Il fumetto di Birds of Prey, tra martelli, lustrini e mazze da baseball
Poche immagini fugaci, il sorriso seducente di Margot Robbie, colori fluo e girl power. Il teaser di Birds of Prey, (che sarà distribuito in America a partire dal 7 febbraio 2020) è sfuggente, sensuale e vistosamente pop come la sua protagonista.
Probabilmente in DC si è raggiunta l’amara consapevolezza che una delle poche cose a funzionare davvero in Suicide Squad è proprio la nuova versione della psicologa Harleen Quinzel. In effetti il lavoro di character design sul personaggio è stato a dir poco incisivo e ha portato la compagna di Joker a diventare una vera e propria icona di stile.
Ma cosa dobbiamo aspettarci dal nuovo film ispirato all’universo DC? E chi sono i personaggi che abbiamo intravisto nel teaser?
Birds of Prey: le origini a fumetti
Il film di Cathy Yan si allaccia al filone di cinecomic che sta dominando il mercato da almeno dieci anni. Come spesso accade nel passaggio dalla carta allo schermo, però, i personaggi e le dinamiche narrative che hanno vissuto nei fumetti saranno – con ogni probabilità – fortemente rimaneggiati. Nonostante ciò, a partire da alcuni dettagli già mostrati nel teaser, possiamo iniziare ad orientarci in quello che sarà il film in uscita a febbraio.
Birds of Prey, il fumetto, nasce come testata editoriale nel 1996, dall’idea di Jordan B. Gorfinkel e Chuck Dixon, noto per il suo lavoro su The Punisher, Batman e Green Arrow. Nei primi anni Duemila si uniranno al team di sceneggiatori, anche Gail Simone, Sean McKeever e Tony Bedard. Tra i disegnatori che hanno lavorato sul gruppo di super eroine, invece, abbiamo Butch Guice, Greg Land, Ed Benes, Joe Bennett e Nicola Scott.
Inizialmente il progetto era limitato a una miniserie (quella scritta da Gorfinkerl e Dixon) che ruotava attorno alle avventure di Barbara Gordon / Oracle e Dinah Lance / Black Canary. La caratterizzazione dei personaggi le vedeva come giustiziere che agivano tra le strade di Gotham City, coerentemente alla storia precedente di Barbara “Babs”, nipote del Commissario James Gordon ed ex-Batgirl. Successivamente, le avventure del gruppo si sposteranno a Metropolis e nella fantomatica città di Platinum Flats in California. La serie del ’96 non riscosse un particolare clamore, motivo per cui il vero successo del super gruppo si attribuisce di solito al contributo della sceneggiatrice Gail Simone che prese in mano la testata nel 2003.
Barbara Gordon e Dinah Lance
Di Barbara sappiamo che l’incontro con Joker (raccontato nel capolavoro di Alan Moore The killing joke) l’ha segnata per sempre. Dopo una violenta e umiliante incursione in casa Gordon, infatti, Joker ha sparato alla spina dorsale di Batgirl, rendendola paraplegica.
Il contributo del personaggio alla lotta contro il crimine, però, non termina con quel tragico evento: così la ritroviamo in Birds of Prey (e, prima di allora, in Suicide Squad #23 pubblicato nel 1989) come Oracle, con la sua straordinaria memoria fotografica e una dimestichezza ipersviluppata con i computer e la tecnologia. La disabilità di Barbara Gordon, così come il trattamento riservatole da Joker, hanno fatto a lungo discutere nel mondo del fumetto, rendendola un esempio conclamato di come donne e disabili sono raccontati in questo media.
Se Oracle è diventata negli anni la mente delle operazioni contro il crimine di Gotham, Dinah Lance è il suo braccio armato. Il personaggio di Black Canary debutta 1947 nella testata Flash Comics come compagna del detective Larry Lance. Inizialmente i suoi poteri si limitavano a una sviluppata esperienza nel combattimento corpo a corpo, mentre in una fase successiva acquisirà il grido supersonico.
