il 31 gennaio esce per J-POP Manga Blue Fighter, l’opera inedita che il maestro Jiro Taniguchi ha realizzato insieme allo sceneggiatore Caribu Marley (pseudonimo di Garon Tsuchiya), entrambi recentemente scomparsi.
Reggae è il “re della sconfitta”: Taniguchi traccia i confini del suo corpo e ne disegna la tragica vicenda.
Un “pugile blu”; l’apatico combattente del manga Blue Fighter che ci catapulta in un round della vita, e non solo sul ring, fatto di musica, alcol, tossicodipendenza e sconfitta.
Un “pugile blu”; l’apatico combattente del manga Blue Fighter che ci catapulta in un round della vita, e non solo sul ring, fatto di musica, alcol, tossicodipendenza e sconfitta.
«Abbiamo deciso di portare Blue Fighter in Italia», spiega Jacopo Buranelli, direttore letterario di J-POP Manga, etichetta di Edizioni BD, «con l’intento di volere far conoscere ai lettori una sfumatura del Maestro più pulp e hard boiled rispetto alle opere più note e conosciute in Europa».
«Il protagonista Raggae», continua Buranelli, che ne ha curato l’edizione italiana «è un combattente silenzioso, il suo corpo è coperto di ferite ed esplode sul ring. Il fighter di Taniguchi incassa, incassa tutto, incassa i colpi, incassa i soldi dei combattimenti organizzati, incassa la vita che sembra non esserci più per lui, che sembra essere sparita. Si presenta sempre ubriaco perché solo l’alcol gli permette di essere presente, di non essere un killer incontrollabile capace di portare alla morte ogni avversario. Il suo posto nel mondo è il suo posto sul ring, il suo momento è solo quando colpisce. Che sia una rissa da strada o il titolo mondiale, poco importa».