Alcuni altoparlanti sono così dannatamente buoni che dovrebbe esistere davvero qualche legge che li possa vietare a chi vive in case con muri di cartone o coinquilini particolarmente suscettibili.
Ecco, questo Bose SoundTouch 10 rientra sicuramente in questa categoria, e per me è davvero una buona presentazione.
Questo speaker, all’apparenza di piccole dimensioni, sa farsi valere e”alza la voce” in tutti i sensi, con suoni squillanti, bassi potenti e una qualità cristallina del suono, tanto che appena l’ho acceso il mio vicino ha ben deciso di portare il suo cane fuori e di tornare solo dopo 6-7 ore.
Passo ad illustrarvi brevemente le sue caratteristiche tecniche:
Altezza: 21,20 cm
Larghezza: 14,10 cm
Profondità: 8,70 cm
Peso: 1,87 Kg
Tipo di amplificazione: Attiva
Amplificatore: Integrato
Connettività: cavo jack da 3.5mm, Wi-Fi in 802.11b/g/n e Bluetooth
Consumo elettrico: 30 Watt
Accessori inclusi: Cavo USB, cavo di alimentazione, telecomando
Colori disponibili: Bianco, Nero
Come suona? Appena accesso, ho provveduto a mettere la canzone che amo e odio in questo periodo (Hot Line Bling) di Drake e come mi aspettavo, la mia stanza è stata avvolta dal caratteristico sound morbido e viscoso del rapper, perfettamente riprodotto, dimostrandosi all’altezza sia per le campionature vocali che per la profondità di bassi e di toni medi. Ma Bose non ha creato solo un dispositivo che riproduce ottima musica: il mio interesse è stato velocemente attratto dalla possibilità di interfacciarsi tramite Bluetooth a qualsiasi dispositivo ne sia dotato, e quale prova migliore se non collegarlo al mio tablet (Nexus 7) e al mio iPhone 5, avviare Netflix e vedermi un paio di puntate del Doctor Who con audio estremamente potenziato? Beh, devo dire che sono rimasto pienamente soddisfatto, anche alzando parecchio il volume, la qualità dei dialoghi non gracchia, non perde un tono ed in più esplosioni, effetti speciali e scene d’azione suonano poderose e frizzanti, proprio come dovrebbero essere.
Ovviamente se non avete in casa apparecchi Bluetooth (succede se siete nati prima del 1960), potete usare la classica connessione Wi-Fi, che tra parentesi vi permette di connettervi anche a servizi come Deezer o il ben più famoso Spotify, per avere playlist musicali e brani sempre a portata di mano. Il tutto avviene tramite un’app da scaricare, disponibile sia per Android che per iOS, ma che secondo me può essere sviluppata meglio, sia dal punto di vista dell’“allaccio” alla rete e al conseguente riconoscimento, sia come disponibilità di opzioni e customizzazione del suono.
Ma questo SoundTouch 10 ha anche un telecomando, piccolo ed elegante, che si va ad affiancare alla pulsantiera presente nella parte superiore del dispositivo. Oltre ai tasti di accensione e controllo volume, è presente quello per l’accensione del Bluetooth e, dulcis in fundo, 6 tasti numerati, come le classiche autoradio o stereo anni ’90. Questo vuol dire, oltre ad un commovente effetto amarcord voluto da Bose, che si può tranquillamente assegnare un tasto ad una determinata stazione radio, playlist musicale, vostra o di Spotify poco importa, o una determinata selezione di brani. Io ad esempio sul tasto 6 ho caricato la mia custom playlist di suoni naturali e Zen e quando mi infervoro troppo, e sento che il lato oscuro della Forza mi sta prendendo, corro a premere il tasto 6, e la vita torna a sorridermi. Grazie Bose, davvero.
Non bisogna dimenticarsi poi che questo SoundTouch 10 è compatibile e interfacciabile con tutti i suoi fratellini della famiglia Bose, quindi la serie 20, 30 e i sistemi di home sound cinema. Pensateci, potreste allestire un piccolo esercito di dispositivi che, comunicando tra loro, si uniranno per generare una potenza di suono al limite del sopportabile, per scacciare definitivamente l’odiato vicino di casa, o in alternativa vi procureranno una multa per disturbo della quiete. Whatever.
Dimenticavo di aggiungere la sempre ottima capacità di questo dispositivo di lavorare con il Wi-Fi in dual-band, ossia la capacità di connettersi a dispositivi con frequenze a 5 GHz o 2.4. Questa cosa è utile, specie per quelli che in casa hanno magari una decina di dispositivi connessi in Wi-Fi e non vogliono sclerare con le interferenze.