Di Black Canary in realtà ce ne sono state due: la prima, Dinah Drake, prende il cognome dal marito, con cui condivide l’attività di detective. Solo in un secondo momento, perso il compagno e iniziato a far coppia fissa con Green Arrow, acquisisce dei veri superpoteri. Sua figlia, Dinah Laurel nasce dunque con gli stessi poteri e continua a prendere a calci i cattivi raccogliendo l’eredità materna. Entrambe le Black Canary hanno i capelli neri e si camuffano per combattere il crimine indossando una parrucca bionda. Entrambe, allo stesso modo, sono fioraie.
P.s.: Sembrerebbe che la trasmissione di poteri da madre in figlia abbia ispirato il personaggio di Silk Spectre in Watchman, di Alan Moore.
Birds of prey: chi sono i personaggi visti nel teaser?
A dominare la scena, ovviamente, c’è Harley Quinn. Al di là della conferma dell’aspetto dolcemente folle che ha conquistato il pubblico di Suicide Squad, però, il suo ruolo nel film di Birds of prey non è ancora del tutto chiaro. Non si può fare a meno di osservare, infatti, la grande assenza di Oracle nel teaser e alcune teorie suggeriscono che il ruolo di leader del super gruppo potrebbe essere ricoperto proprio dalla fidanzata (ex) di Joker. Addirittura, in un frammento del teaser, si intravede una figura femminile armata della mazza da baseball ormai associata all’armamentario di Harley Quinn – ma vestita con i colori tipici dell’uniforme di Batgirl.
Per quanto riguarda gli altri personaggi, invece, possiamo avere le idee più chiare. La figura che si attacca alla bottiglia e poi ritorna accanto a un microfono è Black Canary, il cui superpotere (come abbiamo visto, legato alla voce) le ha attribuito nel corso della sua storia delle doti da cantante. L’attrice che interpreterà questo ruolo è Jurnee Smollett-Bell.
Come risulta evidente, qui Dinah / Black Canary perde la caratteristica chioma bionda e si presenta con un look completamente nuovo, decisamente più rock. Si continua – dunque – con il restyling totale delle donne di casa DC, dopo la fortunatissima sperimentazione applicata all’aspetto di Harley Quinn.
Della Cacciatrice abbiamo due versioni differenti, nei fumetti. Un personaggio che ha usato questo pseudonimo è Helena Wayne Kyle, figlia di Selina- Catwoman e di Batman. Tuttavia, nel film Birds of prey sarebbe stato difficile andare così tanto in avanti nel tempo e mescolare piani temporali così distanti, motivo per cui si è scelto di usare un altro personaggio che, nel corso della storia DC si è fregiato del titolo di Cacciatrice. Parliamo di Helena Bertinelli, figlia di un alto esponente della Mafia di Gotham City. Aver vissuto nel milieu della criminalità organizzata e vedere la propria infanzia sgretolarsi sotto i colpi della sua violenza, ha portato Helena a indossare le vesti di una vigilante armata di balestra e ad assumersi il compito di ripulire la città dalla malavita. Nel film, Cacciatrice ha il volto di Mary Elizabeth Winstead.
Cassandra Cain e Renee Montoya
Nel corso della sua carriera da Oracolo, Babs Gordon ha individuato in una piccola killer la sua erede designata, che diventerà – dopo un periodo come Orphan – la terza Batgirl. Ed ecco che si arriva a Cassandra Cain, che nel film sarà interpretata dall’esordiente Ella Jay Basco.
Nei fumetti, Cassandra è la figlia di Lady Shiva (una storica nemica di Batman) e David Cain ed è stata addestrata sin da piccola a combattere per uccidere. Nonostante l’esempio dei genitori, dopo aver fatto la sua prima vittima, Cassandra ha una crisi di coscienza (ha appena 8 anni) e scappa dalla famiglia per non essere più costretta ad esercitare la violenza. La piccola è fortemente segnata dalla sua educazione e non riesce ad avere altra forma di dialogo se non quello del linguaggio del corpo che – in compenso – legge alla perfezione. Come Babs (che la incontra e se ne prende cura come una sorella maggiore), Cassandra rappresenta la disabilità che diventa dono e punto di forza per trasformarsi da vittima a giustiziera.
