Brutta battuta d’arresto per Bohemian Rhapsody, biopic su Freddie Mercury e i Queen. La produzione della pellicola sarebbe stata interrotta improvvisamente a causa del licenziamento di Bryan Singer.
Tutto era iniziato quando il regista non si era presentato sul set dopo la pausa del Ringraziamento. Il comunicato della Fox, in effetti, parlava di una “inaspettata assenza da parte di Bryan Singer”. Un portavoce del regista aveva spiegato che il motivo era “un problema di salute personale che coinvolge Bryan e la sua famiglia” e che Bryan “spera di tornare al lavoro appena terminate le vacanze natalizie”.
La situazione, che sembrava essere rientrata, è tuttavia degenerata al punto di portare al licenziamento del regista. La nota di licenziamento è stata rilasciata per mezzo stampa, all’Hollywood Reporter. A quanto si legge tra i motivi dell’allontanamento di Singer ci sarebbero stati gli attriti sorti tra lui e parte del cast, tra cui Rami Malek, interprete di Freddie Mercury.
La sparizione post Ringraziamento non sarebbe stata l’unica da parte di Singer. Secondo molti le sue assenze sarebbero state frequenti. Malek si sarebbe lamentato direttamente con la casa di produzione. A quel punto il Presidente e CEO della Fox Film Stacey Snider avrebbe mandato un ultimatum al filmmaker. A monitorare la situazione sarebbe giunto anche un rappresentante della Directors Guild of America (sindacato dei registi cinetelevisivi americani), in tempo per confermare il caos sul set. La tensione tra Singer e Malek si sarebbe conclusa con il lancio di oggetti di scena da parte del regista contro l’attore.
Per concludere la produzione di Bohemian Rhapsody mancherebbero almeno due settimane di lavori. Si attende quindi la nomina di un nuovo regista nelle prossime settimane.