilità di gioco date con gli accessi anticipati alle beta e alle alpha, si evince una grafica come sempre di prima scelta, che eccelle non solo nel gestire scenari lontani e cieli stellati, ma anche esplosioni e crolli tipici di Battlefield. Anche il comparto sonoro, sembra mantenere le ottime premesse del passato, come per l’1 infatti, i suoni delle armi saranno “copiati” dalle armi vere, rendendo il rombo delle nostre armi da fuoco più realistico che mai.
Sopravvivere nel campo di battaglia.
Forse sono due le grandi innovazioni che possiamo elogiare per prime, e forse anche le due più fondamentali. Sarà finalmente possibile rilanciare indietro le granate caduteci vicino, possibilità tristemente negataci a lungo. E la seconda, vedrà la possibilità di giostrare al meglio il combattimento da stesi, assumendo pose più variegate rispetto al classico “stare stesi a pancia in giù”, che in fasi concitate e ravvicinate degli scontri era piuttosto debilitante. Un altra cosa piccola ma che faceva la differenza, era il fatto che bisognasse rompere il vetro di una finestra per poterci passare attraverso. In questa edizione potremo semplicemente sfondarla alla bene e meglio, senza dover perdere tempo. Per chi non ha giocato, può sembrare una piccola cosa, ma per chi ci ha speso parecchie ore sopra, saprà che quando un carro punta la torretta verso di voi, o una granata entra in casa, abbandonare lo stabile il prima possibile fa la differenza tra morte e sopravvivenza. Battlefield 5 porta inoltre una nuova grande novità, chiunque potrà rianimare un commilitone ferito. Il medico semplicemente lo potrà fare molto più in fretta, ma anche il geniere di turno potrà risollevarvi da terra. Come? Semplicemente rincuorandovi e dandovi delle amichevoli pacche… Non ha molto senso. Ma ok. Sarà inoltre possibile trascinare i compagni di squadra feriti, per rimetterli in piedi in un posto più sicuro, questo impedirà le corse suicide attraverso il fuoco nemico per provare a rianimare qualcuno. Questo, unito al fatto che le squadre di fanteria potranno richiamare dei supporti, rende ancora più forte il gioco di squadra, da sempre punto cardine del titolo.
Ricostruire il campo di battaglia.
Come ben sapete, Battlefield ha il vanto di avere dei campi di battaglia mutevoli, grazie al fatto che edifici e terreni cambieranno in base ai danni che ricevono, fino anche a sparire del tutto. La novità è che i soldati ora potranno costruire in alcuni casi barricate improvvisate, o veri e propri punti fortificati in altri. Molto utili, dato che alcune mitragliatrici pesanti potranno essere operate con precisione (ovvero mirando) solamente se appoggiate da qualche parte. Inoltre i soldati avranno risorse più limitate al momento dello schieramento, questo farà si che le munizioni si esauriscano in fretta e dovremo cercare qualche cassa (spesso presso i punti strategici) dove rifornirci. Come se non bastasse, la vita non si rigenererà da sola, ma avremo bisogno di un medico per ripristinare la nostra vita al massimo. Questo dovrebbe incentivare, come precedentemente detto, ancora di più l’approccio tattico e di squadra alla battaglia. Un combattimento meno convulso e meno illogico quindi. Questo dovrebbe essere il futuro di BF, che sembra così voler tornare, almeno parzialmente verso i suoi passi iniziali, ovvero gioco di strategia.
4 classi per fare la differenza.
I giocatori avranno a disposizione 4 principali archetipi di soldato, ognuno con delle sue sottoclassi, o meglio, specializzazioni per combattere e rendere al meglio. Gli archetipi rimangono i classici di Battlefield, ovvero il medico, il geniere, l’assaltatore e il tiratore scelto. In questa edizione dove ci sarà bisogno più che mai del gioco di squadra, si spera sicuramente di vedere un miglior bilanciamento delle classi e soprattutto una maggior intelligenza tattica dei giocatori al momento della scelta del ruolo.
La guerra meccanizzata
Se in BF1 abbiamo visto la nascita del concetto di guerra meccanizzata, fu proprio durante il secondo conflitto mondiale che il concetto venne affinato e applicato. In primis dai tedeschi, grazie ai loro Blitzkrieg che venivano sostentati e portati avanti dalle loro prodigiose macchine motorizzate della Wermacht. I veicoli e i velivoli non possono certo mancare nel conflitto più grande della storia umana, e sembra proprio che celebri conoscenze come i Tiger, gli Stuka e tanti altri aiuteranno lo sforzo bellico delle diverse fazioni. Parlando di fazioni, per ora si è solo visto l’esercito inglese e quello tedesco, ma non possiamo che sperare che man mano, verranno rilasciati tutti i principali schieramenti della guerra.
Una guerra che può diventare ancora più grande
In soldoni, per quello che si è visto ora, sono state aggiunte tante piccole cose che nel complessivo sembrano migliorare notevolmente l’esperienza di gioco. Con l’aggiunta delle Grand Operations (partite tematiche che si dilungano su più giorni e più fasi di una battaglia) non possiamo che sperare nell’aggiunta di nuovi scenari dove combattere. Per ora abbiamo visto la battaglia all’interno di Rotterdam e per la conquista di Narvik, scenari sicuramente interessanti, ma con il potenziale di questo nuovo titolo, sarebbe uno spreco non poter vivere lo sbarco in Normandia, o la battaglia di Iwo-Jima o addirittura Stalingrado. Battlefield ha scelto il terreno più ampio e più difficile, ma anche quello che potrebbe elevarlo al di sopra di tutti gli altri: la Seconda Guerra Mondiale. Con le espansioni che arriveranno (già dichiarate tutte gratuite), non possiamo che sperare in grandi cose.