A chiudere il gruppo di super donne mostrato nel teaser, c’è anche la rappresentante della polizia di Gotham City: Renee Montoya (Rosie Perez). Di origine dominicana, Montoya lavora fianco a fianco con Gordon e, soprattutto, con Harvey Bullock. Ha una relazione con la seconda Batgirl, Katherine Kane, diventando uno dei pochi personaggi dei fumetti dichiaratamente omosessuale; a causa del suo orientamento, oltretutto, sarà ripudiata dai genitori. Il personaggio di Montoya non è mai stato portato sul grande schermo, ma ha ispirato quello dell’agente Ana Ramirez, apparsa ne Il cavaliere oscuro di Christopher Nolan.
I villain di Birds of Prey: Maschera Nera e Victor Zsasz
Harley Quinn, Montoya, Cacciatrice, Cassandra Cain e Black Canary si troveranno – dunque – a far gruppo. Ma quale minaccia sarà la causa di questa straordinaria unione? Presto detto: il teaser ci mostra anche la nuova versione di due villain storici di Gotham City, Maschera Nera – interpretato da Ewan McGregor e Victor Zsasz, che ha il volto di Chris Messina.
A giudicare dalla rapida occhiata che possiamo dare a questo nuovo design del personaggio, si potrebbe dire che il nuovo Szasz sia una versione quasi ingentilita del serial killer psicopatico a cui i fumetti ci hanno abituati. In origine, Victor è un ragazzo di buona famiglia, che ha sviluppato nel corso della sua esistenza un profondo senso di noia e depressione. Un giorno decide di togliersi la vita, ma il suo gesto estremo è disturbato da un senzatetto che prova a derubarlo: nel difendersi, Victor lo uccide e scopre la sua vera vocazione. Da allora, per ogni sua vittima (che sceglie indiscriminatamente, senza un vero criterio), questo simpaticone si sfregia con una nuova cicatrice. L’effetto finale è pressappoco il seguente:
Dulcis in fundo, Maschera Nera. La presenza di McGregor in questo cinecomic ha incuriosito la platea internazionale, che non vede l’ora di vederlo all’opera. Maschera Nera è uno dei signori del crimine di Gotham City, mai veramente sfruttato dai media al di fuori del fumetto. La sua storia è tanto singolare quanto ricca di significati e intrisa di risvolti psicologici.
Maschera Nera, il cui vero nome è Roman Sionis, nasce nel 1985 dalla penna di Doug Moench e Tom Mandrake. Come Victor Zsasz, anche Roman Sionis ha vissuto un’infanzia non proprio felice. Il rapporto con i ricchissimi genitori, infatti, è stato pessimo: troppo presi dalla gestione della loro fabbrica di cosmetici, i due Sionis (e in particolar modo il padre) hanno trascurato il piccolo Roman.
Non sarà un caso che l’ebano che il villain userà per la sua maschera sarà preso proprio dalla bara paterna. Morti i suoi, Roman si trova a gestire l’azienda familiare con esiti, tuttavia, fallimentari e, dopo essersi ridotto sul lastrico, è costretto a vendere tutto ciò che resta degli anti fasti a Bruce Wayne. Da là alla follia criminale, il passo è breve e – come se non bastasse, il personaggio cova un discreto rancore personale per il miliardario Uomo Pipistrello.
Come in Suicide Squad, Birds of Prey presenta un gruppo di personaggi ben assortito e fortemente caratterizzato. Le backstories fumettistiche e le immagini sono senza dubbio accattivanti, ma il pericolo di un secondo buco nell’acqua sembra non essere stato in alcun modo allontanato. Si teme, infatti, un altro film ad album fotografico in cui – più che una vera e propria storia – a funzionare saranno delle belle immagini messe una accanto all’altra.
Rispetto al film di David Ayer del 2016, però, dovremmo riuscire ad evitare dei villain scialbi e poco caratterizzati: a differenza dell’Incantatrice Cara Delevigne, in questo secondo tentativo avremo – perlomeno – due veri attori che senz’altro daranno il loro contributo alla costruzione dei personaggi.
In attesa di un trailer che ci mostri qualcosa di più di costumi e atmosfera, possiamo solo fare supposizioni e – al massimo – goderci qualche selfie della Robbie su Instagram, tanto fiera del suo doppio ruolo di protagonista e produttrice.