Awakening è il primo DLC di Black Ops III… ne vale la pena?
Il nuovo COD della Treyarch ha portato diverse novità alla serie, soprattutto nel comparto multiplayer. A cominciare dall’ambientazione futuristica, che si distacca da quella sagra del feticcio militare e dello pseudo realismo che erano i precedenti capitoli, e lavorando ampiamente con la fantasia, portando nel gioco nuovi tipi di equipaggiamenti e armi da affiancare a un sistema di perks questa volta diviso in classi di personaggi ben distinte, denominati “specialisti”, ognuno con le proprie caratteristiche peculiari, sia nell’estetico, che nel gameplay. Non si poteva negare dunque una certa attesa per i DLC riguardanti questo titolo, così votato al divertimento in coop tanto quanto al competitivo. Treyarch non se lo è fatto ripetere due volte, ed ecco che arriva il map pack “Awakening”, in esclusiva temporale e già disponibile su PS4, mentre per Xbox One e PC bisognerà attendere il 3 Marzo 2016.
Multiplayer competitivo: tre novità e un ritorno
La prima parte che compone il DLC consiste in quattro mappe. La prima è un remake di Skyjacked, che prende spunto dalla mappa Hijacked, già presente in Black Ops II, nonché una delle più amate dai giocatori. Mentre nel precedente capitolo la mappa era ambientata su di un gigantesco yacht in mezzo all’oceano, questa volta i giocatori si troveranno a combattere su di un helicarrier probabilmente tedesco (considerando le scritte “Polizei” sulle fiancate della struttura) in mezzo al cielo. La mappa è particolarmente stretta, e si sviluppa in una sola dimensione, con tanti corridoi e balconi che si affacciano verso il centro, dal quale è consigliato star lontano se si vuole sopravvivere. Le dimensioni ristrette della mappa diventano purtroppo un problema nelle modalità di gioco a tanti giocatori. Gli spawn point a volte sono davvero infelici e spesso si cade vittima dei camper che aspettano l’uccisione facile. Di certo non è la mappa migliore del gioco, ma ha comunque un level design accettabile.
La seconda mappa, Gauntlet, è ambientata in un edificio per l’addestramento militare ed è suddivisa in tre aree/lane: una giungla rigogliosa, una zona rocciosa innevata e degli stretti vicoli urbani. La corsa sul muro e il doppio salto del gioco rendono il movimento sulla mappa fluido e continuo, soprattutto nella zona urbana dove i vicoli stretti permettono una corsa sul muro quasi infinita. Questo incentivo al movimento fa si che gli scontri avvengano praticamente in ogni zona della mappa, piuttosto che essere concentrati al centro come nella precedente. La terza mappa del lotto è Rise, avvolta nella neve ed ambientata in un cantiere in Svizzera. Anche in questo caso la mappa presenta tre strette lane principali che la serpeggiano sia all’esterno che all’interno. Il movimento sui muri permette di osservare porzioni di mappa in posizione sopraelevata, guardando al di sopra degli ostacoli visivi di cui Rise è disseminata. Forse la mappa meno equilibrata, la struttura spesso e volentieri permette di cogliere alla sprovvista o alle spalle gli altri giocatori tramite la corsa sul muro e i corridoi frastagliati e disseminati di ostacoli, invece di incentivare il faccia a faccia. Anche qui, ritrovarsi nella zona centrale della mappa equivale il più delle volte a morire in modo atroce, crivellati dai cecchini e dai soliti camper che infestano il gioco.
Quarta e ultima mappa del multiplayer competitivo è la coloratissima Splash, ambientata in un parco acquatico e così ricca di dettagli da far venire il mal di testa. La mappa è così tempestata di tunnel, barricate, nascondigli ed angoli dietro i quali potrebbe nascondersi un nemico, che la partita finisce con il diventare un inseguimento tra scivoli, statue di piovre giganti, grotte, capanne illuminate dal sole e rivoli d’acqua cristallina. Nonostante il nome e il luogo in cui è ambientata però, la nuova meccanica di movimento subacqueo non è così preponderante come ci si poteva aspettare. Inoltre in alcune zone della mappa si possono notare imperfezioni che non sembrano avere motivo d’esistere, come una piccola zona erbosa alla quale si può tranquillamente accedere, che però viene considerata zona off-limit dalla mappa e rischia di uccidere i giocatori in automatico, come succede quando si scavalcano i limiti prefissati dalle mappe di gioco. Niente che pregiudichi gravemente il gameplay, sia chiaro, solo piccole rifiniture mancate.
Multiplayer cooperativo: nazisti zombie e un castello innevato
L’ultima mappa di cui parleremo in questo DLC è quella riguardante la campagna cooperativa Zombies. La mappa dal nome esplicativo di “Der Eisendrache”, letteralmente traducibile come “Il Drago di Ferro”, è una mappa su larga scala ambientata in un castello innevato sulle Alpi austriache, completamente infestato da nazisti non-morti e altre creature demoniache. I richiami a Wolfenstein sono molteplici. All’interno della mappa fanno la loro comparsa un’infinità di easter egg per gli affezionati della modalità Zombies e segreti di ogni tipo ad ogni angolo. Quattro mega Gobblegums (che donano altrettanti poteri) e due nuove armi speciali sono state aggiunte alla modalità: una è il “Ragnarok-DG4”, potentissimi spuntoni gravitazionali che piantati nel terreno generano un’esplosione devastante nelle vicinanze, mentre l’altra è “L’ira degli Antichi”, un arco infuocato dotato di frecce esplosive.
Entrambe le armi sono ottenibili svolgendo particolari azioni all’interno della mappa, come ad esempio dar in pasto zombie a statue di teste di drago sparse per il campo di gioco (e da cui la mappa probabilmente prende il nome). Tornano poi alla ribalta alcune delle feature dei precedenti capitoli del gioco, come le macchine “Der Funderfizz”, che donano un perk casuale al giocatore al costo di 1500 crediti, oppure le “Wundersphere”, dei trampolini gravitazionali che permettono ai giocatori di muoversi velocemente all’interno della mappa, o ancora il ritorno di particolari nemici coriacei presenti nei precedenti capitoli, come i Panzer Soldat. Le cose da fare all’interno della mappa sono tantissime, dai viaggi nel tempo alla scoperta di collegamenti con i precedenti capitoli esplorando l’area, così come le orde di non-morti che compariranno a difficoltà crescente. Letteralmente una nuova campagna per Black Ops III, considerata la varietà di cose che si potranno fare, ascoltare o vedere su schermo.